ultime notizie

Foxy Lady Ascolta arriva a Milano

Quando si dice che qualcosa nasce dal “basso”, possiamo pensare subito a due cose. La prima è che dalle quattro corde del basso, dalla ritmica, può nascere una canzone (e gli ...

Francesco Cafiso

Irene of Boston – Conversation avec Corto Maltese

L’ultimo lavoro del sassofonista siciliano Francesco Cafiso è un disco di cui più che scrivere occorrerebbe raccontare. Irene of Boston è infatti un lungo racconto, lungo quanto i cento anni del veliero da cui prende ispirazione l’opera e lungo quanto lo è la carriera artistica, seppur breve temporalmente, del musicista.

Francesco Cafiso, classe 1989, comincia a calcare le assi del palcoscenico a 9 anni, suonando già con grandi nomi del Jazz internazionale. (Dave Brubeck, Gonzalo Rubalcaba, Joe Lovano, Kenny Wheeler, Enrico Rava e Stefano Bollani, tra gli altri). Il grande incontro, che darà l’impulso decisivo alla sua carriera, sarà a Pescara Jazz 2002 con Winton Marsalis che affascinato da ciò che aveva sentito uscire dal sassofono dell’allora tredicenne Francesco, lo inviterà ad unirsi al suo settetto durante il tour europeo dell’anno successivo.


Tra gli innumerevoli premi e riconoscimenti ottenuti spiccano sia la nomina quale ‘Ambasciatore nel mondo del Jazz italiano’ conferitogli da Umbria Jazz nel 2009 che, nello stesso anno, la partecipazione ai festeggiamenti in onore di Barack Obama e del Martin Luther King Jr.Day.
Compositore, arrangiatore ed esecutore si muove costantemente per approfondire la sua ricerca tra tradizione e modernità, spostandosi tra la sua Sicilia, Londra e New Orleans.
Con le varie formazioni a suo nome pubblica ben 16 album in cui vanta collaborazioni con tutto il gotha del Jazz italiano. Nel 2016, con l’intento di mantenere la sua indipendenza artistica e creativa, fonda la sua etichetta EFlat Records, non escludendo la futura produzione di nuovi artisti.
Il 2019 è l’anno in cui inizia a prender vita il suo nuovo progetto Irene of Boston - Conversation avec Corto Maltese, che verrà poi pubblicato nel 2020.

Il veliero Irene of Boston venne varato nel 1914 in Cornovaglia e, dopo 100 anni di navigazione per i mari del pianeta, venne abbandonato nello scalo della Balata di Pozzallo in Sicilia.
(Qui https://www.ragusanews.com/2011/01/16/cultura/l-irene-di-boston-abbandonata-alla-balata-di-pozzallo/19396 un interessante approfondimento sulla vita e la storia del veliero).

Il disco è un progetto collettivo nato da un incontro a Venezia, patria ideale di Corto Maltese, durante tre giorni di intensa condivisione, confronto e lavoro di una crew (il linguaggio marinaro è d’obbligo) tra lo scrittore Marco Stainer, l’artista figurativo Giovanni Robustelli, il fotografo Marco D’Anna, il regista e filmaker Vincenzo Cascione, l’attore Giulio Forger Davanzati e, ovviamente, lo stesso Francesco Cafiso, con l’intento di riportare idealmente, attraverso le varie arti, il vecchio veliero a navigare.

É in questi tre giorni che ho scritto i brani di questo disco. Mi sono seduto al pianoforte e… bumm… la musica era già lì. La magia di Venezia, Corto Maltese, il fascino del veliero… non saprei… Il fatto è che la musica affiorava spontanea e di getto. In quei giorni abbiamo fatto un giro in veliero per la laguna, per immergerci ancora di più nella nostra fantasia. Ho preso il sassofono ed ho cominciato a suonare, così, liberamente. Ho immaginato che i legni e gli ottoni del veliero, in una straordinaria metamorfosi, si trasformassero nei legni e negli ottoni di un orchestra”
(Tratto dall’intervista rilasciata da Francesco Cafiso a Video Mediterraneo - 8 Marzo 2011: https://www.youtube.com/watch?v=-PiP78TkBo8 ).

“Irene of Boston” è un opera estremamente lirica, immaginifica, profondamente segnata dall’amore per il mare nella sua essenza, una sorta di colonna sonora di viaggio su quel mare. La presenza della prestigiosa London Simphony Orchestra è estremamente ariosa, la musica racconta, nel suo incedere, di venti e bonacce, di tempeste da attraversare, di sole che cuoce e di geli notturni, di onde che si infrangono e si ritirano. É un disco da ascoltare nel silenzio esterno ed interno a noi, ed è in grado di creare emozioni “ad occhi chiusi”, di farci navigare a fianco di quell’antico veliero, lasciando che la musica compia questo suo irrinunciabile dovere.

Ma la maestosità dell’orchestra non oscura, come potrebbe accadere, la presenza dei musicisti della band di Cafiso e la presenza stessa del sassofonista si amalgama senza alcun eccesso di protagonismo nell’insieme lirico di tutta l’opera.
Un egregio lavoro collettivo, che scivola via come un rientro in porto in un giorno di calma di vento, portando anche noi ascoltatori a scomparire gioiosamente nell’approdo, con la voglia di ricominciare il viaggio, ancora, accompagnati dalle note di Francesco Cafiso (sax alto), Mauro Schiavone (Piano), Eric Wheeler (Contrabbasso), Marcus Gilmore (Batteria), Alex Acuña (percussioni) e dalla maestria di Lee Reynolds alla direzione dell’orchestra.
Mentre stiamo scrivendo apprendiamo che entro fine marzo Irene of Boston sarà pubblicato anche nella versione in vinile.

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Anno: 2020
  • Etichetta: Eflat Records

Elenco delle tracce

01. Bouche Dorée – Apparition

02. Far Flow

03. Corto Maltese

04. S’Irendipity

05. Irene of Boston

06. Seasons of a Dream

07. Rasputin

08. Bluelogue

09. Fluid Remembrance

10. Bouche Dorée – Disparition

Brani migliori