[…] Se non sai suonarlo, non hai il diritto di farlo. Quando vai su un altare in Vaticano non ti metti a fare graffiti e altre cazzate. Il blues è una cosa molto, molto diretta e senza fronzoli. E' facile imparare la struttura delle canzoni, le parole e i riff, ma non è come negli altri stili musicali: non ci si può nascondere dietro. […] - Carlos Santana

Non ci si può nascondere dietro. Mai frase fu' più vera per descrivere B.B. Chris, un bluesman dentro e fuori, un bluesman che non si risparmia, un bluesman con ben chiari i propri limiti ma un bluesman capace di calarsi nel profondo del proprio cuore e scavare alla ricerca di qualcosa da raccontarci.

Christian Cogoli in arte B.B. Chris è quello che in gergo viene definito un One Man Band (Uomo Orchestra) ovvero un musicista che gira in lungo e largo accompagnato solo dalla sua voce, dalle sue amate chitarre (tra cui anche una realizzata artigianalmente con una scatola di biscotti), dall'armonica e dalla cassa della batteria (più qualche altro aggeggio). Appassionato, praticamente da sempre, di Country Blues continua a studiare e a sondare a piene mani la musica tradizionale americana trascinata dalle correnti del Grande Fiume (il Mississippi).

Il 2014 è l'anno del suo esordio discografico con No sugar in my coffe seguito da una lunga serie di apparizioni live lungo il nostro bel paese in qui dà sempre il meglio di sé senza risparmiarsi. Da lì a buttare giù il nuovo album il passo è “breve” perché come lui stesso racconta si tratta di “un disco che parla di me,che racconta i miei ultimi anni, i miei affetti, le mie passioni,i miei amici, anche le mie passioni musicali che stanno anche nelle scelte delle cover”. Eccoci così ad Aprile di quest'anno con l'uscita del suo secondo cd Don't miss it! sempre grazie al supporto della Vintage Roots Records.

Un disco composto da 12 brani di cui, questa volta, solo quattro sono cover per il resto sono tutti blues scritti di suo pugno, blues sanguigni, blues riflessivi e dal pathos emotivo come l'acustico  Lord I’m a sinner […]But i believe that i got a friend in Jesus/'Cause i always try to be a honest man […] o The Girl I Love […] There's a little girl and she smile so sweetly/She's got beautiful deep brown eyes/Early in the morning she comes in my bed and i cant't sleep no more[…]. Non ci fa certo mancare una strizzatina d'occhio al blues tradizionale, con arrangiamento alla B.B. maniera però, come il brano di apertura Highway Blues o Midnight Train.

Tra le cover eseguite troviamo: l'ottima esecuzione di Frankie, che ricordiamo essere il primo brano registrato (su 78 giri) da uno dei padri del country blues Mississippi John Hurt, nel '28, per la Okeh Records, con i suoi bassi alternati che rimbombano per tutto il brano […] Dark was the night, cold was on the ground […] davvero un'ottima scelta; The Ship Titanic di Pink Anderson pubblicato nel 1961 nell'album American Street Songs (in seguito rinominato Gospel, Blues and Street Songs) a firma Pink Anderson e Rev. Gary Davis; l'ottima interpretazione di Jack O' Diamond registrata nel '26 da Blind Lemon Jefferson ed infine My Bucket's Got An Hole In It attribuita a Clarence Williams e resa popolare da Hank Williams

Menzione d'onore per quello che, a parere di chi scrive, è il brano più “sfizioso” del cd Giuga 'l Duu un blues tutto cantato, e non solo, in dialetto meneghino (al momento forse è l'unico ?).

Un artista che saprà stupirvi e farvi divertire anche nei contesti live, non fatevelo scappare se transita dalle vostre parti.

Altri articoli di Maurizio Galli

Waves