E' già la terza volta che Massimo Chiacchio, una vita passata a fare un altro mestiere ma una passione per la musica mai sopita, si cimenta in un nuovo album. Prima è stato poco più di un gioco, poi questo signore fiorentino dai capelli sale e pepe ha deciso di fare sul serio e di farsi accompagnare sin dal suo secondo lavoro da musicisti professionisti.
Sorrideremmo se dicessimo che Sasso è il lavoro della maturità, visto che Chiacchio è già negli "anta". Ma è anche vero che questo disco è di ottima fattura, anche perché l'autore si sa districare bene tra le regole di base della canzone d'autore con qualche ottima idea. A partire da Pornostar – il cui titolo può essere fuoriviante: trattasi di una ballata con echi jazz impreziosita dal lavoro Nico Gori, uno dei più quotati clarinettisti italiani, e con Goran Kuzminac alla voce – passando per Povero angelo caratterizzata dal duetto vocale con Vania Bonacchi e ancora per la rockeggiante Lizard, la commovente Viaggio in Sicilia e concludendo con la canzone che dà il titolo all'album.
Chiacchio è dotato di una bella voce baritonale che gli permette di interpretare al meglio le canzoni da lui scritte. Citiamo tra le presenze del disco Gianfilippo Boni che ha seguito la produzione e Massimiliano Larocca, autore di un eccellente duetto in Pensa lontano. E' un peccato che i lavori di Chiacchio restino in un ambito ristretto, in mancanza di un'adeguata distribuzione.

Altri articoli di Michele Manzotti

Vertigine