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Leandro Diana

Dirty Hands and Gravel Roads

Oggi L’Isola dà spazio all’ultimo lavoro di Leandro Diana, cantautore e chitarrista milanese (adottivo, visto che è nato in Sicilia ma vive nel capoluogo lombardo da molti anni) che ci propone Dirty Hands and Gravel Roads, un disco dal sapore rock blues che ci trasporta “on the road” nell’America profonda. È il suo secondo lavoro da solista e il risultato sono undici tracce, registrate tra Varese (presso ‘La Sauna’ Recording Studio) e Milano (Post Fata Resort Studio), che riescono nel loro intento, quello di regalare quasi un’ora di musica energica e ben suonata, ma con alcune ballate slow che bilanciano il mood finale dandole un giusto equilibrio.

L’album si presenta in tutto il suo stile, che potremmo definire “new old stock”, in quanto al rock blues vecchio stampo si affiancano venature intrise di uno 'suono' nuovo, moderno, comunque personale. Termini sempre perigliosi quando vengono usati, ma era per dare un’idea del tentativo di Diana di trovare una sua strada, che partendo dalle matrici più consolidate arrivi a forgiare un suo stile riconoscibile. In questo senso vanno ascoltati brani come Be Free e soprattutto Richie’s Song, una riuscita ballad per la quale consiglio un ascolto attento e rilassato, magari chiudendo anche gli occhi, lasciando che la musica trasporti dove vuole lei. Lo so, sono pensieri onirici, anche un po’ vintage se volete, ma il tempo di guardare in faccia la realtà è sempre in agguato, ci bussa alla porta mille volte al giorno e quindi prendersi questi piccoli spazi di tempo per sé stessi non può che farci bene.

Tornando al disco, a tener banco su tutto sono però le interessanti chitarre di Leandro, con riff e soli che ci ricordano bene in che sentiero siamo, e quali sono le sue fondamenta. In fondo, le ridondanze del blues e l’energia del rock sono percorsi interiori di una stessa e famosa strada che non stanca mai. A dare spessore alla sua grana di chitarrista, non va comunque dimenticato che ha ormai un po’ di anni di gavetta alle spalle, avendo collaborato con varie formazioni e con artisti consolidati. “Dirty Hands and Gravel Roads” è stato interamente scritto da Mr. Leandro Diana, occupandosi poi anche del missaggio finale e per questo ci sentiamo di definirlo un lavoro intimo e personale a 360 gradi. Per gli amanti della sei corde elettrica diciamo pure che ascoltando l’album avranno di che saziarsi, non li deluderà. In particolare, a riguardo colpiscono brani come Getaway (in cui troviamo anche il feat. di Claudio Toldonato alla voce) e l’energica Nothing to say, che vi farà alzare il volume al massimo!

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Leandro Diana
  • Anno: 2020
  • Durata: 53:03
  • Etichetta: Autoprodotto

Elenco delle tracce

01. Changes
02. Getaway  
03. Just be gone
04. Burn it all down again                
05. Another gravel road
06. Be free     
07. Richie's song
08. One more day alive
09. Time is up
10. Nothing to say     
11. Tomorrow again

Brani migliori

Musicisti

Leandro Diana (voce, chitarre, basso)  -  Giuseppe Diana (piano, Hammond)  -  Deneb Bucella (batteria)