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Olden

Questi anni – Dieci brani inediti di Gianni Siviero

Il recupero dell’opera artistica di Gianni Siviero, già intrapreso con merito nel 2020 dal Club Tenco e Cose di Amilcare con la pubblicazione del doppio cd Io credevo, conosce ora un'altra tappa importante, con l’uscita dell’album Questi anni, ad opera di Olden, al secolo Davide Sellari, interessante cantautore perugino attivo sulla scena artistica catalana, che ha estratto, dalla ponderosa produzione canora di Gianni Siviero, dieci brani che ha reputato nelle sue corde e, affidandone gli arrangiamenti a Flavio Ferri, compositore, produttore e fondatore dei Delta V, ha modellato e reinterpretato, in chiave decisamente rock, questi pezzi concepiti in origine per sole voce e chitarra, amalgamando la furia cupa dei testi di Siviero con nuove sonorità piene, aguzze e decise, e un’interpretazione artistica del tutto convincente.

Ne abbiamo avuto manifesta evidenza in occasione dell’ultima Rassegna Tenco dello scorso ottobre, quando Olden (qui sotto nella foto di Renzo Chiesa), dalla rosa dei cinque finalisti per la categoria migliore interprete, è stato catapultato sul palco dell’Ariston di Sanremo, lui al pianoforte, Ulrich Sandner alle chitarre elettriche, Flavio Ferri al basso, Alex Carmona alla batteria, snocciolando un pregevolissimo set, venticinque minuti di puro piacere, di rock energico e metallico, di parole concepite per resistere al tempo, riempendo letteralmente il palco, e riscuotendo applausi a scena aperta (per non parlare dell’energia, della verve, delle doti eclettiche poi sprigionate al Dopo Tenco, rivelando inaspettate doti interpretative al cospetto dei brani senza tempo del rock ‘n roll). 

Gianni Siviero fu un pilastro delle prime rassegne Tenco a metà degli anni settanta, e fu particolarmente caro ad Amilcare Rambaldi. Egli sembrava incamminato sulla stessa strada che stavano già percorrendo altri artisti, da Francesco Guccini a Roberto Vecchioni, pubblicando tre album fra il 1973 ed il 1976, molto apprezzati dalla critica, ma a cui non susseguirono pari risultati di vendita. Continuò a proporre le sue canzoni, dai testi graffianti e densi di impegno civile e sociale, nei concerti in giro per l’Italia, per poi eclissarsi definitivamente dalla scena artistica alla metà degli anni ottanta. Tuttavia l’urgenza creativa e comunicativa di Siviero non è mai venuta meno, ed egli ha continuato a scrivere libri e canzoni, (ad oggi ha scritto più di cinquecento brani, fra i quali moltissimi inediti).

Quando Olden e Flavio Ferri entrano in contatto con questo anziano signore, ormai più che ottantenne, e gli propongono di dischiudere il proprio scrigno artistico, accedono, durante le ripetute sessioni di ascolto, ad una mole di materiale grezzo, un enorme deposito di memorie, e a molti testi scarni e taglienti, ben  proponibili nell’attualità, dalle grandi potenzialità artistiche ed evocative, riuscendo a coinvolgerlo anche personalmente nel lavoro di selezione, fino a convincerlo a fagli cantare brevi strofe dei testi in ciascun brano. E’ una voce profonda, cavernosa, che si dispiega nell’alternarsi dei timbri vocali, e che sembra rinvenire da un altro tempo, fornendo ulteriori suggestioni, ed imprimendo la marca originale dell’artefice. Olden e Ferri, con la loro complicità creativa, si appropriano artisticamente di questi dieci pezzi, li declinano secondo il proprio sentire ma, nel contempo, vi si immergono appieno, rispettando le cupe atmosfere dell’autore, ed innervandole con i suoni di una band rock anni ’70 (voce, chitarre, basso e batteria) con qualche innesto elettronico capace di esaltare l’autenticità espressiva dei testi di Gianni Siviero e la bellezza della sua scrittura. Questo virtuoso lavoro di recupero viene cesellato con il coinvolgimento di artisti come Sighanda (in Questi anni), Claudia Crabuzza (in Sera di luglio), Wayne Scott (in In cerca di un ragionamento) e Rusò Sala (in Piccoli regali) che conferiscono un respiro internazionale al prodotto artistico.

Poi, prima e durante c’è la voce potente e densa di sfumature di Davide, che “entra” in questi brani con tutto il suo talento artistico, facendoli propri con interpretazioni raffinate e suggestive, suggellando felicemente questo fortunato progetto artistico, che sta riscuotendo e riscuoterà grandi successi. Tra i brani che maggiormente colpiscono all’ascolto per l’immaginazione, l’evocazione e l’interpretazione (perché quanto alla bellezza delle parole, non è possibile escluderne alcuna), risaltano Italiani veri, una ballata di denuncia sociale più attuale che mai (ma abbiamo perso l’occhio/per il falso di Armani/e se ci sembra vero/allunghiamo le mani/senza neanche capire/quanto sia sciocco il vero/che ce lo venda il bianco/che ce lo venda il nero), la struggente Che bella luna, triste e non rassegnata introspezione sulla spettacolarizzazione degli eventi per mano dei mass media, intessuta su un groove elettro-rock, e Sera di luglio, un brano dal sound morbido, quasi sinuoso, impreziosito dalla voce di Claudia Crabuzza, cui fanno da contrappunto le parole di Siviero, dure come pietre, definitive come una finestra che si chiude. Infine, molto ben eseguita è In cerca di un ragionamento, con armonie country rock internazionali anni settanta.

L’impronta corale di questo progetto artistico è figlia, oltre che dei testi di Siviero e delle voci di Olden, dello stesso Siviero e dei già citati ospiti internazionali, delle armonie ed abilità sonore della band: Flavio Ferri alle tastiere e al basso, Alex Carmona alla batteria e percussioni, Ulrich Sandner alle chitarre acustiche ed elettriche, Olden alla chitarra acustica.

Un disco, Questi anni, pubblicato per Squilibri, coraggioso, indovinato e felice, artisticamente denso e davvero ghiotto, con una convincente prova di interprete e una magnifica veste sonora, un “ponte d’arte” che teletrasporta da un secolo all’altro i magnifici testi di Gianni Siviero i quali, durante il viaggio immaginario, risplendono più attuali, definiti ed urgenti che mai.

Foto di Renzo Chiesa e Roberto Molteni

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Flavio Ferri  
  • Anno: 2021
  • Durata: 36:04
  • Etichetta: Squilibri Editore

Elenco delle tracce

01. Non vogliamo capire

02. I piccoli regali

03. Troppe cose

04. Questi anni

05. Italiani veri

06. Mille e non più mille

07. Sera di luglio

08. In cerca di un ragionamento

09. Dimmi Giorgio

10. Che bella luna

 

Brani migliori

  1. Italiani veri
  2. Che bella luna
  3. Sera di luglio