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Shahida. Tracce di libertà

Molti sognano una radio così. O almeno io lo faccio: di solito le radio seguono un genere musicale, un andamento culturale, mainstream o controcorrente che sia. Invece sogno una radio in cui i generi musicali si alternino continuamente, senza un’apparente concatenazione; se non il tema, come in questo caso. Affrontare i temi sociali è già di per sé comunque un’operazione rischiosa, esagerata, dispendiosa. Qui c’è addirittura un triplo cd che si arrischia in un territorio così azzardato da essere non solo ignorato, che è quanto fa la maggior parte del mondo; ma è un proposito che viene addirittura ostacolato, perché non si accettano persone che vengono da altri paesi, qualsiasi sia la loro origine.

Per fortuna io non mi devo occupare di politica, ma di musica. Però un’ultima cosa è da osservare, perché non si possono solo dire positività: riguardo queste operazioni sembra proprio che a volte, e in questo caso ancor di più, ce le cantiamo e ce le suoniamo, perché chi non vuole comprendere l’argomento, non vuole neanche ascoltare le ragioni dell’altro. Ed è per questo che il brano migliore degli oltre 100 artisti partecipanti, credo sia quello di Fabia (nella foto qui sotto di Isabella Sannipoli), Uno Sconosciuto, perché mostra la logica della convenienza nell’accoglienza e l’inutilità di costruire muri per contenere i barbari: «per proteggere quello che ho in fondo è lottare perché ce l’abbia anche tu». Credo sia questo che si deve comunicare a chi ha nel proprio fondo un atteggiamento razzista: non è mai esistita una cultura che si è preservata dall’incontro con un’altra; l’unico errore è trasformare l’incontro in scontro.

Con la musica succede lo stesso e infatti i numerosi artisti in questo progetto collegato ad Amnesty international sono tutti rivolti a un cosmopolitismo senza freni, tanto che in certe tracce non si mischiano solo stili e generi musicali, ma anche lingue, come in Nada màs que suerte della cantante italo-etiope Saba Anglana, e di Lorenzo Monguzzi, il musicista della scuderia teatrale di Marco Paolini, che infatti riesce a creare una scenografia sonora con questo cambio meticciato di idiomi.

Lingue diverse e anche dialetti si incontrano, come in uno dei pezzi più riusciti sonoramente, ovvero Matri a tocchi, di Mesudì. Anche gli interventi parlati sono da ascrivere a una variatio che sembra un po’ lo stampo di questo lavoro, che sia il toccante intervento di David Riondino, o il sempre prezioso ragionamento di apparenti assurdità che vuole cambiare questo mondo assurdo firmato da Alessandro Bergonzoni. Sulla stessa lunghezza d’onda d’assurdità c’è anche il brano di Ascanio Celestini, La morte del disertore, concepito appunto come un rovesciamento dei valori che creano un mondo assurdo come quello di chi non può accettare altri.

Ci vorrebbe insomma almeno un saggio completo per parlare di tutto quello che c’è in questo triplo cd, per esempio dei singoli di Lavinia Mancusi e Sara Jane Ceccarelli che hanno lanciato il disco insieme a quello di Fabia; oppure del sempre puntuale intervento di Antonella Ruggiero coi suoi vocalizzi mediterranei. E si potrebbero anche spendere parole per dire chi manca, per esempio una cantante nata e cresciuta in un campo profughi, quello del Sahara occidentale, ovvero Aziza Brahim.

Insomma, Shahida non è solo un lavoro musicale e contemporaneamente un progetto solidale, ma anche un’occasione per parlare di confronti culturali e fare il punto su una musica internazionale che travalica i confini imposti da politici e cartine geografiche.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Centro Astalli
  • Anno: 2023
  • Etichetta: Appaloosa Records / IRD

Elenco delle tracce

CD 1
01. Sun to rise
02. Donna Francesca
03. In my home
04. Señor
05. Leyla
06. La ninna nanna del maggio
07. Big as the moon
08. Where the wild roses grow
09. I heard the angel singin’
10. Line in the sand
11. Domani
12. Povera Patria 

CD 2
01. Maltamé
02. Mosaique
03. Soul
04. Hei le le
05. Uno sconosciuto
06. Ho guardato il cielo
07. La Dea contemporanea
08. Libellula
09. Guerra tra poveri
10. Minoranze
11. Notti in cantina
12. La morte del disertore 

CD 3
01. Nada màs que suerte
02. Sidun
03. Il salto quantico
04. Maman
05. Femene che le lava
06. Frio en el alma
07. Contemplaciòn de la cresciente
08. Stabat mater
09. Matri a tocchi
10. Jora
11. Zarbi’ye Navâ
12. Finalmente a casa

 

Brani migliori

  1. Uno sconosciuto (Fabia)
  2. La morte del disertore (Ascanio Celestini)
  3. Matri a tocchi (Mesudì)