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Lu Colombo

Molto più di un buon motivo

Depositaria di un buon successo in ambito dance negli anni Ottanta, Lu Colombo, attiva anche come pittrice e decoratrice murale (nonché collaboratrice, fra gli altri, di Stormy Six e David Riondino), dopo un lungo silenzio torna sulle scene nel 2005 con l’album L’uovo di Colombo, con Maurizio Geri. E’ però nel 2008 che, scoperto il cantautore andaluso Joaquin Sabina, Lu mette fuori la sua migliore vena creativa, interpretando per esempio, dello spagnolo, 19 giorni e 600 notti nel cd dei Pan Brumisti Quelle piccole cose prodotto dal Club Tenco. La traduzione del brano, di notevole impatto, è di quel Sergio Secondiano Sacchi che, oltre a essere com’è noto uno dei leader storici del succitato club, prende talmente a cuore la cosa da tradurle un’altra manciata di brani e curare la produzione di questo bellissimo album, di cui il brano citato occupa il centro, peraltro in più che ragguardevole compagnia.

Molto più di un buon motivo è in effetti un lavoro a cui si fa decisamente fatica a trovare un difetto. Subito ricca e vitale si presenta Chiusura per fallimento, con grande dispiegamento di chitarre a testimoniare l’origine dei brani. Fra episodi più solari, talora festosi, come appunto questo (nonché Le lune di miele, Il chiosco di Giosué, Giocare per giocare, la citata 19 giorni e 600 notti, la title track), e altri più morbidi e sorvegliati (tipo Una canzone per la Maddalena, o Millenovecentoquarantasette, forse il testo più felice del lotto, e ancora Insieme a te e Così giovani e vecchi), il disco procede in effetti sempre vivo, intenso, godibile senza mai essere pedissequo o rassicurante. I testi messi a punto da Sacchi ne costituiscono certo uno dei maggioripregi, visto che, magistralmente, trascorrono da universo maschile a femminile, e da Spagna a Italia, senza alcuna (almeno apparente: bisognerebbe conoscere gli originali) frizione. Le immagini sono sempre argute, efficaci, il linguaggio insieme colto e popolare.

Sul piano interpretativo, Lu Colombo ha il piglio, la nettezza, l’intensità quasi drammaturgica mista a consapevole disincanto, che conosciamo in una Nada, per certi versi anche in una Mannoia, e già questi due esempi ci devono far capire su quali parametri ci muoviamo. Tutto il resto ve lo può dare solo l’ascolto diretto. Che ovviamente consigliamo caldamente.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Sergio Secondiano Sacchi
  • Anno: 2012
  • Durata: 53:39
  • Etichetta: Up Art Records

Elenco delle tracce

01. Chiusura per fallimento
02. Una canzone per la Maddalena
03. Le lune di miele
04. Come un mal di denti
05. Il chiosco di Giosué
06. Millenovecentoquarantasette
07. Giocare per giocare
08. 19 giorni e 600 notti
09. Insieme a te
10. Camera vuota
11. Così giovani e vecchi
12. Molto più di un buon motivo

Brani migliori

  1. Chiusura per fallimento
  2. Millenovecentoquarantasette
  3. 19 giorni e 600 notti

Musicisti

Lu Colombo: voce; chitarra in 11 Francesco Grigolo: tromba Daniele Caldarini: pianoforte, tastiere, programmazioni Pierluigi Petris: chitarre, banduria, voce Michele Staino: contrabbasso, basso elettrico Ellade Bandini: batteria Francesco Grant: programmazioni, chitarre in 01 e 08 Francesco Gaffuri: contrabbasso in 01, basso elettrico in 04 Camilla Barbarito: voce in 01 Andrea Simeoli: violino in 02 Martin Pratissoli: violoncello in 02 e 11 Fabrizio Consoli: chitarre, basso acustico in 03 Angapiemage Persico: violino in 03 Massimo Villa: chitarra portoghese in 04 Maurizio Dehò: violino in 05 Enrico Pesce: pianoforte, organo in 05 e 12 Alex Cambise: mandolino in 06, chitarra in 12 Lorenzo Contaldo: fagotto in 07 Paola Falcioni: flauto in 07 Jacopo Hachen: tastiere in 07 e 12 Giorgio Pagano: sega armonica in 07 e 12 Demo Morselli: tromba in 08 Onofrio Laviola: pianoforte in 09 Massimo Martellotta: chitarra twengy in 10 Stefano Covri: chitarra in 11 Daniele Segeto: voce in 12