Casador è la più recente incarnazione di Alessandro Raina, già leader degli Amor Fou (e, in precedenza, voce dei Giardini di Mirò), che apre un nuovo capitolo del suo percorso artistico solista guardando decisamente all'estero e non solo per la scelta di cantare in inglese.
Infatti The puritans, il primo ep di Casador, uscito pochi mesi fa, non ha proprio nulla da invidiare ai progetti dei talenti d'oltralpe (e, per essere più precisi, d'oltremanica e d'oltreoceano). Il disco raccoglie tre canzoni che uniscono un folk raffinato a sonorità più vicine al pop, nelle corde di chi ama, ad esempio, le atmosfere evocate dai brani dei Radiohead o dei Rem.
The story of Damocles, dall'intro sognante, è una delicata ballata dal sapore nostalgico in cui la chitarra acustica e il pianoforte ben si sposano con cantato, più consapevole rispetto ai lavori precedenti, in grado di dare maggiore espressività ad un testo, ispirato dal celebre episodio di Damocle, già di per sé intenso. Degno di nota il finale affidato ad una struggente armonica e al solo piano. The puritans, supportato da una buona ritmica, è il brano che ottiene i risultati più interessanti sia a livello di originalità nella composizione e nel canto sia per quanto riguarda le immagini evocate nei testi, trascinandoci nell'universo pensoso di Casador. Vermillion chiude il primo capitolo del progetto, e pur essendo un brano meno impegnativo, ma di grande impatto, conferma un gusto decisamente internazionale. L'album di Casador, che vedrà la luce nei prossimi mesi, può già vantare solide basi.

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