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Irene Ghiotto

Pop simpatico con venature tragiche

Un disco fresco e gustoso come un gelato in un giorno di sole primaverile è questo  Pop simpatico con venature tragiche di Irene Ghiotto, e non a caso il suggerimento ci viene dalla bella copertina a colori sgargianti di sapore pop (nel senso della Pop Art di Andy Warhol ), al cui interno campeggia una bella scultura di Silvia Naddeo a forma di ghiacciolo accanto ad uno splendido ritratto fotografico della cantautrice dai capelli tinti in parte di verde e con un vestito d'ispirazione decisamente warholiana (e sappiamo quanto anche i dettagli siano importanti per fare un buon lavoro a 360 gradi!).

Scritto, arrangiato e completamente suonato dalla stessa Irene Ghiotto con la partecipazione, in cinque brani, della violoncellista Valentina Cacco esce nel gennaio 2016 ed è il primo album della trentenne cantautrice veneta, nata e cresciuta in provincia di Vicenza. Dopo la partecipazione a Sanremo Giovani nel 2013, Irene si fa notare e conoscere attraverso la partecipazione a vari concorsi fino alla vittoria al Premio Bianca D’Aponte nello scorso mese di ottobre, dove riceve la targa per la Migliore Composizione Musicale e il Premio Musica e Dintorni con  La filastrocca della sera, un bel brano che gioca con modi di dire rivisti e un'interpretazione delicata e intensa, contenuto nell'album. Il disco è un insieme di 10 canzoni piuttosto diverse tra loro, in cui si alternano brani dall' apparente leggerezza (nel senso buono del termine, che rappresentano il “pop simpatico” appunto) ad altri  più introspettivi e profondi (quelle sottili “venature tragiche” che poi, più che tragiche, appaiono appena appena un po' tristi).

La voce di Irene Ghiotto è colorita e ricca di sfumature delicate; la sua ampia estensione le permette di giocare in modo piuttosto libero creando divertenti vocalizzi, leggeri come piume che svolazzano tra un verso e l'altro. Il modo di cantare è accurato, a volte sussurrato, mai urlato. Non è un disco improvvisato, né banale, lo si comprende fin dal primo ascolto, mentre in quelli successivi si scoprono via via sottigliezze e dettagli nei suoni che arricchiscono e rafforzano ogni brano. L'autrice si dimostra quindi già matura anche nell'arrangiamento di questo lavoro. Vi sono brani di profonda introspezione e realistica disillusione (La strada sbagliata, Canzone inutile, La sposa), altri più giocosi e simpatici (La mosca, Cinque anni) e delicate canzoni d'amore (Gioco di parole, Lieto fine, Il nostro orizzonte). E' un disco molto “al femminile” che però, nel modo di scrivere e soprattutto nei testi, richiama alla sensibilità straordinaria di un cantautore come Niccolò Fabi di cui si sente inequivocabilmente l'influenza (non sappiamo se consapevole e voluta o meno). “E perdermi nel mondo, in tutto ciò che ho attorno / in tutto ciò che è tondo e che non mi fa rallentare” (La strada sbagliata) oppure “ Mi dici che una goccia è un centimetro di mare /ma è solo la mia anima che cade” (La filastrocca della sera) rivelano vicinanza di scrittura (ma anche di interpretazione) a quella del cantautore romano, in particolare ad alcuni brani del suo album Ecco. E questa è, a nostro avviso, una ulteriore conferma del fatto che Irene Ghiotto abbia intrapreso un buon percorso di qualità. Di questo suo primo lavoro l'autrice dice che è “un disco intimo, profondo, meditato, soggettivo. Ma anche dinamico, esplicito, colorato” e noi dell'Isola, dopo averlo ascoltato e gustato con piacere, confermiamo che si tratta di un album decisamente più simpatico che tragico.

Concludendo e parafrasando Irene, possiamo dire senza dubbio che è un disco che piace a noi che amiamo l'arte e non la mettiamo mai da parte. E quindi...“a buon intenditor poche parole.” 

Foto di Leonardo Basana

 

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Autoprodotto
  • Anno: 2016
  • Durata: 35:00
  • Etichetta: Marvis Label

Elenco delle tracce

01. Una mosca
02. La strada sbagliata
03. La filastrocca della sera
04. Ciglia
05. Cinque anni
06. Canzone inutile
07. Gioco di parole
08. Lieto fine
09. La sposa
10. Il nostro orizzonte

Brani migliori

  1. La strada sbagliata
  2. Cinque anni
  3. La sposa

Musicisti

Irene Ghiotto: polistrumentista  -  Valentina Cacco: violoncellista