ultime notizie

Nuovo album per Roberta Giallo, anticipato ...

Quante volte aprendo un giornale, che sia cartaceo oppure online, veniamo travolti da notizie di attualità, cronaca dai toni negativi che ci predispongono a un senso di smarrimento e depressione ...

Ultimo Attuale Corpo Sonoro

Memorie e violenze di Sant’Isabella

Provano a tirare il sasso per svegliare i polli nella gabbia e poi non si nascondono dietro al cespuglio gli Ultimo Attuale Corpo Sonoro. Memorie e violenze di Sant’Isabella, dicono nel libretto del disco, «è dedicato a chi nonostante il dramma non perde il senso profondo della responsabilità e la fiducia nel pensiero». La memoria, come la capacità di ricordare ciò che veramente è stato al di là di ideologie e corporazioni, e la violenza intellettuale-salvifica-apocalittica di tre poeti (Pasolini, Hikmet, Rimbaud) che nei due secoli scorsi denunciarono pagando da esuli – se non con la vita – il degrado socio-morale del tempo in cui vivevano. Il tutto in sette brani come sette bombe ad esplosione dilatata che coniugano l’a(nta)gonismo post-rock di marca Constellation (Godspeed You! Black Emperor su tutti) alla prevedibile parentela Sigur Ros e a quella decisamente meno scontata dei C.S.I., con testi declamati in discendenza Massimo Volume. Ingredienti di per loro saturi, ma che una volta uniti possono portare o a noie colossali o a divagazioni storico-poetiche-evocative dalla forza inarrestabile. Gli U.A.C.S., pur rischiando più volte lo sbadiglio, scelgono la seconda strada e inanellano uno dietro l’altro una serie di episodi in cui architetture sonore calibrate tanto perfettamente quanto classicamente (vuoti-pieni, climax) si uniscono ad un uso della parola solenne, che diverrebbe verboso se non risultasse assoluto nella sua potenza espansiva ed emozionale. La lacerante riflessione umano-politica sulla morte di Pasolini in Empirismo eretico, il salmodiare ferrettiano sul crepuscolo sgelato di Lettera al 1975 – un rosone di pietas lucente nella cattedrale buia e angusta della storia italiana degli ultimi quarant’anni – e la batteria riverberata in pianure larghe e annichilenti del rapimento sensoriale di Le ceneri dell’Idroscalo aprono e portano a metà percorso un lavoro che nella sua parte dedicata a Nazim Hikmet completa “Ko de Mondo” con il pezzo che mancava per eleggerlo a capolavoro (I fantasmi del Bosforo) e chiude in una fronda di feedback e bordoni assortiti la cavalcata mogwaiana della title-track dedicata a Rimbaud. Lavoro non immediato, di questi tempi terroristicamente fazioso (la faziosità di chi sta dalla parte “della critica totale, del rifiuto, della denuncia disperata e inutile”), ma in grado di riscrivere il significato di “canzone impegnata” nell’annus horribilis 2009. Ce lo porteremo tra i grandi alla fine di questi dodici mesi.

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Produzione artistica: Ultimo Attuale Corpo Sonoro
  • Anno: 2009
  • Durata: 39:46
  • Etichetta: Manzanilla Musica e Dischi

Elenco delle tracce

01. Empirismo eretico
02. Ultima lettera al 1975
03. Le ceneri dell’Idroscalo
04. L’esilio del canto
05. I fantasmi del Bosforo
06. Impossibile dormire a Varna, amore
07. Memorie e violenze di Sant’Isabella
01. Empirismo eretico
02. Ultima lettera al 1975
03. Le ceneri dell’Idroscalo
04. L’esilio del canto
05. I fantasmi del Bosforo
06. Impossibile dormire a Varna, amore
07. Memorie e violenze di Sant’Isabella

Brani migliori

  1. Empirismo eretico
  2. Ultima lettera al 1975
  3. I fantasmi del Bosforo

Musicisti

Fabio Ridolfi: batteria
Marcello Marchiotto
: basso
Giacomo Zorzan
: chitarra
Gianmarco Mercati
: voce e testi

Matteo Sorio: chitarra, pianoforte, tastiere
Filippo Pavesi
: chitarra