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Giulia Daici

Ancora bianca

Le canzoni sono spesso e volentieri uno specchio dell'anima di chi le crea. Attraverso testi e note si può entrare, o almeno provare a farlo nella personalità del musicista. In questo caso della musicista, perché parliamo di Giulia Daici. Friulana, per la precisione di Atregna in provincia di Udine dove il disco Ancora bianca è stato presentato a gennaio, Giulia Daici torna all'italiano dopo Tal cîl des Acuilis, album scritto e interpretato interamente in friulano. Lei stessa spiega che ha bisogno delle due lingue, alternandole a seconda delle situazioni e dell'esigenza creativa. Ancora bianca è un manifesto che può essere letto in due modi: ancora in questo caso è l'avverbio, ma a una prima lettura si può pensare al sostantivo all'àncora, oggetto che indica salvezza, stabilità.

Dopo aver ascoltato il disco, prodotto artisticamente da Simone Rizzi che si è occupato anche di arrangiamenti, registrazione e missaggio, siamo convinti che i due termini non siano in contrasto. Le canzoni, legate al mondo personale dell'autrice cercano una stabilità dello stato d'animo. Un elemento che si lega all'altro termine, ancóra, che sottolinea a suo modo la permanenza di sensazioni e sentimenti. Il bianco, evocato dal titolo, è un elemento neutro, la base del discorso musicale che ha una sua veste ma che può essere colorata con le sensazioni di chi ascolta. Giulia Daici mette la sua anima in ognuna delle tracce (tutte originali) proprio per fornire all'interlocutore una visione personale del mondo. La neve della traccia titolo e di E intanto nevica, l'acqua evidenziata in L'acqua e il mare e in E poi ti accorgi che, dove è presente anche l'aria che si ritaglia il ruolo di protagonista in Respirare (in fondo è semplice): elementi naturali che contribuiscono all'esperienza umana e a quella musicale.

A questo proposito il linguaggio di Giulia Daici fa in modo che i testi vengano valorizzati puntando sulla melodia anziché sul ritmo, senza però mettere in secondo piano la costruzione strumentale. Un cantaurato classico senza la voglia di sperimentare, se non evidenziando la bontà delle canzoni che compongono la raccolta. Un disco che piacerà sicuramente a coloro che mettono tra le loro preferenze il mondo melodico legato alla poesia, sapendo di trovare un disco ben fatto.

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Simone Rizzi
  • Anno: 2020
  • Durata: 43:16
  • Etichetta: Autoprodotto

Elenco delle tracce

01. E tu ci sei
02. Ancora bianca
03. L’acqua e il mare
04. E poi ti accorgi che
05. Da qualche parte nell’universo
06. Respirare (in fondo è semplice)
07. E intanto nevica
08. Il sole di marzo
09. Voce
10. Oltre il mondo (L’attesa)

Brani migliori

  1. E tu ci sei
  2. Ancora bianca
  3. Respirare (in fondo è semplice)

Musicisti

Simone Rizzi: tastiere e basso - Enrico Maria Milanesi: chitarre acustiche ed elettriche - Alessio de Franzoni: pianoforte e fisarmonica - Gianfranco Guidolin: basso - Daniel Longo: violino e viola - Mara Grion: violoncello - Paolo Muscovi: batteria - Aldo Daici: flicorno baritono (traccia 1)