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Levia Gravia

Nel tempo che avanza

Come senti che arriva settembre, svegliami.” Ed ecco Settembre, il vero primo mese dell’anno,  irrompere nella sua pienezza, coi suoi inizi e riavvii. Un settembre che ci trova ancora assopiti, dopo “l’estate di sempre, povera.” Ricca però di musica. Buona musica. Come quella che ci propongono i Levia Gravia, gruppo salernitano che nasce nel 2001 e dopo il primo album Il contributo pubblicato nel 2008 approda al secondo lavoro sul finire del 2015. Finalisti al Premio De André nel 2015, quest’anno fanno parte della rosa dei nomi candidati al Premio Botteghe d’Autore con il brano La prossima luna, omaggio a Lucio Dalla. E chissà che, se un incidente per fortuna senza gravi conseguenze non gli avesse impedito di partecipare alla serata finale, magari avrebbero portato a casa una targa.

Nel tempo che avanza rispecchia ciò che è contenuto nel nome che li battezza come artisti. Levia Gravia significa letteralmente “cose leggere e cose pesanti” e prende spunto dal titolo di una raccolta di poesie di Carducci, che lui stesso considera “fantasie di gioventù, e dolori ed esperimenti della vita: cose leggere per sentimento e per stile, mescolate ad altre gravi per le stesse ragioni”.

Questo è Nel tempo che avanza, inteso come tempo che procede, che va avanti e che rimane, che resta residuo. Dieci brani che sollevano riflessioni sulla vita e ciò che accade, da prendere a volte con leggiadria: “le note scivolano via leggere e cerco due canzoni meno serie, un po’ di compagnia…” (La mia terapia). Una terapia forse per i rimpianti coi quali ci si deve purtroppo prima o poi scontrare, quando ci si ferma ad osservare che “lucido io sono e lucido son stato e forse è proprio questo che ho sbagliato. Ho perso quel che avevo e adesso non c’ho più.” (Buco nell’acqua). Un salto tra passato, presente e futuro. Un futuro pieno di dubbi, certo: “Con ali, aquiloni, preghiere e opinioni, misurerò se sono fatto per volare o era meglio restare dove sto, si vedrà, si vedrà…”(Prova di volo). Ma che si affronta, passo dopo passo, e poi si vede: “Stracciano il mio futuro e chi riesce ad andare avanti un piano chiaro non ce l’ha. Passo dopo passo, io non passo, un altro mese ce la faccio e resto qua.” (A casa di Adele)

Parole e pensieri sottolineati da arrangiamenti arricchiti con delicate venature jazz grazie ai musicisti che hanno collaborato e partecipato al progetto e impreziositi da un packaging davvero originale a cura di Alfonso De Chiara, voce e chitarra nel disco, che lavora anche come grafico presso Blocstudio. La cover, in latta, raffigura tanti omini che si muovono tra gli ingranaggi e la forma circolare ricorda i vecchi orologi da taschino. Tra i tanti omini disegnati uno si tiene la testa tra le mani, un altro si sta puntando la pistola alla tempia, un altro legge e un altro fa la pipì.

Insomma, Levia e Gravia, per l’appunto, in un tempo che avanza, pieno di domande. Aspettando la prossima luna. E “la risposta è sotto al letto: che sarà di noi?” (La replica)


 

 

 

 

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Alfonso De Chiara, Fabio Raiola e Francesco Tedesco (Imake Records)
  • Anno: 2015
  • Etichetta: Imake Records

Elenco delle tracce

01. La prossima luna
02. La mia terapia
03. Prova di volo
04. Il gigante e il mare
05. Lo sposo ballerino
06. La replica
07. Buco nell’acqua
08. Ti porterò
09. Aspettando Settembre
10. A casa di Adele

Brani migliori

  1. La prossima luna
  2. Il gigante e il mare
  3. A casa di Adele

Musicisti

Alfonso De Chiara: voce e chitarra  -  Fabio Raiola: chitarra elettrica, chitarra acustica e charango  -  Domenico Andria: basso e contrabbasso  -  Alfredo Bonagiunto: piano e rhodes  -  Giampiero Virtuoso: batteria  -  Concetta De Luisa: cori (4,10)  -  Francesco D’arcangelo: violoncello (5,8)  -  Gianfranco Campagnoli: flicorno (1,4,6)  e tromba (10)  -  Francesco Tedesco: controcanto (9)