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Miriam Ricordi

Cibo e sesso

Mi è piaciuto sin dal primo ascolto il nuovo album di Miriam Ricordi.

Al di là del titolo forse un po’ troppo didascalico e viscerale, Cibo e sesso, già dalla traccia iniziale ha preso subito le mie corde, sia per testo che per musica: Mi esplode la testa mette in scena una dinamica edonistica deliziosa, con i due innamorati che se ne stanno a letto e alternano momenti di chiacchiere ad altro (diciamo così), mentre il coinquilino di lui cerca di rientrare ma la chiave infilata nella toppa glielo impedisce. La musica, come vuole il codice rock, interpreta perfettamente la situazione, alternando una strofa più quieta che però presenta un’energia potenziale non indifferente, a un ritornello urlato che la grana della voce arrangia ancor di più degli strumenti. Ma, come appunto vuole la tradizione rock di cui Miriam Ricordi è ormai un’esponente navigata, la struttura non si assesta semplicemente sulla successione di queste due parti; presenta altre variazioni fantasiose, con addirittura un assolo di sassofono; così la situazione reale che si trasferisce nella musica rientra dalla musica sfruttandone la fantasia nella realtà sessuale.

 

Un album quindi fortemente attaccato alla realtà, senza tanti fronzoli filosofici, semmai un tentativo di scacciare i pensieri paranoici che nella nostra realtà post-pandemica si affollano. È proprio questo il tentativo di Pronto Dottore, brano che comincia con un giro di basso meraviglioso e che simboleggia la mente contorta del malato che collega tutto per cercare di dare una razionalità al proprio dolore; anche qui il ritornello è geniale nella sua enfasi di pausa, come se si bloccasse la vita in un attacco d’ansia.

Ora, come cerco di non fare mai, parlo della mia opinione su un verso di Siamo Sordi davvero. Quando scrivo una recensione cerco non solo di essere professionale e oggettivo, ma anche, per quanto possibile, sincero. Mi ha creato non pochi problemi un verso apparentemente omofobo all’interno di questa canzone; ho cercato per settimane una giustificazione o un’immedesimazione dell’io all’interno di un sistema di pensiero esecrabile. Tuttora non sono sicuro di averlo trovato, ma nel frattempo è arrivato un videoclip che ha chiaramente disambiguato quello che alla lettera mi risulta ancora strano, mostrando il lato trasgressivo di Miriam Ricordi, che è tutt’altro che omofoba. Anzi, lei stessa nel presentare quel brano nei live racconta di come il testo rappresenti tutti gli stereotipi e i luoghi comuni contro cui ha sempre combattuto. E anche il videoclip non è niente male, è divertente; ma resta sempre un verso che secondo si poteva evitare, visto che potrebbe destare dei pareri discordanti, tanto che in più di un’intervista gli è stato chiesto di spiegare (vedi il video di Siamo Sordi davvero).

 

 

 

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Luca Ricordi, Miriam Ricordi
  • Anno: 2022
  • Durata: 25:30
  • Etichetta: Rodaus

Elenco delle tracce

01. Mi esplode la testa

02. Venezia

03. Pronto Dottore

04. Ossa rotte

05. Metabolismo

06. Siamo sordi davvero

07. Tutto al suo posto

08. Vieni a provare

 

Brani migliori

  1. Mi esplode la testa
  2. Pronto Dottore