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Die

Ragion per cui

Il nome Die è già di per sé intrigante, il resto lo fanno le canzoni. Artista originale ed eclettico Die, nome d’arte di Diego Seminario, bresciano classe 1976, usa la forma canzone per dare voce non solo a sé stesso ma anche a chi talvolta non riesce a raccontare. L’arte e il linguaggio artistico sono strumenti importanti per entrare tra le pieghe dell’umano e svelare emozioni, sentimenti, storie. Die porta avanti con le sue canzoni una protesta pacata, a volte gentile, una lamentela sottotraccia che non ha tanto lo scopo di contestare la società quanto di rimettere al centro la persona, con le sue esigenze di benessere, intese come piena realizzazione della propria esistenza.

Diego “Die” Seminario è diplomato all'Accademia di musica moderna C.P.M. di Milano in canto moderno, jazz e blues ed in arrangiamento jazz per orchestra e coro con il massimo dei voti.  Il suo disco d’esordio, Niente di speciale, risale al 2012, ma forse il suo primo vero disco è questo, Ragion per cui, maturato dopo la pandemia, che ha segnato uno spartiacque anche nel mondo della musica. Senza dubbio il Covid 19 ha influenzato il viaggio cantautorale di Die, dando, a lui come a molti altri, la forza per non demordere e puntare tutto su una ripartenza ancora più determinata. I frutti si notano fin dall’inizio, con una splendida sequenza iniziale. Apre l’intensa Il nulla, che ribalta la prospettiva rispetto al pensiero comune (“il nulla se ci pensi è assai fecondo. Un giorno non crea nulla, un altro giorno il mondo”), con un tappeto sonoro elegante, un brano che parte in sordina per poi crescere con un suono dall’ampio respiro. Dove state voi inizia con il suono del telefono, prima di lasciare spazio alle percussioni che accompagnano tutta la canzone creando un ritmo adatto al testo, una critica all’omologazione sociale. Chiude il trittico iniziale la title track Ragion per cui, brano lento, sincopato, una canzone d’amore non canonica, che scava nei sentimenti in maniera non banale. Una tromba elegante fa capolino tra le pieghe del brano, accompagnata da un coretto che vivacizza il finale. Tre pezzi dall’ottimo impatto che si alternano nel ritmo e nell’evoluzione e che rendono piacevole l’approccio con l’intero album, che si mantiene sempre su buoni livelli. Verrà è una piccola gemma dall’incedere emozionale che rimanda un po’ a Vasco Rossi, una ballad che entra sottopelle e piace fin dalle prime battute. La canzone viene poi riproposta nel finale in versione inglese, col titolo di Will come, stessa sorte di Stray cats, english version di Scarpe da marciapiede. Il brano che ci pare inquadrare meglio di tutti il carattere musicale di Die è La sconfitta, un po’ stravagante e un po’ gitano, che rende giustizia al valore pedagogico delle sconfitte.

Un disco molto ben suonato da musicisti dalle ottime e importanti referenze, che aiutano Die e mantenere la linea musicale su schemi coerenti, basati su una matrice cantautorale-pop. I testi non sono mai banali, non si fermano in superficie ma scavano tra le profondità dell’uomo. Proprio questo carattere delle liriche ci spinge ad immaginare una dimensione musicalmente ancora più onirica per Die, attraverso traiettorie sonore più libere e svincolate dal classico schema della canzone. La musica di Die è un viaggio in evoluzione, e ci piacerebbe immaginare Die cavalcare a briglia sciolta, con testi ancora più profondi e suoni ancora più originali e fuori dagli schemi, per vedere, come cantava un grande cantautore, l’effetto che fa.  Il disco è on-line su tutte le principali piattaforme ma sono state stampate anche un centinaio di copie "fisiche". Disponibile in rete il video del singolo Dove state voi (qui al link), diretto da Simone Rigamonti. Trovate anche brevi interventi degli attori Roberto Capo e Giuseppina Turra, cui sono stati affidati i reading di alcuni testi.

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Diego Seminario
  • Anno: 2021
  • Durata: 41:43
  • Etichetta: Autoprodotto

Elenco delle tracce

01. Il nulla
02.  Dove state voi
03. Ragion per cui
04. Ridi si
05. Verrà
06. La sconfitta
07.  Poi si vedrà
08. Charlie
09. Scarpe e Marciapiede
10. Will Come (Verrà eng. version)
11. Straycats (Scarpe e Marciapiede eng. version)

Brani migliori

  1. Il nulla
  2. Dove state voi
  3. Ragion per cui

Musicisti

Paolo Cavagnini: chitarre - Paola Zadra: basso - Max Comencini: tastiere - Arki Buelli: batteria