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Marco Ongaro

Solitari

La primavera è ormai arrivata ed ha sbocciato uno degli album più attesi del nostro cantautorato: il nuovo album di Marco Ongaro. Il titolo scelto dall’artista veronese è Solitari, un titolo che come poi vedremo ha una sua logica. Ongaro è un artista che ingloba tante variabilità progettuali, molte concretizzate altre rimaste (per ora) nel cassetto, e nella sua lunga carriera ha toccato svariate forme d’arte, scrivendo libri, producendo spettacoli, scrivendo per sé e per gli altri sia in ambito musicale che teatrale, altra sua grande passione). Il tutto, con una classe autoriale che gli ha sempre permesso di ricevere dall’ambiente culturale italiano stima, rispetto e prestigio, vincendo (tra l’altro) la Targa Tenco per la migliore opera prima (“Al”) nel 1987 ed il Premio Lunezia per la Canzone d’Autore con “Canzoni per adulti” nel 2011.

Il nuovo album, Solitari, vede la collaborazione con la prog-band Logos e a differenza di quello che ci aveva abituato spesso a trovare nei suoi lavori - e cioè un’uniformità di temi all’interno delle tracce (quasi fossero, anzi alcuni lo erano proprio, dei concept album) - stavolta Ongaro sceglie la strada dell’individualità per ogni brano. Il risultato, voluto, è quello di dare ad ogni episodio una singola identità, creando piccole alchimie che vivono di luce propria, riconoscibili per unicità corporativa.

 

Così, A ritroso, va riletta la vita, con soste necessarie per ricominciare a ripercorrerla e per capirne un po’ di più in un imprescindibile replay, mentre la fervida Solitari (a Gandalf Boschini) veleggia con grinta da combact-rock e passione a tutto tondo (brano utilizzato come singolo di lancio dell’album, clicca qui per il video). Anche in questo disco, Marco non disdegna la traduzione e sceglie di tributare Serge Gainsbourg con La canzone di Prèvert, a trent’anni dalla sua scomparsa ma, sia chiaro, non trattasi di cover ma di traduzione filologicamente curata (e non va considerata in nessun altro modo). Invece, La paga è un epinicio alla dignità artistica tramite la dovuta remunerazione: forza e stimolo creativo messo in luce con decisionismo rock-prog e qui il tappeto delle tastiere dei Logos è una cimasa cangiante dal sapore vintage.

 

Essendo il verso una comunicazione frammentaria ed incompiuta, il confine tra inizio e fine di un’idea, di uno scritto, è il leit-motiv di Ricominciando, cinta tra seriosità e maestosità esecutiva, mentre nella seguente Metaforicabionda ama (come spesso fa) saltellare nell’ironia, bacchettare con garbo la fiera dell’egocentrismo, di un…via col vanto. Con Homburg (di Keith Reid e Gary Brooker) il Nostro tiene fede al suo dogma che tradurre è un po’ tradire, inteso come bisogno per rendere al meglio il senso ultimo di uno scritto straniero che mira, dopotutto, ad anelare una fedeltà interpretativa al di sopra di ogni sospetto. Ad incorniciare il tutto, luccica la doratura ballad di Rimasta qui, in un eloquio d’amarcord sentimentale, tra pizzichi di mood e chitarre lacrimanti. In definitiva, Solitari snoda un reticolato di visioni, incursioni descrittive tra antico e moderno, tra capricci di cuore e trattati ellenici d’avanguardia in una ri(e)sultanza d’intenti ben definiti, sempre con l’inconfondibile griffe dell’eleganza intellettiva e la concretezza di un autore prezioso per la musica italiana.


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In dettaglio

  • Produzione artistica: Gandalf Boschini
  • Anno: 2022
  • Durata: 33:46
  • Etichetta: Vrec Music Label

Elenco delle tracce

01. A ritroso
02. L’atteso
03. Solitari (a Gandalf Boschini)
04. La canzone di Prévert
05. Una signora per bene ad Atene
06. La paga
07. Ricominciando
08. Metaforicabionda
09. Homburg
10. Parcheggiare a Delfi
11. Rimasta qui
12. A ritroso (ripresa)

Brani migliori

  1. Rimasta qui
  2. A ritroso
  3. La paga

Musicisti

Marco Ongaro: voce - Luca Zerman: tastiere; - Fabio Gaspari: chitarra - Alessandro Perbellini: batteria - Barbara Lorenzato: cori - Erik Boschini: pianoforte - Marisa Pasquali: violino - Adam Clarke: gaida - David Cremoni: chitarre elettriche - Giacomo Cazzaro: sax - Luca Sanmartin: tastiere, piano, basso, programmazioni e sound engineering