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Mauro Ottolini e l’Orchestra Ottovolante

Il Mangiadischi

Mauro Ottolini ha trovato il suo filone aureo e lo sta spolpando (in senso buono, s’intende) senza posa. Divertendosi un sacco, c’è da giurarci. Questo doppio album è un po’ la quintessenza, il compendio, di tutto quanto il trombonista (eccetera eccetera) veronese ha via via messo a fuoco nel corso di una carriera ormai piuttosto generosa, partita battendo altre bandiere, anche piuttosto vicine al jazz di ricerca, almeno come frequentazioni, benché il suo stile strumentale (il suo rispolverare il glorioso bombardino, per esempio) evidenziasse fin da allora il forte cordone ombelicale mantenuto con la tradizione. Sono poi arrivate le riletture del jazz d’antan, e da lì la congiunzione con l’elemento-canzone (anche qui per lo più d’antan) è stato un passo tutto sommato breve.

Questo lavoro, come dicevamo, rappresenta un po’ il punto d’arrivo (per ripartire, supponiamo) di questo progressivo processo di avvicinamento, il tutto reso ancor più vitale, nitido, diretto, dalla dimensione live (a Umbria Jazz e in un teatro veronese). La partenza – emblematicamente? – coincide esattamente con la prima canzone-regina del festival di Sanremo (anno di grazia 1951), Grazie dei fior di Nilla Pizzi, per fare subito dopo un salto di diciassette anni e approdare a Mi va di cantare, in abbinamento (allora si usava così: due interpretazioni per ciascun brano) fra Louis Armstrong (non senza un certo scalpore fra i jazzofili nostrani) e Lara Saint-Paul. Segue molta latinità (gli amatissimi Perez Prado e Xavier Cugat, le cui colorate big band sono certo il modello primario dell’Orchestra Ottovolante, in testa), molta canzone nostrana anni Cinquanta (per lo più), anche qui con due campioni dell’epoca, Buscaglione e Carosone (che fanno pure rima…), ma anche qualche puntata nel decennio seguente (a parte il Sanremo sessantottino – si fa per dire – già citato), in particolare col sesto grado di Brava, che esalta la vocalità sempre luminosa (e qui più che mai) della brav(issim)a Vanessa Tagliabue Yorke, presenza irrinunciabile nelle varie operazioni targate Ottolini.

Cosa aggiungere? Che qui dentro c’è un’ora e un quarto di puro divertissement, fin dalla copertina, che cita gustosamente quelle della gloriosa Linea Tre della RCA, che una quarantina abbondante di anni or sono antologizzava (a prezzo “modico”) musicisti della più varia estrazione. Come a dire: e mo’ ve li antologizzo io, quelli che più ho amato. In un’altra vita, peraltro, perché – salvo clamorose sviste – tutto quanto qui raccolto risale ad anni antecedenti rispetto alla nascita del Nostro, classe 1972 (e quindi mezzo secolo il prossimo 14 aprile: auguri vivissimi). Ma si sa, le vite di una persona possono essere molteplici, non solo quella reale, anagrafica. Mauro Ottolini ne è del tutto convinto. E chi può dargli torto? 

Foto di Alberto Bazzurro (Ottolini, Tagliabue)

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Mauro Ottolini
  • Anno: 2022
  • Durata: 74:13
  • Etichetta: Azzurra Music

Elenco delle tracce

CD 1
01. Grazie dei fior
02. Mi va di cantare
03. Veinte años
04. Mambo 5
05. Il Dritto di Chicago
06. Goomba boomba
07. Pianofortissimo
08. Tu vuò fa’ l’americano
09. A bailar merengue
10. Mia cara Venezia
11. Conosci mia cugina

CD 2
01. Nebbia
02. Mambo italiano
03. Noi duri
04. Brava
05. Love in Portofino
06. Si si papà
07. Cherry Pink and Apple Blossom White
08. Il tuo bacio è come un rock
09. Jamay
10. Ma l’amore no

 

Brani migliori

  1. Il dritto di Chicago
  2. Tu vuò fa’ l’americano Brava
  3. Brava

Musicisti

Mauro Ottolini: voce, trombone, arrangiamenti - Vanessa Tagliabue Yorke: voce - Andrea Lagi, - Paolo Malacarne: tromba - Lino Bragantini: trombone - Matteo Del Miglio: trombone basso - -Enrico Peduzzi: sax alto - Stefano Menato: sax tenore - Corrado Terzi: sax baritono - Oscar Marchioni: pianoforte - Giulio Corini: contrabbasso - Simone Padovani: percussioni - Fabrizio Bosso: tromba - Simone Pederzoli: trombone - Emilio Vernizzi: sax tenore - Vincenzo Vasi: voce, teheremin, strumenti giocattolo - Stefano Zavattoni: pianoforte in CD1 #06 - Thomas Sinigaglia: fisarmonica - Riccardo Di Vinci: contrabbasso - Coro A.Moreschi Les Voix du el Cosset (Michel Marconi, Christian Pighi, Sergio Zovetti)