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Dodi Battaglia

e la storia continua…

Torna a graffiare sui palchi d’Italia, e non pare aver voglia di una tregua, la chitarra rock romantica di Dodi Battaglia, chitarrista, autore e cantante dei Pooh per ben 48 dei 50 anni della loro storia. e la storia continua… è l’album dal vivo del musicista bolognese che contiene 26 successi del gruppo reinterpretati da Battaglia con la nuova band e 4 brani della sua carriera da solista incisi per la prima volta dal vivo. Il disco documenta quindi il tour estivo ma segna anche l’inizio di un nuovo percorso dell’artista, perché crediamo che per un musicista entrato a 16 anni nei Pooh, diventandone la voce solista di brani “universali” come Tanta voglia di lei o Noi due nel mondo e nell’anima e autore di moltissime canzoni nell’arco degli anni, sia umanamente impossibile pensare dopo quasi mezzo secolo di appendere la chitarra al chiodo o scendere dal palcoscenico in modo indolore. Soprattutto se, come nel caso di Battaglia, si ha ancora parecchio da dare tramite la musica e alla musica.

A pochi mesi dallo scioglimento ufficiale del gruppo, dopo i festeggiamenti per le “nozze d’oro” con reunion e celebrazioni più o meno spontanee e ridondanti (dal ritorno di Stefano D’Orazio alla “pace” con Riccardo Fogli, dagli ultimi concerti negli stadi, agli ultimissimi nei palazzetti di provincia, dalle tre date sold out all’Arena di Verona all’atto finale del concerto d’addio di fine 2016 a Bologna) Dodi Battaglia, colui che forse più ha subìto questo stop (la frattura provocata dall’uscita del batterista nel 2009 è stato l’evento che ha segnato inesorabilmente il destino del gruppo), si è rimesso in movimento dimostrando di essere un vero padrone della scena anche in questa inedita formazione che l’ha visto sul palco insieme a Rocco Camerlengo alle tastiere, Carlo Porfilio alla batteria, Beppe Genise al basso, Marco Marchionne alle altre chitarre e Costanzo Del Pinto a fare il controcanto e la seconda voce (a volte forse forzando un po’ troppo nel voler somigliare a Roby Facchinetti).

Da aprile 2017 il chitarrista bolognese si è esibito quindi in più di 50 date nelle province italiane riscuotendo grande successo da parte di un pubblico che, per amore verso il genere musicale e per Battaglia in particolare, vede comunque in lui la naturale evoluzione di una storia che, nonostante o proprio grazie al tempo passato su quegli stessi palchi - e da parte del pubblico difronte ad essi - si fatica ad accettare come finita. Soprattutto, con questo disco live, Dodi Battaglia dichiara con il linguaggio che meglio padroneggia di aver ancora molto da dire e da fare, sia con la voce che con la sua splendida chitarra (chitarra fra l’altro che porta il suo nome, Dodicaster, creata dalla Fender proprio per lui nel 1997 su sue specifiche).

Riguardo a questo doppio album live, diciamo subito che non si tratta semplicemente di un’operazione-nostalgia, come si poteva temere. Il rischio effettivamente c’era, e anche una punta di scetticismo, ammettiamolo pure. Chi scrive, in particolare, ha seguito i Pooh quasi dai primi 45 giri e dischi in vinile (per questioni anagrafiche il primo decennio di storia del gruppo è stato recuperato durante i primi anni ‘80, un po’ come si fa dopo una bocciatura a scuola, in questo caso affrontando due decenni in uno) e l’ascolto di alcuni brani così famosi presenti nella track list ( pensiamo a Piccola Katy piuttosto che Cercami o Chi fermerà la musica) con la sola voce di Battaglia è stato all’inizio piuttosto destabilizzante, poi però, negli ascolti successivi alla ricerca di un vero senso al tutto, vi è stata l’intuizione della volontà di riappropriarsi di un percorso che non può prescindere da quelle tappe ma che da esse muove verso nuove elaborazioni personali. Certo, dopo quel che è accaduto nell’ultimo periodo ai Pooh, sentir cantare Dodi da solo “si può essere amici per sempre” con la sua voce sempre duttile, piena e caratteristica, divenuta ora protagonista assoluta, magari a qualcuno farà accapponare la pelle. L’autorità musicale di Battaglia però non è discutibile e sono proprio certi intermezzi inediti di chitarra, certi fraseggi a solo rivisitati (in brani come la già citata Noi due nel mondo e nell’anima o l’intro completamente nuova di Ci penserò domani ad esempio), le sue famose svisate e la grinta nell’aggredire a volte le parole, a dare fiato e nuovo colore alle interpretazioni, tanto che il sentimentalismo viene messo automaticamente da parte.

