ultime notizie

Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

Palasharp, Milano

Bandabardò

C’è un album nuovo da presentare, Ottavio, e canzoni inedite da testare live e, quindi, a dispetto dei sedici anni di carriera, la tensione nei camerini del Palasharp è tanta. L’ora dell’inizio sembra non arrivare mai e, intanto, il palazzetto inizia a riempirsi di gente festante, pronta a godersi l’ennesimo concerto della Bandabardò. C’è chi inganna l’attesa sorseggiando birra e chi, invece, non disdegna un po’ di vino, rigorosamente portato da casa e in bottiglie di plastica. Si spengono le luci della sala, il palco s’illumina ed ecco Erriquez e soci pronti a sciogliere via ogni tensione al primo accordo di chitarra. Si parte forte e con un brano tratto proprio dall’ultimo lavoro, Bambine cattive, e dal vigore delle prime note si percepisce che quello di questa sera sarà un concerto atipico per la Banda: il folk, infatti, sembra aver lasciato spazio ad una sorta di folk’n’roll, dove le chitarre sono più cattive e il basso e la batteria pompano decibel come in un’arena.
Il concerto è stato diviso in tre tempi con tre ambientazioni diverse, in modo da dare ad ogni canzone del folto repertorio della Banda la giusta collocazione. Il primo scenario è la taverna della vedova Begpick che dopo sette canzoni – tra cui i grandi classici W Fernandez, Ubriaco canta amore e Mojito Football Club – viene trasformato in una balera di provincia, il “Dancing Discoteca m’ami non m’ami”: la band ritorna in scena agghindata come un’orchestra di liscio e inizia a cantare in un impasto di luci rosse il brano Manifesto, dedicato agli studenti e alle loro manifestazioni per il diritto allo studio, a cui segue Bambino, primo singolo estratto da “Ottavio”, nonché unico brano dell’ultimo disco accolto con una certa eccitazione dal pubblico, probabilmente perché l’unico conosciuto. La politica ritorna a far capolino nelle parole di Erriquez prima di Balla ancora dedicata al neo-presidente americano Barack Obama, con l’augurio e la speranza che l’America torni a farci sognare. Il terzo tempo è ambientato sulla spiaggia di Porto Cabagna e la Banda si presenta sul palco in tenuta da spiaggia con tanto di paglietta in testa. Il concerto prosegue senza particolari intoppi fino a Lilù si sposa, dove la stanchezza comincia a farsi sentire ed Erriquez stecca, alla fine del brano però ci scherza su, chiede scusa e tutto ritorna nei canoni di eccellenza tipici della Banda fino al termine dell’esibizione. Da segnalare nei bis finali, oltre all’immancabile Beppeanna, una Bobo Merenda ripresa dal repertorio di Enzo Jannacci.

Share |

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Data: 2008-11-08
  • Luogo: Palasharp, Milano
  • Artista: Bandabardò

Altri articoli su Bandabardò