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L'Orage

Macchina del Tempo

Macchina del tempo è la quarta prova discografica per i Valdostani L’Orage, fautori e portabandiera del cosiddetto ‘rock delle montagne’, una riuscita commistione tra folk, rock e musica d’autore. ‘Macchina del tempo’, uscito come il precedente L’Età dell’oro sotto la confortante egida della Sony, ha tutte le prerogative per essere il cd della svolta.

Non ci sono più, per problemi personali, gli storici Stefano Trieste (basso) e Ricky Murray (percussioni), sostituiti dal solo Marc Magliano al basso e per la prima volta la produzione artistica è stata affidata ad un produttore esterno. Le centinaia di concerti live, l’esibizione al concerto del primo maggio 2014 a Roma, le collaborazioni con De Gregori, culminate con la partecipazione al concerto per i 40 anni di Rimmel all’Arena di Verona, (qui nella foto di Gaetano Lo Presti il Principe mentre scherza con Alberto Visconti) hanno contribuito ad allargare lo zoccolo duro di fan, ma al contempo a far aumentare le aspettative e le responsabilità.

Proprio per questo Alberto Visconti (voce e chitarra classica), i fratelli polistrumentisti Remy e Vincent Boniface, Florian Bua (batteria) e Memo Crestani (chitarre) oltre al già citato Marc Magliano, hanno deciso di dedicare più tempo del solito, non solo alla fase compositiva, ma anche a quella dedicata alle registrazioni e alla post produzione. Per dare un valido e competente aiuto hanno chiamato alla produzione artistica Enrico “Erriquez” Greggi, leader della Bandabardò. Erriquez (qui al centro nella foto durante le registrazioni) non ha snaturato lo spirito del gruppo ma ha contribuito sapientemente a mettere in risalto le peculiarità che da sempre contraddistinguono i L’Orage, soprattutto dal vivo, ottenendo un progetto curato pur senza perdere in spontaneità. Il nuovo lavoro è composto da undici tracce, nove delle quali originali, più i loro personali arrangiamenti di Le storie di ieri di De Gregori e L’Orage di Brassens, nella quale compare come ospite alla voce lo stesso Erriquez. I testi delle canzoni originali sono stati scritti da Alberto Visconti, ma fanno eccezione la bellissima Skyline (dedicata a Walter Bonati) scritta a quattro mani e cantata a due voci con Naif, talentuosa cantautrice (nella foto) conterranea del gruppo, e la commovente Monsieur Thièbat, scritta con l’aiuto del poliedrico e competente Gaetano Lo Presti, dedicata a quello che è stato uno dei cantautori più rappresentativi e particolari della Valle D’Aosta. Le musiche sono state composte dai fratelli Boniface e dallo stesso Visconti, coadiuvati in un paio di brani da Florian Bua e Memo Crestani.

Più volte si è detto della loro potenza sonora nei live e della loro capacità di coinvolgimento con il pubblico, ma fate ‘partire’ questa ‘Macchina del tempo’ e vedrete che funziona fin da subito anche su disco. Come i precedenti lavori, ha il pregio di invogliare ad ascolti successivi, scoprendone di volta in volta caratteristiche differenti, sia per la ricchezza degli arrangiamenti e le doti tecniche di tutti i musicisti, sia per i testi, mai banali e capaci di mantenere una freschezza di linguaggio pur affrontando tematiche di spessore.
Alla fine l’amalgama riesce e l’ampio spettro di pubblico che ormai ama i L’Orage è talmente ampio che diventa sempre più difficile (e perché mai dovremmo farlo?) etichettarli o relegarli solo alla musica folk, a quella popolare o ancora alla sola canzone d’autore. I L’Orage sono figli del nostro tempo, un tempo contaminato e arricchito da sonorità che non devono risultare lontane da gusti e generi personali. Ecco perché – giustamente - possiamo trovare brani che hanno un leggero incedere ska o reggae, così come molto presente è la voglia e l’esigenza, specie per i fratelli Boniface, di prendersi il giusto spazio dal vivo per lasciare liberi gli strumenti (ghironda, violino, organetto, sassofono, clarinetto, flauti vari….) di regalare squarci di musica strumentale che a sentirla è un piacere come pochi.

‘Macchina del Tempo’ è quindi un disco e un live che confermano, anzi rafforzano tutte le cose belle dette e scritte su di loro dalla critica specializzata così come da pubblico e anche dagli artisti con cui hanno collaborato. Se prova del nove doveva essere, ‘Macchina del tempo’ ha centrato l’obiettivo.

Provare per credere. Ecco i prossimi appuntamenti:

06 maggio: Tavagnasco Rock - Tavagnasco (TO)
07 maggio: Parabiago d’Autore - Parabiago (MI)
21 maggio: Ciciu Festival – Villa San Costanzo (CN)
10 giugno: Che Festival di Music for Peace – Genova (GE)
17 giugno: Coniolo in Folk – Coniolo (AL)

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Enrico “Erriquez” Greppi
  • Anno: 2016
  • Durata: 45:26
  • Etichetta: Sony Music

Elenco delle tracce

01. I piedi più belli del mondo
02. Giulio Verne
03. Non risparmiare energia
04. Il temporale
05. La gelosa
06. Skyline
07. Le storie di ieri
08. Com’è come non è
09. Volevo andarmene
10. L’Orage
11. Monsieur Thièbat

Brani migliori

  1. Il temporale
  2. Skyline
  3. Monsieur Thièbat

Musicisti

Alberto Visconti: voce e chitarra classica  -  Remy Boniface: violino, organetto diatonico, ghironda, mandolino, voce  -  Vincent Boniface: organetto diatonico, cornamuse, sax tenore, clarinetto, organo, bansuri, low whistle, voce  -  Matteo “Memo” Crestani: chitarra elettrica, chitarra acustica, mandolino, charango, dobro  -  Florian Bua: batteria  -  Marc Magliano: basso
Enrico “Erriquez” Greppi: voce su L’Orage, percussioni;
Naif: voce su Skyline;
Roberto Procaccini: organo elettrico su Volevo andarmene