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Carlo Ozzella

Storie della fine di un'estate

Carlo Ozzella, classe 1981, “sulla strada” dal 1997, anno in cui inizia a suonare in diverse band e a “macinare” live nei locali di Milano e dintorni. Nel 1999 autoproduce il suo primo cd Demo 12/98 accompagnato solo da chitarra e armonica; nello stesso anno entra a far parte della cover band Barbablues mentre nel 2005 inizia il percorso parallelo all’interno della tribute band dedicata a Bruce Springsteen, la 57th Street Band, con cui si esibisce in numerosi locali del nord Italia e festival. Nel 2011 registra con i Barbablues l’ep Dove comincia la notte composto da sei brani a sua firma, mentre nel 2013 esce il suo disco d’esordio Il lato sbagliato della strada che tante soddisfazioni gli ha regalato per i riscontri positivi del pubblico. Eccoci arrivati al 2016 e al nuovo progetto musicale a voler rimarcare il solco tracciato nel rock d’autore: Storie della fine di un'estate, undici brani inediti (più una cover) tutti in italiano che rappresentano il punto di arrivo di un percorso di maturazione e crescita artistica.

Davvero interessante il percorso folk-rock intrapreso dal nostro con l’inserimento in questo album di violino, mandolino ed altri strumenti tipici del genere che vanno così a valorizzare i testi che sanno toccare anche tematiche introspettive.  L’album si apre subito all’insegna del ritmo e della gioia, senza però perdere di vista la profondità del testo, con Santi, perdenti ed eroi per passare subito dopo a Niente da perdere con un testo che prende in considerazione il non farsi mai imporre le scelte dagli altri: […] Per tutta la vita costretto a fingere, ingenuo e complice / illuso di agire senza poi scegliere, senza decidere / un nuovo orizzonte ancora per rinascere, libero e semplice / lasciandomi dietro i trucchi e le mie maschere e niente da perdere […]. Si accennava poco sopra al folk ed eccolo ritrovato nelle due successive ballate che sono due evidenti omaggi a due persone importanti: Alla fine del giorno e Ti bacio per tutta la vita, quest’ultima, accompagnata dal suono del violino e del mandolino ad impreziosire quello che già dal verso […] Cos’altro puoi dare ad un uomo che parte se non un motivo per fare ritorno? […] si capisce essere un testo “prezioso”.

Segue un’altra ballad, La strada che conduce a te, con il testo che si pone a metà strada tra la malinconia e i ricordi di una persona oramai lontana. Dopo i momenti intimi è l’ora di tornare al ritmo, alla spensieratezza racchiusa nei viaggi e ai sogni da rincorrere a tutti i costi (Forti e liberi). Si ritorna al suono del violino e della chitarra acustica a trascinare allegramente il brano In una notte come questa che oltre a dare il titolo al disco è anche, a parere di chi scrive, uno dei brani più belli del cd. Un altro bel brano è Un vuoto da riempire con l’accompagnamento di banjo, resofonica e la fisarmonica (di Maccabruni). A seguire la rabbia urlata a ritmo di rock di Niente e così sia che ci accompagna all’unica cover dell’album Quando il cielo è fragile, rivisitazione di Tears are falling down scritto da Lorenzo Semprini per Dirty roads, primo album dei Miami & The Groovers egregiamente tradotto da Daniele Tenca. Segue Fino all’ultimo respiro con l’ottimo assolo di sax di Claudio Lauria (suo sodale nei Barbablues) che riporta alla memoria il mai assopito amore di Ozzella per la musica di Bruce Springsteen. A chiudere il cd ci pensa Viola.

Una svolta importante e possiamo dire decisamente ben riuscita quella di Carlo Ozzella che con questo suo ultimo lavoro ha dimostrato con gioia e impegno le sue doti di songwriting. Il consiglio è di vederlo nella dimensione live che rappresenta un’ulteriore dimostrazione di maturità artistica.

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Carlo Ozzella e Paolo Quaglino
  • Anno: 2016
  • Durata: 50:09
  • Etichetta: Avakian Productions

Elenco delle tracce

01. Santi, perdenti ed eroi
02. Niente da perdere
03. Alla fine del giorno
04. Ti bacio per tutta la vita
05. La strada che conduce a te
06. Forti e liberi
07. In una notte come questa
08. Un vuoto da riempire
09. Niente e così sia
10. Quando il cielo è fragile
11. Fino all’ultimo respiro
12. Viola

Brani migliori

  1. In una notte come questa
  2. Un vuoto da riempire
  3. Fino all’ultimo respiro

Musicisti

Carlo Ozzella: voce, chitarra acustica, cori - Claudio Lauria: sax - Davide Malanchin: batteria, percussioni - Martino Pellegrini: Violino - Paolo Quaglino: chitarra elettrica, resofonica, chitarra acustica 12 corde - Riccardo Maccabruni: organo Hammond, fisarmonica - Roberto Cito: basso - Stefano Gilardoni: pianoforte, mandolino - Alex D’Errico: chitarra elettrica ritmica - Larsen Premoli: organo Hammond