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Le Pinne

Avete vinto voi

Le pinne sono due e si usano (ascoltano) insieme. Le Pinne sono due, di genere femminile, molto simili ma sempre riconoscibili e nelle foto posano ammiccanti una a destra (la bionda) e una a sinistra (la mora). Le pinne servono per immergersi nel mare, in profondità, e non sono utili a chi ha i piedi per terra. Le Pinne hanno inciso l’album Avete vinto voi nel 2016, album che ci porta sott’acqua, ci fa immergere nel blu intenso di mari tropicali in cerca di pesci pagliaccio e astronavi. Le Pinne, l’abbiamo capito, sono un duo musicale formato da Simona Severini (voce e chitarra acustica) e Irene Maggi (voce), milanesi, ed è del loro secondo album che vogliamo appunto parlare. Avete vinto voi arriva dopo cinque anni dal primo disco autoprodotto, Le cose gialle, e in questo periodo il suono di Le Pinne è evoluto dall’impronta blues-jazz iniziale verso sonorità più pop e brani musicalmente molto più eterogenei, nei quali trovano spazio anche suoni sintetici e, soprattutto, parecchia ironia anche “sonora” oltre che nei testi. Nei cinque anni trascorsi fra il primo e il secondo lavoro in studio Le Pinne hanno girato l’Italia anche da sole suonando le loro canzoni, e poi si sono anche una pausa artistica di circa un paio d’anni. Quindi questo nuovo lavoro discografico segna in un certo modo un ritorno, ed è naturale che si discosti parecchio dal precedente.

Il disco, prodotto e suonato dall’eclettico e vulcanico Chris Costa, cantante e compositore polistrumentista, nonché arrangiatore e raffinato artista indipendente, si apre con un simpatico brano ritmato cantato con le voci all’unisono, sulla mania di grandezza e sul sogno di volare, Voglio un jet,  che introduce una certa vena surreale che si ripropone ad ogni brano, come ad esempio nel successivo Sono un genio, ricco di similitudini assurde e paradossali tipo:“ sei fantastica come un cartone della Pixar (…) fantastica come un computer che funziona” tra il non-sense e la presa in giro di se stesse forse più che dell’ascoltatore. Del resto, se il genere musicale di questo disco è stato da loro stesse definito “Pop marino” una certa ironia ce la devono avere appunto innata.

Ma attenzione, qui non stiamo parlando di semplici canzonette da spiaggia, tutt’altro. Non ci sono ritornelli orecchiabili o tormentoni, il suono è elettronico ma ricercato, quasi sperimentale, nulla insomma di impatto banale e immediato. I brani sono divertenti anche quando parlano di persone o storie tristi (come ne Il prete o Centro commerciale), i testi colpiscono per l’ironia a volte disarmante ma anche per la scelta delle parole che spesso giocano sulle assonanze più che sui significati. La metrica è spesso poco rispettata, gli intrecci vocali sono sempre interessanti e originali e l’interpretazione si avvicina decisamente al genere del teatro-canzone. Insomma, è un disco dall’apparente semplicità che pare quasi un gioco, ma che gioco forse non è, o almeno non del tutto. Prendiamo ad esempio il brano Tu mi piaci, il primo singolo estratto dall’album, che è sì una canzone d’amore, ma d’un amore decisamente anticonvenzionale, il cui protagonista è un tipo indeciso e inconcludente mentre la lei è gelosa, petulante, e alla fine…non c’è finale, se non un giochino assurdo che tira in ballo le note musicali: “tu mi…re…do.” Punto.

Uno dei brani più interessanti è a nostro avviso Frau Mescaline, ballata lenta e ricca d’atmosfera che parla di droga, viaggi e gioventù anni ‘70, in cui le voci danzano con armonia e sensualità. È il brano che chiude il disco e gli dà il titolo, Avete vinto voi, semplice ma efficace, a rappresentare perfettamente questo simpatico duo canoro che fa della leggerezza e dell’ironia il proprio naturale punto di forza, arma vincente che fa risultare Irene e Simona, il loro Pop Marino ed il loro look da Pin-Up, decisamente convincenti in quanto ribelli, originali e indipendenti dalle regole del mercato. Nella loro biografia su Facebook, Le Pinne scrivono così in terza persona: “Le loro canzoni sono destinate all’incomprensione, ma nutrono grandi speranze di successo post mortem.”

Noi, ignorando ogni scaramanzia, siamo quasi sicuri che accadrà molto prima.

Foto tratte dal profilo Facebook ufficiale

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Chris Costa
  • Anno: 2016
  • Durata: 24:00
  • Etichetta: Costello’s Records

Elenco delle tracce

01. Voglio un jet
02. Il genio
03. Tu mi piaci
04. Frau Mescaline
05. Centro commerciale
06. Il prete
07. Vita subacquea
08. Avete vinto voi

Brani migliori

  1. Sono un genio
  2. Frau Mescaline
  3. Avete vinto voi

Musicisti

Simona Severini: voce e chitarra acustica  -   Irene Maggi: voce  -  Chris Costa, drum machine, basso, elettronica  
Arrangiamenti:
Chris Costa