Che cos’è, chi sono The Winstons? 10 tracce che tutte insieme fanno la promessa mantenuta di un viaggio indietro nel tempo in quegli Anni Settanta che avrebbero cambiato tutte le regole della musica in auge sino ad allora. Ma anche le sigarette fumate da Frank Zappa ed il  gruppo funk&soul al quale dobbiamo Love of the Common People riportato in vita trent’anni dopo da Paul Young. I nostri The Winstons invece sono un power trio di vecchie conoscenze: Roberto dell’Era (Afterhours) nei panni di  Rob Winston; Lino Gitto alias Linnon Winston ed infine Enrico “Enro Winston” Gabrielli  in una delle sue varie varianti…eteronimo alla Pessoa a volte Calibro 35, a volte Der Maurer costruttore di suoni e a volte ancora quell’Orchestrina di Molto Agevole che ha portato in balera insospettabili amanti della musica indipendente.

Le tracce di questo disco sono onde di un mare psichedelico. E non solo: una Delorean che ci catapulta indietro nel progressive che si mescola con il jazz, il beat. A Nicotine Freak il compito di condurci indietro nel tempo, con un coretto in falsetto che poi sfuma nelle note di un basso, di pulsazioni progressive mentre chi ascolta non può che ritrovare Robert Wyatt e i Soft Machine, e poi i Gong, i Caravan. Pantaloni a zampa d’elefante, capelli lunghi, musica che ti avvolge di suoni del passato vestiti di nuovo: She’s my face, Dancing in the park with the gun, Tarmac sono solo alcuni dei brani di un album ispirato da un viaggio in Giappone (che ritroviamo nelle lyrics nella lingua del Sol Levante di Diprotodon e Number Number) suonato mirabilmente.
Un album da avere assolutamente.

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