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Wasichu: con Rappers vi dico (in musica) cosa penso dei rapper

 

Wasichu, giovane artista varesino, entra a gamba tesa nella dialettica tra “nuova” e “vecchia” musica.  Due termini obsoleti, anche perché come insegnano i saggi, esiste solo la musica bella e la musica brutta, null’altro. Lo spunto arriva da Rappers, un videoclip che 'L’Isola che non c’era' presenta in anteprima e che – come dice il titolo – parla del mondo omologato in cui si muovono i protagonisti della musica rap, trap e affini. Wasichu scrive un testo che utilizza l’arma dell’ironia (ma duro nella sostanza) e che la dice lunga della cosiddetta musica “nuova”. Il brano fa parte di un album uscito qualche mese fa (Non è un disco per giovani) e che oggi viene riproposto con un video esaustivo riguardo il Wasichu-pensiero.

 

               Vedi il video di Rappers

 

Un ritornello che con poche parole, reiterate, ricorda un concetto semplice e cioè che nel mondo rapper e dintorni, sono bravissimi a predicare bene ma a razzolare male, gente dotata senza dubbio di una parlantina iperbolica, ma (quasi sempre) incapace di suonare.

Nel susseguirsi delle strofe, invece, Wasichu (nome d’arte dell’artista varesino di cui si vuole mantenere per ora l’anonimato) sciorina i nomi degli artisti che ama, quelli di cui si è nutrito da sempre, da Fossati a Bennato, da Vecchioni all’immancabile Faber, passando per Finardi e la PFM, fino a De Gregori e ad un auspicato ritorno di Guccini sulle scene, andando a chiudere ricordando la potenza evocativa dello splendido brano di Pierangelo Bertoli A muso duro. Una rivendicazione accorata e sincera di un passato musicale che passato non è, anzi, ci sono artisti e canzoni ancora capaci di incidere nella pelle e nell’anima delle persone.

E se gli chiedi di spiegare meglio il senso di Rappers, Wasichu rincara la dose: “Il brano è la naturale conseguenza dei cambiamenti climatici di questi ultimi anni, che hanno creato le condizioni favorevoli alla proliferazione esponenziale della popolazione dei giovani rappers. L’esplosione demografica ormai fuori controllo... Sciami di rappers hanno invaso granai, strade, radio, tv, social... Minuscole micro-particelle di materiale rap sono state rinvenute anche nei ghiacci dell'Antartide. Impatto devastante! Io aspetto con trepidazione un asteroide e una nuova glaciazione. Nel frattempo...rivoglio Guccini!



 

Niente di cui stupirsi, al “ragazzo” non manca certo l’ironia se ha deciso che il titolo del suo primo album (come dicevamo uscito a dicembre 2020 per La Stanza Nascosta Records) doveva essere Non è un disco per giovani.

Ed ora Rappers, il suo primo videoclip (girato volutamente in “casa”, facendo quello che gli riesce meglio, imbracciare una chitarra), su di un brano ben arrangiato da Salvatore Papotto e distribuito da La Stanza Nascosta Records su tutte le piattaforme multimediali attraverso The Orchard.

Riuscita anche la scelta di utilizzare i primi piani degli artisti citati nel brano per coprirsi il volto mentre canta. Insomma, un artista che ha ancora molto da farci scoprire. E non solo il nome.

 

Ascolta l'album:
https://open.spotify.com/album/7vG96eqavtXAITLwBw9MQo?si=IG4MHs_nRfapt6g-qm0fWA&utm_source=copy-link

 

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