Un libro a più mani questo lavoro che viene proposto in ricordo di Sergio Bardotti, nume tutelare della canzone d'autore del nostro Paese e, forse, del mondo. Un nome poco presente (o sempre assente...) dal palchi italici ma ben addentro alla cultura musicale, e non solo, che ha attraversato gli ultimi cinquant'anni di cultura patria.

Nel libro la figura di questo autore (dizione forse riduttiva rispetto al suo apporto alla musica italiana) appare come elemento imprescindibile per comprendere quello che è successo nel nostro Paese rispetto alla cultura, perché no, alta. Perché a questo ha teso l'esperienza di Bardotti: ad alzare lo sguardo per rendere consapevoli i fruitori delle “canzonette” che queste sono elementi importanti della vita di ciascuno di noi, che queste non sono affatto delle bagattelle da gettare lontano dopo un ascolto frettoloso e banalizzante. Il curatore del libro e tutti coloro che hanno collaborato alla sua stesura sono invece consapevoli che la canzone è un elemento importante nella narrazione del quotidiano ed, insieme, tiene vincolato al cuore quell'insieme di coscienza immateriale che ci fa sentire che un suono, una parola, una frase musicale, una strofa possono accendere l'anima per l'eternità.

Per questo la figura di Sergio Bardotti è tratteggiata con rispetto estremo, con grande garbo e con la consapevolezza che questa persona è stata fondamentale nello sviluppo del mondo musicale del nostro Paese. Certo, non è facile parlare, scrivere, narrare di una persona che si è sempre tenuta lontana dai riflettori e dalle ribalte. Però è dentro l'anima che scavano le parole di questo libro, alla ricerca di un senso per una vita dedicata in maniera continua, incessante e pervasiva, alla canzone d'autore, alla cultura, al bisogno di comprendere che cosa si cela dietro un'emozione data da una serie di parole composte una dietro l'altra ed accompagnate da una musica.

Interviste, interventi, ricordi, cronologia: questi alcuni dei tratti salienti del libro che riesce a fare emergere, pagina dopo pagina, una figura di straordinaria grandezza ed umiltà. Un uomo capace di restare sempre un passo indietro rispetto agli artisti che frequentava, con i quali lavorava, ai quali dava molta della sua vita. Un bel libro da leggere con attenzione e, forse, con il dovuto rispetto che si deve riconoscere ad un grande divulgatore della canzone d'autore ed, insieme, una persona per bene. Dote rara in tempi pieni di cannibali.