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Eduardo De Felice

Ordine e Disordine

Dopo due anni da E’ così, suo esordio musicale, Eduardo De Felice ritorna con un nuovo disco, Ordine e disordine, ancora una volta sotto la guida di Claudio “Gnut” Domestico per l’etichetta Apogeo Records. L’album si apre con il caldo suono di una tromba, quasi a voler significare fin da subito quali saranno gli impasti sonori del progetto che, distaccato da logiche commerciali o da fini di musica liquida, sposa appieno la filosofia di una produzione di stampo cantautorale, pur con qualche contaminazione pop. Pertanto, non stupisce se di traccia in traccia ci si ritrova a canticchiare più di un passaggio, più di una melodia appena ascoltata, forti di una scrittura che è saggio equilibrio tra semplicità e ricercatezza. Ciò che certamente colpisce è la qualità dell’arrangiamento, dagli orchestrali a quelli più essenziali, insieme alla sensazione all’ascolto, con ogni elemento a sposarsi semplicemente l’un l’altro, il tutto con una resa impregnata di veridicità, che ti fa quasi sentire il legno del piano o l’ottone del fiato, cosa che solo la musica pensata ed eseguita acusticamente è in grado di fare. Una sensazione di qualcosa di vivo e vero che è possibile ritrovare anche nella malinconica scrittura dei testi, che dondola tra immagini di vita quotidiana e il calore di scorci paesaggistici.

Un cullare che viaggia di traccia in traccia anche là dove il più ritmato pulsare della musica suggerirebbe altro, con una scrittura diretta, priva di fronzoli e sovrastrutture, che sa cogliere l’essenza del messaggio che vuole mandare. Tra i tanti elementi di una scrittura e composizione di certo personale, non mancano i rimandi al cantautorato romano, che sembra essere piuttosto evidente in buona parte del progetto, o anche ad altri mondi, dalla scena genovese di De Andrè in Percezioni, soprattutto nell’arrangiamento, a Battisti in La tua vanità che, voluti o meno, inseriscono in qualche modo questo album in un solco ben preciso, facendo sentire chi ascolta un po' a casa.

Tra i brani più rappresentativi spicca senza dubbio la title track Ordine e Disordine, singolo apripista dell’album, che racconta di come spesso si voglia cercare di trasformare l’altro, adattandolo al proprio ideale, senza lasciarlo essere sé, in una continua lotta tra resistere ed insistere. In conclusione Ordine e Disordine è volutamente un album d’altri tempi nella sua essenza, che spazia tra generi diversi, mentre sa tratteggiare momenti di riflessione, gioia e malinconia, con la musica, la sua fruizione, il suonare e cantare stesso, come unico obiettivo.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Gnut
  • Anno: 2020
  • Durata: 38:00
  • Etichetta: Apogeo Records

Elenco delle tracce

01. Il  dubbio e la certezza

02. Foschia

03. L’amore cos’è

04. Viaggia ragazzina

05. Nostalgia

06. Qualcosa di più

07. La tua vanità

08. In fondo al buio

09. Ordine e disordine

10. Percezioni

Brani migliori

  1. Ordine e disordine
  2. Percezioni
  3. L'amore cos’è