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Casablanca

Pace, violenza o costume

I Casablanca sono tornati con un nuovo album, il secondo, e sembra quasi come se il tempo non passi mai per Max Zanotti (già frontman dei compianti Deasonika), sempre in perfetta forma e capace di portarti dentro ogni pezzo con la sua voce che riesce ad essere graffiante, ad essere rock senza per forza urlare. Entrati nella scuderia VREC (10 anni di attività per l’etichetta veronese) i Casablanca impongono uno stile ed un sound granitico ma allo stesso tempo emozionale, dove ogni brano trasuda un carisma ed un’attenzione ai particolari che difficilmente si riscontrano nella musica più usa e getta di questi tempi.

Pace, violenza o costume è un’ottima seconda prova per la band (l’esordio fu nel 2015 con l’album che portava il titolo omonimo del gruppo), un esame che si presentava periglioso ma che ora, specie nei live, avrà di certo l’occasione per affermarsi come una solida realtà del circuito rock alternativo proveniente dagli anni Novanta. Il disco è prevalentemente duro e suonato alla ‘vecchia’ maniera, senza fronzoli, senza elettronica (a parte l’esperimento riuscito di Minuetto con il feat. appena accennato di Ketty Passa) ma con alcune ballad ben scritte, tra cui spiccano Niente rose e Ti scriverò da qui. La filosofia è quella di dar sfogo ai propri pensieri ed alle proprie emozioni senza filtri, togliendosi le Maschere e rimarginando Punti di sutura e Tagli in bocca (alcuni dei brani più incisivi del disco). ‘Pace, violenza o costume’ si allinea perfettamente alla tradizione delle “alternative rock band” nostrane (dagli Afterhours ai Marlene Kuntz per citare quelle ancora in attività) che cercano in tutti modi di creare proseliti in un mare di ascoltatori perlopiù distratti se non disinteressati a certe atmosfere che tanto hanno marcato gli anni Novanta e Duemila. Suoni, testi ed energia che veniva trasmessa a suon di sudore e chitarre che cercavano i suoni nuovi di Seattle, trovando però un percorso personale che ha inciso e fatto scuola. Non tutto è perduto certo, qui si sta facendo un discorso generale, ma forse la funzione sociale della “musica” che tanto ha forgiato intere generazioni, deve trovare nuovi codici di accesso capaci di creare empatia con questo nuovo tipo di pubblico.

Non sappiano se ‘Pace, violenza o costume’ sarà capace di essere pietra miliare in questo senso, ma di certo è un disco riuscito, laddove con questo termine riassumiamo la voglia di Zanotti & c. di essere vintage quel tanto che basta per portare a sé un pubblico rockettaro ma raffinato nei gusti. Se vi capita di vedere la locandina di qualche live cogliete l’occasione per farvi tornare un po’ di adrenalina sulla schiena. Se invece passate dal Pistoia Blues, li trovate in cartellone ad aprire il concerto di Mark Lanegan (ex leader dei Screaming Trees). La data è quella del 15 luglio.



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In dettaglio

  • Produzione artistica: Casablanca
  • Anno: 2018
  • Etichetta: Vrec / Audioglobe

Elenco delle tracce

01. Maschere
02. Ti sto cercando
03. Ti scriverò da qui
04. Minuetto (feat. Ketty Passa)
05. Niente Rose
06. Un punto di sutura
07. Lei
08. Una ragione di più
09. Un taglio in bocca
10. Casablanca

Brani migliori

  1. Maschere
  2. Niente rose
  3. Un taglio in bocca