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Un tipo atipico #tributoivancattaneo

C’era una volta – e c’è ancora e sempre ci sarà – un artista, o meglio un “manipolatore di energie creative” di nome Ivan Cattaneo. In bilico tra musica, pittura, teatro e altro ancora, il ragazzo di Bergamo ha iniziato molto presto a percorrere la strada dell’arte: dalle selezioni per Lo Zecchino d’Oro a 12 anni alla partecipazione al Festival degli Sconosciuti di Ariccia a 15 anni, fino alle prime esperienze in gruppi locali di blues. Terminato il liceo artistico, nel 1972 parte alla volta di Londra dove entra in contatto con una serie di personaggi che influenzano non poco il suo universo espressivo. Tornato in Italia per il servizio militare, da cui viene esonerato per la sua “stravaganza”, inizia a suonare a più non posso in contesti underground. Ed è proprio durante uno di questi concerti che avviene la svolta: il produttore discografico Nanni Ricordi lo nota e gli propone di entrare a far parte della neonata scuderia “Ultima Spiaggia”.

1975: ha inizio la storia discografica di Ivan Cattaneo con la pubblicazione dell’LP UOEAI. Una storia sicuramente unica, non lineare, arzigogolata, fatta di alti e bassi, di periodi top e altri down, ma una storia che merita di essere portata alla luce e valorizzata, soprattutto quella appartenente al periodo 1975-1985, fissata in alcuni epici microsolchi come Primo secondo frutta (Ivan compreso), SuperIvan, Urlo (cover nella foto a destra) e Ivan il terribile, i primi tre fregiati dalla collaborazione rispettivamente di Roberto Colombo, PFM e Tony Mimms. Una storia che altro non è che l’epifania autentica di un “genio incompreso”, troppe volte stigmatizzato, sbeffeggiato, sottovalutato o associato unicamente ai remake (seppure strabilianti) delle canzonette anni Sessanta.

Ivan Cattaneo incarna l’ideale di artista totale che fa della vita arte e dell’arte vita, non inchiodato o fissato in nessuna logica, libero di esprimere se stesso mediante i linguaggi che gli sono congeniali (TATTOUDITOVISTAOLFATTOGUSTO = T.U.V.O.G. Art = Arte Totale dei Cinque Sensi). Cattaneo è un “dadaista” della canzone, un dissacratore che ne fa quel che vuole attraverso un gioco di rivoltamenti, rovesciamenti, spezzettamenti, incastri, dove viaggiano parole in libertà, versi onomatopeici, allusioni sessuali, ironia, sarcasmo e tutto ciò che può colpire l’attenzione di chi ascolta/guarda. Una marionetta strampalata, un po’ androgina, un po’ disumanizzata, appesa ai fili della propria autoconsapevolezza artistica, capace di toccare mondi diversi: dal punk all’elettronica, dal pop dal rock, dalla disco alla new wave, fino alla canzone sperimentale e demenziale.

Per celebrare la storia di Ivan Cattaneo, giunta al quarantennale, è stato realizzato un sostanzioso doppio disco-tributo dal titolo più che azzeccato Un tipo atipico. Il progetto, curato da Salvatore De Falco, attento conoscitore dell’arte di Cattaneo, raccoglie le riletture di un bel collettivo di artisti appartenenti alla scena indie italiana, alcuni già noti (Garbo, Susanna Parigi, Banda Osiris, Gianni Leone del Balletto di Bronzo, Naif Herim, Giovanni Block, H.E.R., Andrea Zuppini), altri meno (Pennelli di Veermer, nella foto qui a fianco, Roby Rossini, Hueco, Alberto Stylòo, Montefiori Cocktail, Roulette Cinese, Claudio Milano, Allerija) ma comunque tutti all’altezza della presenza in compilation. L’ascolto, che si apre con un divertissement dello stesso Cattaneo (C’era una volta), non fa che confermare il valore, l’internazionalità e l’attualità della sua produzione cantautorale. Per inciso, se si pensa che un brano come Polisex è stato cantato nel 1980 (36 anni fa!) quando il nostro aveva 27 anni e allo stesso tempo si pensa all’attuale panorama musicale popolato da pseudo cantautoruncoli da tubo catodico, si constata quanto Cattaneo fosse avanti (e lo è ancora) e quanto le attuali proposte siano tristemente dietro e involute.

Tutte le 29 tracce sono una bella botta di energia; ogni artista reinterpreta alla propria maniera le canzoni, in certi casi gli esperimenti sonori, del tributato. Alcuni remake spiccano in particolare: Scarabocchio di Garbo, Formica d’estate di Naif Herin, L’altra faccia della luna di Susanna Parigi, Odio & amore di H.E.R., Senorita torero di Diana Tejera, della serie “la classe non è acqua”. Molto riuscite anche Maria/Batman dei Pennelli di Vermeer (una delle migliori), Uffa! della Banda Osiris e Tabù del duo Montefiori Cocktail, quest’ultimo nuovo singolo estratto dall’antologia. Ottimo progetto a cinque stelle che rende onore a uno dei più originali e geniali artisti italiani portandone a galla la sua incredibile e purtroppo misconosciuta produzione cantautorale.

P.S. Per chi avesse tempo e voglia: dopo aver ascoltato le cover, è vivamente consigliato l’ascolto delle versioni originali.

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Salvatore De Falco
  • Anno: 2015
  • Etichetta: Soter

Elenco delle tracce

CD1
01. Ivan Cattaneo – C’era una volta
02. Garbo – Scarabocchio
03. Naif Herim – Formica d’estate
04. Roulette Cinese – Clinica Paradiso
05. Dario Faini – Giochi d’insetti
06. Montefiori Cocktail – Tabù
07. Giovanni Block – Ninna nanna (per il caro/armato)
08. Pennelli di Vermeer – Maria/Batman
09. Diana Tejera – Senorita torero
10. Ottodix – Neonda
11. Hueco – Bimbo assassino
12. Susanna Parigi – L’altra faccia della luna
13. Vidra + Masi – Sesso selvaggio
14. Stefano Pais – Il vostro ombelico
15. Andrea Zuppini – Spezzi e spazi

CD2
01. Banda Osiris – Uffa!
02. H.E.R. – Odio & amore
03. Egokid – L’amore è una s/cossa meravigliosa!
04. Roby Rossini – Pupa
05. Luca Urbani + Alberto Stylòo – Boys & boys
06. Ensonika – Dancin’ Number
07. Alessandro Orlando Graziano – Pomodori da Marte
08. Allerja – Toro! Torero!
09. Gianni Leone – Polisex
10. Gerardo Konte & The Nine Tears – Oltre la fiaba
11. Steetycats – Agitare prima dell’uso
12. Porfirio Rubirosa – Paradiso Noia
13. Helenavelena – Darling
14. Elektroshock – Blood Sacrifice
15. Claudio Milano – Vergini & Serpenti

 

 

Brani migliori

  1. Maria/Batman
  2. Odio & amore
  3. Pupa