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Max Casali

Secondo a…nessuno

Caparezza aveva esordito nel suo secondo album esplicitando la difficoltà di realizzarlo. Proprio su questo gioca il titolo della seconda fatica di Max Casali, Secondo a…nessuno. Il gioco al ribasso di modestia è ben condensato nel gioco formale e linguistico di cui si investe l’album: una scanzonata ironia lo pervade, un sorriso sornione che osserva il mondo da un cantuccio in disparte, ma si permette di giudicare perché avrebbe qualcosa da dire, solo che nessuno gli fa posto. Insomma uno scrutatore non votante, direbbe Bersani, ma non per sua volontà: piuttosto è il mondo che impone sempre dei nuovi Mosè, mentre noi tutti siamo qui ad aspettare le briciole che ci lasciano gli squali che fanno sciacallaggio della nuova politica con la bella faccia da rottamatori.

Tra poco ci diranno quali sono i nuovi comandamenti” e noi non potremo far altro che metterci in disparte. L’arte in disparte è infatti il pezzo successivo e rappresenta l’altra faccia di un mondo ormai per forza di cose manicheo, in cui l’unico cantuccio ritagliato a noi soli è l’arte in cui rifugiarci. Lo esplicita in questo pezzo, ma in modo più velato, misterico e malinconico lo si sente in quello che è forse il migliore dell’album, ovvero Anime vi-cine, un duetto con una fantomatica e brava Francesca “Frutta” Ber. In questo brano i giochi di parole non sono fini a se stessi, ma si intrecciano alla natura profonda di sentimenti che animano un’amicizia/amore, una sensazione di ambiguità alla Battisti di Una donna per amico. Vocaboli come girare, inquadrare, sequenza, trama si mischiano in un gioco tra finzione e realtà che pone sempre due piani sonori e metaforici in continua comunicazione. Ed è un altro degli elementi battistiani che ci sono in un album che fa del grande cantautore del passato il punto focale ispiratore: se echi di rime e rimandi fonici lo ricordano in modo palese, c’è sempre questo senso dell’autre che colora l’album di un significato che risiede in qualcos’altro, come se la motocicletta e il viaggiare pulsassero ancora di luce propria all’interno di un disco che può certamente partire ex abrupto, data l’atmosfera abusata e rarefatta in cui prende forma.

Spiazza il lavoro di registrazione che è stato effettuato con Valerio Carboni. Si capisce che la veste editoriale ha voluto preferire un disco “vero”, cioè fornire all’ascoltatore un prodotto non troppo modificato, ma che rendesse perfettamente il lavoro di immediatezza che vuole dimostrare quest’opera naturale. Ne risulta non sempre un buon risultato, perché alcune parti sembrano fuori tono; anche il lavoro d’arrangiamento e strumentazione poteva essere curato in maniera che sì sembrasse sporco, ma non così garage. Se l’errore di Casali è stato quello di aver confezionato dei brani un po’ troppo semplici per struttura, soprattutto rispetto al lavoro sulla testualità che invece qualche guizzo di spessore lo offre, è anche vero che il ruolo dei musicisti all’interno di un album è quello di arricchire e irrobustire “la fonte” – a maggior ragione se è debole come in questo caso -  per cercare di confezionare qualcosa di superiore alla media. Il disco, autoprodotto, è uscito una prima volta nel 2016, praticamente senza distribuzione, mentre da qualche mese Terre Sommerse Group (nella collana Lato B Produzioni) lo ha ri-editato e ristampato, dando così al progetto di Max Casali una copertura più completa, compresa la messa online sulle principali piattaforme per la vendita dei brani/disco.

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Valerio Carboni
  • Anno: 2018
  • Durata: 46:48
  • Etichetta: Terre Sommerse Group

Elenco delle tracce

01. Popolo di maghi
02. Tali e squali (istruzioni per l’uso)
03. Arrogante notte
04. Una ogni 3 giorni
05. Anime vi-cine
06. Amicizie fittizie
07. La i-dea bendata
08. Delitti di stato
09. I nuovi Mosè
10. L’arte in disparte
11. Caro dirigente

Brani migliori

  1. Anime vi-cine
  2. I nuovi Mosè

Musicisti

Max Casali: voce - Valerio Carboni: piano, chitarra, basso, tromba, programmazioni - Andrea “Ciccio” Solieri: chitarra in “Caro Dirigente” - Francesca “Frutta” Ber: voce In “Anime Vi-Cine”