ultime notizie

Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

Gianluigi Trovesi all’Opera

Profumo di violetta

Registrato nel settembre 2006, questo splendido disco riassume un progetto che vive da più di tre anni. L’idea non è inedita ma la sua esemplificazione sì: unire il forte background operistico che permea la musica italiana (tutta) con certo modus operandi proprio del jazz (l’improvvisazione, ma non solo) veramente dal di dentro. Ne è artefice, accanto a quella Filarmonica Mousiké che chiamare banda è quanto meno riduttivo e a un paio di “fedelissimi”, quel Gianluigi Trovesi che, fra i jazzmen di casa nostra (termine anche qui restrittivo) è colui che più cospicuamente ama tenere il piede in più scarpe, stilisticamente parlando. Il lessico sinfonico-operistico gli appartiene quanto quello, appunto, bandistico, senza disdegnare la balera, praticata assieme a tutti gli altri in gioventù. E Trovesi è stato così avveduto da non rinnegare nessuna di queste esperienze, facendone anzi tesoro. Proprio questo album ne è forse il frutto più diretto.

Vi trovano posto infatti arie d’opera (Monteverdi e Pergolesi, Verdi e Rossini, Puccini e Mascagni) rilette, rielaborate o usate come semplice spunto per pagine autenticamente nuove. Le penne, qui, al di là di Trovesi, sono anche altre, in primis quella di Marco Remondini, che oltre a firmare una chicca come Violetta e le altre, è protagonista di interventi sempre inventivi, specie in “Largo al factotum”, in cui icone dal Barbiere di Siviglia subiscono un trattamento (per violoncello distorto) che rimanda ad analoga operazione di Mike Westbrook (“Rossini”, 1987), ma ancor più a quanto Hendrix fece a Woodstock con l’inno americano. Geniale e gustosissimo.

Fra le innumerevoli altre cose che ci sarebbero da dire di questa ora abbondante di musica senza sosta né cali di tensione, divisa in sei sezioni più un prologo e un epilogo (peraltro ampio: quasi nove minuti, dove il resto va da 0’32” a 5’03”), va almeno sottolineato il perfetto equilibrio, sapiente quanto arguto, tra i vari idiomi in campo, l’interazione priva di frizioni di sorta fra scrittura e improvvisazione, ambiti in cui la creatività di Trovesi, pur molto sorvegliata, trova modo di espandere tutto il suo peso. Un disco, lo si sarà capito, da non lasciarsi assolutamente scappare.

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Produzione artistica: Manfred Eicher
  • Anno: 2008
  • Durata: 61:26
  • Etichetta: ECM/Ducale

Elenco delle tracce

    IL PROLOGO
01. Alba
    IL MITO
02. Toccata
03. Musa
04. Euridice
05. Ninfe avernali
06. Ritornello
07. Frammenti orfici
    IL BALLO
08. Intrecciar Ciaccone
   IL GIOCO DELLE SEDUZIONI
09. “Pur ti miro”
10. “Stizzoso, mio stizzoso”
11. Vespone
    L’INNAMORAMENTO
12. Profumo di Violetta part I
13. “Ah, fors’è lui che l’anima”
14. Profumo di Violetta part II
15. Violetta e le altre
    IL SALTELLAR GIOIOSO
16. “È Piquillo, un bel gagliardo”
17. Salterellando
18. Antico saltarello
19. Salterello amoroso
20. “Largo al factotum”
    LA GELOSIA
21. Aspettando compar Alfio
22. “Il cavallo scalpita”
    L’EPILOGO
23. Così, Tosca

Brani migliori

  1. Il mito
  2. “Largo al factotum”
  3. Così, Tosca

Musicisti

Gianluigi Trovesi: clarinetti, sax alto
Marco Remondini
: violoncello, elettronica
Stefano Bertoli
: batteria, percussioni
Filarmonica Mousiké
diretta da Savino Acquaviva