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Io?Drama

Nient’altro che madrigali

Gli Io?Drama hanno fatto una scelta coraggiosa nel lanciarsi nel cinico mondo del mercato discografico. Soprattutto perché non tutti la potranno capire e apprezzare. Il “nient’altro” del titolo, dopo tutto, suona come un avvertimento: “ehi, voi che vi accingete ad ascoltare queste tracce, non crediate che siano state pensate, scritte e cantate per far piacere a voi. Sono la nostra creatura e a noi va bene così.” E queste brevi composizioni poetiche di carattere profano, composte per essere musicate (come trascorsi da liceo insegnano) hanno nel profondo la volontà di scagliare la pietra, anche se a volte ci riescono e altre volte meno. La musica che li accompagna denota il tentativo di uscir fuori dalle standardizzazioni di genere, anche usando strumenti inusuali come il violino; in alcuni punti si possono scorgere persino influenze balcaniche miste a quelle sonorità tanto care ai Muse, con chitarre che si fanno apprezzare per la loro incisività, così come il basso e la batteria presenti in maniera più che evidente.
Quella buona dose di coraggio di cui sopra, che altrimenti, fin qui, non sarebbe stata necessaria, serve per l’uso che il leader della band fa della sua voce. Secondo la mia percezione personale, arriva così particolarmente fastidiosa che distoglie l'attenzione dal testo. Sembra quasi sforzarsi nell’arrivare a tonalità che non sono nelle sue corde, e il suo timbro caratteristico spesso e volentieri crea irritazione. Probabilmente in Vanità il vero Fabrizio cerca di venire fuori, ma parte così bassa e sembra non poterselo permettere, e questo crea sbalzi di tono che stridono. C'è da dire però che i ritornelli, che si mantengono quasi tutti su un livello tollerabile, hanno delle melodie che restano in testa. Detto questo, alcuni singoli testi, se letti, hanno il loro valore.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Dedo Lorenzi
  • Anno: 2007
  • Durata: 49:16
  • Etichetta: Tube Records

Elenco delle tracce

01. China sulla fine del mondo
02. L'inquietudine di babi
03. Vanità
04. Morgana dorme
05. Acquaragia
06. Dubbi ipnotici
07. Pelle liscia
08. Il testamento di un pagliaccio
09. Ebbrezza
10. Commedia noir
11. Nerabile

Brani migliori

  1. Vanità

Musicisti

Fabrizio Pollio: voce
Fabrizio Verzellino
: chitarra
Vito Gatto
: violino
Guido Casella
: basso
Mamo
: batteria