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Un sentito omaggio a Rodolfo Santandrea

Confesso, questo disco è per me una grande scoperta. E una piccola ferita. Una ferita provocata dal fatto di non aver mai incontrato Rodolfo Santandrea durante i miei ascolti musicali. Per fortuna ci sono persone curiose e competenti come Cinzia La Fauci (in questo disco ottimamente supportata dal Meeting Etichette Indipendenti) che da anni si sta impegnando in un lavoro oscuro che sta dando però ottimi frutti, regalandole soddisfazioni e stimoli per continuare in questo percorso che abbina alla riscoperta di autori dimenticati il lancio di nuove leve rock-cantautorali. Rodolfo Santandrea partecipò al festival di Sanremo del 1984, con il brano La fenice. Insieme a lui, tra le nuove proposte, Eros Ramazzotti, Gianpiero Artegiani, Mario Armani, Flavia Fortunato. Anziché cercare il successo facile Santandrea scelse però la via della sperimentazione, realizzando dal 1983 al 1995 quattro album e un EP: Santandrea (Mini Lp), Santandrea, Ricordi e sogni del mio vescovo, Aiutatemi, amo i delfini, Anni. Fondò poi la Camerata Veneziana, che tuttora conduce e si dedicò a vari lavori tra cui una collaborazione con il regista Fausto Brizzi, che continua dal 2013. Cinzia La Fauci ha ripreso 11 sue canzoni e le ha affidate ad altrettanti giovani musicisti o gruppi del suo entourage.

Ad aprire il disco il brano più noto di Santandrea, La fenice, scritto su musica di Riccardo Cocciante, vincitore del Premio della Critica a Sanremo 1984. Una canzone originale, tra cantautorato e lirica, ottimamente interpretata da Riccardo Lolli, bolognese di Monghidoro, scelto magistralmente per questa interpretazione. Secondo brano e il registro cambia, chitarre indie pop, voce soffusa ed espressiva e un sound tipico di una band. Sono i Manuel Pistacchio, romagnoli di Rimini, Ravenna, Bologna, che cantano Le aquile. Stefano Barotti è un nome noto, tra cantautorato e folk, vanta collaborazioni e produzioni con Jono Manson e i The Gang, qui interpreta Guance bianche, utilizzando con delicatezza e sapienza piano, chitarre, basso, organo Hammond e piano Rhodes. Folk ma di gran classe. Niente vede la presenza del bresciano dal sangue inglese Jet Set Roger, alias Roger Rossini, che con voce da crooner ci regala una canzone che racconta di un amore finito male, anche se la canzone non lascia trapelare tristezza o nostalgia, spinta da un pop-rock classico suonato con grande precisione. Davide Matrisciano presenta forse il brano più intrigante, sia per il testo sia per l’arrangiamento, nel quale mescola drum machine, pianoforte digitale, programmazioni, chitarra elettrica, organo elettronico e synth bass, con una vocalità originale a tratti filtrata, entrando nelle pieghe di una città (Amsterdam) che resta perennemente mitologica, con quel refrain “fanno musica per…” che timbra la canzone. Bello anche l’arrangiamento di Sui marchi di Carrara da parte de Le Forbici di Manitù, che strizza l’occhio al Branduardi di Ballo in fa#minore. Marta è una ballata caratterizzata dal kazoo di Matteo Castellano e dalla voce di Mapouche, I Maisie sono della scuderia della Snowdonia e si confermano un’anomalia. Si adagiano su un sound morbido e da fine estate per questa ballata – Un’arancia - che racconta di un amore che parla di pancia e di cosce, con una “sgasata” sonora al limite del free jazz a metà canzone. Da notare alla voce Cinzia La Fauci. Paolo Zangara, cantautore, bassista e chitarrista, interpreta con intensità e passione Un delfino, canzone cha pare uscita dalla penna di Piero Ciampi. Alice è un rock classico ottimamente suonato da Ossi, grande band, anch’essa della scuderia Snowdonia.

Il disco si conclude con Capriccio fenice, che riprende la canzone La fenice e la ripropone in chiave glam, tra Mike Jagger e David Bowie grazie ai NichelOdeon con Filippo Manini, che concludono in maniera classica-lirica-rock melodrammatico un disco sorprendente, che celebra e rilancia un grande cantautore-musicista come Rodolfo Santandrea.

 Disegni originali dell'album a cura di Claudio Milano aka NichelOdeon

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Snowdonia dischi
  • Anno: 2023
  • Durata: 40:35
  • Etichetta: Snowdonia / Audioglobe

Elenco delle tracce

01.  La fenice – Riccardo Lolli
02.  Le aquile – Manuel Pistacchio
03.  Guance bianche – Stefano Barotti
04.  Niente – Jet Set Roger
05.  Amsterdam – Davide Matrisciano
06.  Sui marmi di Carrara – Le forbici di Manitù
07.  Marta – Mapuche e Matteo Castellano
08.  Un’arancia – Maisie
09.  Un delfino – Paolo Zangara
10.  Alice – Ossi
11. Capriccio fenice – NichelOdeon con Filippo Manini

Brani migliori

  1. Capriccio fenice
  2. Amsterdam
  3. Un delfino