Detto questo, a emergere in quest’album sono proprio i brani “non dei Pooh” a confermare, se ce ne fosse bisogno, il talento sempre vivace del chitarrista e dell’autore. Primavera a New York e Vale sono due splendidi brani strumentali già presenti nei precedenti lavori in studio da solista, qui riproposti in versione live: il primo è tratto dal suo secondo album, D’assolo del 2003, mentre l’altro è stato scritto in omaggio a Valerio Negrini, paroliere storico ma soprattutto amico, dopo la sua scomparsa nel gennaio 2013 ed è contenuto nell’album Dove è andata la musica, inciso nel 2015 con Tommy Emmanuel.

Chitarrista affermato da decenni, Dodi Battaglia annovera numerosi riconoscimenti e premi internazionali; solo per citarne alcuni, nel 1981 è stato premiato dal prestigioso giornale tedesco Die Zeitung come miglior chitarrista europeo e nel 1986 confermato al primo posto dalla rivista Stern, mentre nel 1987 e 1988 è stato riconosciuto il migliore fra gli italiani. Nel 2009 ha pubblicato il suo metodo per chitarra Dodi Battaglia, in cui viene spiegato agli studenti nei dettagli il suo modo d'intendere la musica e di comunicare attraverso lo strumento e nel 2017 ha inoltre conseguito il Diploma Accademico Honoris Causa di secondo livello in Chitarra elettrica jazz presso il Conservatorio di Matera e la Laurea Magistrale in Storia della Musica Pop Italiana con lode presso l'Università di Bari.

Ma Battaglia è anche una persona dotata di grande curiosità mischiata ad una notevole ironia, ed ha sicuramente in serbo per il suo pubblico altre sorprese. Ci piace ricordare a tal proposito che nel 1993 ha dato vita un po’ per gioco ad un “supergruppo” con Zucchero, Maurizio Vandelli, Fio Zanotti, il manager Michele Torpedine e il bassista dei Nomadi Umbi Maggi dal nome altisonante di Adelmo e i suoi Sorapis con cui ha pubblicato l'album Valzer d’un Blues, promosso con un mini-tour mondiale di una decina di date da Milano a Gerusalemme. Non basterà quindi lo scioglimento dei Pooh a fermare la storia musicale di un artista dal grande talento e dalla forza espressiva ancora molto fervida e versatile.


Foto tratte dal sito ufficiale di Dodi Battaglia

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Dodi Battaglia/Azzurra Music Registrato dal vivo il 15 settembre 2017 a Lanciano (CH)
  • Anno: 2017
  • Durata: 99:00
  • Etichetta: Azzurra Music

Elenco delle tracce

CD1
01. Intro
02. Canterò per te
03. Noi due nel mondo e nell’anima
04. Amici per sempre
05. Giorni infiniti
06. Dammi solo un minuto
07. L’altra donna
08. L’ultima notte di caccia
09. Viva
10. Parsifal
11. Ci penserò domani
12. Pronto buongiorno è la sveglia
13. La mia donna
CD2
01. Primavera a New York
02. Incredibilmente giù
03. Stagione di vento
04. Notte a sorpresa
05. Quando una lei va via
06. Nascerò con te
07. Uomini soli
08. Vale
09. Tanta voglia di lei
10. Piccola Katy
11. Che vuoi che sia
12. Dove comincia il sole
13. Grazie
14. Mediterranean Girl
15. Non siamo in pericolo
16. Cercami
17. Chi fermerà la musica
18. Pensiero

Brani migliori

  1. Primavera a New York
  2. Vale
  3. Che vuoi che sia

Musicisti

Marco Marchionni, chitarre  -  Rocco Camerlengo, tastiere  -  Carlo Porfilio, batteria  -  Beppe Genise, basso  -  Costanzo Del Pinto, vocalist