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Aghera

Aghera

Aghera, in sardo, come recitano le note del libretto allegato al cofanetto, significa “aria”, e questa definizione centra in pieno il significato di questo lavoro, debutto discografico del quartetto sardo composto da musicisti dal ricchissimo background musicale. Come l’aria infatti i brani di questo lavoro si possono assimilare ad un fluido, suggeriscono un’atmosfera a tratti impalpabile a tratti densa, creano e disfano spazi, assumono svariate coloriture senza avere altro apparente filo conduttore se non, appunto, questa sorta di liquidità.
Non è più jazz, inteso nel senso canonico del termine questa musica priva di spigoli, di asprezze, dei contrasti tipici di quel genere; non è però ancora fusion in senso stretto perché è musica più solare, di più ampio respiro, dalle  caratteristiche più mediterranee, e del resto non potrebbe essere altrimenti. Malgrado ciò non rientra nemmeno, almeno in senso stretto, nell’ambito della musica mediterranea, in quanto, come detto, decisamente di più ampio respiro: ed allora, se si vuole, si può utilizzare il termine “world music”, perché questo mondo, il mondo sonoro di Aghera, rientra a pieno titolo tra le espressioni che non hanno un luogo di provenienza specifico, ma sono un po’ figlie di ogni luogo, ed ognuno può leggerle in modo personale.
Certo, l’influenza marina c’è chiaramente nelle atmosfere apparentemente rilassate che improvvisamente paiono scuotersi, risalire come la marea ed acquietarsi subito dopo, ed un fundus di romanticismo di matrice italiana non può certo mancare. Molto interessanti, sempre in ottica interpretativa, le tavole allegate al cofanetto, che raccontano i brani uno per uno grazie alle acqueforti di Sergio Meloni. Ma questa, tra le molte, è solo una delle interpretazioni possibili.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: G. Menicucci, A. Granitzio, E. Contis & P. Manca
  • Anno: 2008
  • Durata: 56:18
  • Etichetta: Tàjrà

Elenco delle tracce

01. Prima dell’alba
02. Sembrava un tango
03. Appeso a un filo
04. Lilith village
05. Sulla neve
06. Traveggole
07. Se così non fosse?
08. Infinito (simbolo)
09. Nadir
10. Mai stato così bene

Brani migliori

  1. Prima dell’alba
  2. Lilith village
  3. Nadir

Musicisti

Emanuele Contis: sax soprano e tenore
Andrea Granitzio:
pianoforte
Pierluigi Manca:
contrabbasso
Andrea Ruggeri:
batteria e percussioni