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Claudia Crabuzza

Com un soldat

Il primo punto è che considerare Com un soldat opera prima appare un minimo riduttivo: Claudia Crabuzza ha, infatti, alle spalle anni di onorata carriera come cantante dei Chichimeca, storica band sarda, e ha collaborato con Tazenda e Parto delle nuvole pesanti (tra gli altri). Il secondo dato è che, sì, anche in Sardegna – precisamente ad Alghero – si parla il catalano (almeno dal XIV secolo). Il terzo dato di fatto è che questo Com un sodat è un disco dannatamente bello e vitale.

Diciamolo subito, quando si decide di scrivere in una lingua fortemente minoritaria il rischio è quello di cadere in una sorta di folcloristico ripiegamento su se stessi. Nulla di tutto ciò accade qui: Com un soldat è un’opera semmai che si apre, per certi aspetti, alla word music e in cui si intrecciano e si armonizzano diverse influenze musicali dal folk alla canzone d’autore, dall’elettro pop al mariachi. Da questo punto di vista un ruolo fondamentale l’hanno Fabio Sanna – compagno nella vita della stessa Crabuzza, autore di tutte le musiche e Juliàn Saldarriaga e Dani Ferrer che hanno arrangiato i brani. A farla da padrona, in particolare, è il ritmo spesso incalzante e persino tribale (si senta, tra le altre, La finestra che inizia con l’incedere tribale stile “Bo Diddley Beat”). Ciò accade già nella splendida apertura di Repic (‘Rintocco’) in cui l’unica soluzione che la madre ha per il figlio, di fronte ai dolori del mondo, è quello di ballare al rintocco del dolore stesso e della vita. Ed è davvero un continuo rintocco, un martellare di “tamburello che suona senza pausa” tutto l’album. Ogni brano è un viaggio coinvolgente ed emotivo in cui la lingua catalana si amalgama perfettamente al dettato musicale, trovando anche soluzioni ovviamente atipiche per l’ascoltatore italiano (tanto che in questo caso siamo proprio noi italici ad apparire alloglotti e fuori contesto). Ma naturalmente Claudia lo fa senza nessun intento snobistico. Il suo è piuttosto un lavoro di lima prezioso sull’asse del significante. Il che non vuol dire che altrettanto prezioso non sia poi l’asse del significato.

Com un soldat è un disco che probabilmente solo una donna (e una madre) poteva scrivere, in cui cioè la sensibilità femminile è fortissima. Il tema della maternità vi torna con forte insistenza. La donna Claudia è madre e questo si sente ad ogni verso. Ma è madre anche la Terra che ci ha partorito, “madre antica, madre saggia”, così come è madre la natura (sia ben inteso nessun riferimento a Leopardi) a cui è giusto tributare il nostro omaggio (e non è un caso che in copertina appaiono dei bambini che stanno accendendo un grande falò, quasi un riferimento a qualche antico rito ancestrale e mai perso). Certo tutto ciò non ci preserva dal dolore e dallo spavento della morte, dell’annullamento, del perdersi. La paura della morte o di perdere ciò che amiamo ci attanaglia, proprio come la paura di un bombardamento per un soldato nella sua trincea. Solo che qui non c’è nessuno che ci fa guerra ma la paura lo stesso “[Ci] ha staccato le vene, le arterie”. E allora la soluzione è proprio il recupero degli antichi valori di un tempo. Fonte eternamente valida contro l’insorgere dell’angoscia esistenziale.

Com un soldat è anche un omaggio a tre grandi donne e tre persone che in maniera diversa hanno segnato la storia artistica, culturale ed umana di Claudia: le messicane Frida Kahlo (L’altra Frida) e Lhasa de Sela (Lhasa) e la troppo presto scomparsa cantautrice Bianca d’Aponte (di cui Crabuzza reinterpreta splendidamente Nina nana Mare mia).

Un lavoro, in conclusione, di cui davvero c’era bisogno e che non a caso ha saputo “intercettare” ampio consenso presso la critica, aggiudicandosi anche la Targa Tenco quale migliore opera dialettale.

Ascoltatelo con attenzione. Vi farà bene.


 

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Claudia Crabuzza e Fabio Sanna
  • Anno: 2016
  • Durata: 33:44
  • Etichetta: Microscopi

Elenco delle tracce

01. Repic
02. Mare antiga
03. Com un soldat
04. L’altra Frida
05. Ernesto
06. Lhasa
07. Nina nana mare mia
08. La finestra
09. Flor
10 Arena i sal marí


 

 

Brani migliori

  1. Mare Antiga
  2. Com un soldat
  3. Nina nana mare mia

Musicisti

Dani Ferrer: Piano, tastiere, tromba, percussioni, moog sintetizzatore   -  Julián Saldarriaga: chitarre e percussioni  -  Roger Marín: basso elettrico  -  Caterinangela Fadda: chitarra classica  -  Fabio Sanna: chitarra elettrica