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Piper Club - Roma

Marco Guazzone

Marco Guazzone apre le porte del suo “Atlante dei pensieri (SunnyBit, 2012) e decide di farlo nel modo a lui più congeniale: facendo festa. Giovedì 29 novembre il ‘Piper Club’ di Roma, storico locale capitolino, ha ospitato un evento sui generis, regalando al pubblico la possibilità di rivivere (di vivere per la prima volta, per molti) quelle atmosfere che hanno segnato una generazione, quella degli anni Sessanta. Dress Code: Beat Generation. Portavoci di questo ritorno al passato in grande stile Marco Guazzone & STAG, che hanno voluto omaggiare chi, da quel palco, ha gettato le basi della loro carriera.

Tutto inizia da lì. Avvolti da una nube di fumo compaiono i musicisti facendo strada a Guazzone, che dopo l’interessante debutto della sua Guasto al Festival di Sanremo dello scorso anno, dimostra di avere molte cose da dire, con modi e contenuti che sanno guardare oltre, attraverso un corpo sonoro ben solido, che prende spunto dal british per trasformarlo in qualcosa di innovativo, per noi italiani abituati a considerare rock e alternativo qualcosa che probabilmente non lo è ancora. Guazzone ci riesce invece, sperimentando con il rock d’autore. La sua voce, così educata e comunicativa, tiene il palco e trascina con sé tutto ciò che gli gira intorno: dal pubblico che lo segue e lo supporta, accompagnandolo in ogni singola parola, agli STAG, giovani professionisti che rappresentano musicalmente un forte valore aggiunto, da non tralasciare.

Ma torniamo alla festa. La serata prende vita, cavalcando i brani che compongono l’album di debutto. Un lavoro significativo a cominciare dai testi, intimi e ben strutturati, che fanno da eco a un apparato musicale che trascina, il più delle volte attraverso un crescendo sonoro, una spinta così forte che non rimane fine a se stessa ma che accompagna chi l’ascolta verso un punto di non ritorno. Travolgente.

Guazzone & STAG sanno comporre, sanno suonare, sanno catturare. Un gioco di forze che comincia dai brani in inglese, linguaggio forse favorito dal gruppo. Atlas of Thoughts, brano che richiama quelle dinamiche innovative in perfetto stile Coldplay, non sente il bisogno di emulare un qualcosa che è lontano da noi ma al contrario lo esalta, prendendo spunto sì, ma restituendolo in una chiave nostrana, efficace e di grande appeal. La serata continua ad entusiasmare chi è venuto lì per viverla a pieno, facendosi trasportare dalle note di Sabato simpatico, fino ad esplodere nel momento in cui, deviando inizialmente il pubblico con un intro che inganna, Guazzone intona le prime parole di Guasto. In quel momento la scena è di tutti e il pubblico si lascia andare in un coro collettivo. Oramai  la festa è decollata.

Durante le due ore di concerto non sono mancati tributi ai grandi nomi della storia musicale italiana: da Inventi di Renato Zero, passando per Se perdo te di Patty Pravo, fino ad arrivare alla rilettura di famose colonne sonore cinematografiche. Brani che anche in questo caso Guazzone ha saputo rimaneggiare con cura e rispetto. Un plauso ai musicisti che lo hanno accompagnato, dimostrando un entusiasmo che al giorno d’oggi è fuori dal comune. Alla chitarra il sorriso di Andrea Benedetti, Giosuè Manuri alla batteria, Suelo Rinchiusi al basso, senza dimenticare che c’è tutto un mondo da scoprire dietro il nome di Stefano Costantini, istrionico polistrumentista che abbiamo ritrovato nelle vesti di giovane direttore d’orchestra nel Sanremo di Guazzone. Un forte valore aggiunto alla serata sono stati anche gli interventi del quartetto d’ottoni, che hanno contribuito a colorare il brano La mia orchestra.

Il bis è qualcosa che non ti aspetti. Guazzone e gli STAG scompaiono dal palco per riapparire pochi minuti dopo al centro della pista, ognuno con qualcosa in mano da suonare. Tra le note del Geghegè e di Stasera mi butto, i protagonisti di questa serata-omaggio al Piper di Roma salutano tutti. Pubblico e musicisti si confondono diventando un tutt’uno. Si chiude il concerto, ma la festa non finisce qui.

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In dettaglio

  • Data: 2012-11-29
  • Luogo: Piper Club - Roma
  • Artista: Marco Guazzone

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