Appartengono alla raccolta “La terra e la morte” le nove poesie presentate in questo lavoro di Anna Jencek intitolato Terra rossa terra nera, che ha voluto rivisitare in chiave jazz alcuni versi del grande poeta e scrittore piemontese Cesare Pavese. Scritte alla fine della seconda guerra mondiale, le liriche proposte risentono del peso del periodo bellico ed, insieme, della passione nel voler costruire un Paese i cui valori possano anche discendere dalla poesia intesa come forma alta di comunicazione e trasformazione delle coscienze. Potenti sono i chiaroscuri che attraversano le musiche, intense ed evocative, che hanno nel suono del sassofono e della fisarmonica i vertici di una musicalità che riesce a rivestire con garbo e ricchezza di spunti melodici le parole di Pavese. Ai suoni morbidi, aggraziati, efficaci, fa degna corona la voce limpida e diretta di Anna Jencek che questo progetto ha fortemente voluto. Certamente un lavoro un po’ folle di questi tempi di superficie, ma l’operazione della Jencek va nella direzione di recupero di temi che ancora reggono la nostra cultura, i nostri riferimenti letterari, sociali, ideali. Un atto coraggioso insomma “Terra rossa terra nera”, che riveste al meglio le parole dense e viscerali di Pavese. Un opportuno plauso alla presentazione del libretto accluso al cd frutto del lavoro di uno storico collaboratore della nostra testata, Francesco Caltagirone.      

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