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Proiettili Buoni

Proiettili Buoni


Testi surreali, raffinata poesia contemporanea; sound elettrico e graffiante; dieci brani energici e vigorosi, alcuni dei quali registrati in presa diretta, densi di tutta l’energia di una performance live. Questo in sintesi il progetto Proiettili Buoni, riproposto ora in versione album dagli omonimi protagonisti, personaggi eccellenti della scena indie italiana: Marco Parente, il bassista Gionni dell’Orto, Paolo Benvegnù ed Andrea “Druga” Franchi. Già perché questo supergruppo arriva da un passato recentissimo, a cavallo tra i due millenni: una sorta di gioco e di hobby per quattro artisti impegnati in carriere individuali che si erano ritagliati uno spazio espressivo comune riproposto oggi con questo lavoro – parte del materiale è stato registrato durante le prove a porte chiuse il giorno prima di un concerto. Un album, questo, che arriva al cuore di chi lo ascolta: i brani sono stati scritti da Marco Parente tra il ’99 ed il 2001 e registrati su otto piste a cassetta. In Proiettili Buoni ci riconosciamo schegge di canzoni note della produzione del cantautore partenopeo-fiorentino, alcuni dei quali contenuti nel bellissimo “Trasparente” del 2002: in Ragazza 1 echi espliciti di “Farfalla pensante” ed altrettanto esplicito il sample di “Fuck (he)art & let’s dance” in Anni in tasca.
Prequel della “rivoluzione a colpi di grazie” di Parente dunque? Già: rivoluzione musicale, arma pacifica sin dalla prima traccia dell’album, giacché si è «intelligenza da sparo» pur quando tira aria di censura se «sul  muro di un locale c’è una scritta che dice è vietato cantare». Un inno alla libertà e all’azione pacifica: «a salve io ti sparo proiettili buoni, ti colpisco, ti ferisco ma non ti offendo». Le chitarre di Benvegnù e Parente, il basso di Dell’Orto, la batteria di “Drugo” Franchi ci trascinano in questo vortice di suoni e voce. Ed ancora un inno alla parola leggera, alla ricerca del senso in Ragazza 1 dove la voce che ci conduce in questo mondo magico e surreale di farfalle pensanti che divorano il mondo è quella leggera e allo stesso tempo densa di Paolo Benvegnù.
Testi quindi fortemente legati alla realtà, alla contemporaneità, agli «anni del genio che timbra il cartellino» di Anni in tasca e al mestiere di vivere: «ah se  bastasse un fermo immagine a darmi pace prima di ricominciare». In Colori addosso il colore preferito è «il miscuglio che ci unisce». Il presente pur con una veste di leggerezza e di utopia, forse quella che ci manca e che possiamo ritrovare in questi brani.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Marco Parente & Marco Tagliola
  • Anno: 2008
  • Durata: 41:29
  • Etichetta: Black Candy/Audioglobe

Elenco delle tracce

01. Proiettili buoni
02. Ragazza 1
03. Ragazza 2
04. Colori addosso
05. Poesia cieca
06. Il deserto cammina
07. Carne in scatola
08. Karma parenti
09. Anni in tasca
10. Fermo immagine

Brani migliori

  1. Proiettili buoni
  2. Colori addosso
  3. Anni in tasca

Musicisti

Marco Parente: chitarra e voce
Paolo Benvegnù
: chitarra e voce
Gionni Dall’Orto
: basso
Andrea “Druga” Franchi
: batteria

Erika “Mazzanera” Giansanti: viola #8 e #10