Daniele Tenca per molti anni è stato il leader dei Badlands, celebre tribute band dedicata a Springsteen. Intrapresa la carriera solista, ha prodotto Guarda il sole (2007), esordio di matrice cantautorale ancora ispirato da sonorità americane ma con testi in italiano. Tenca ha saputo trasformarsi e, pur continuando ad apprezzare le sonorità che lo hanno musicalmente cresciuto, ha proceduto a ritroso, tornando alle radici che hanno creato i presupposti per la nascita della musica che lo appassionava. L’incontro e l’innamoramento per il blues è stato quindi inevitabile e coinvolgente.

La svolta nella sua carriera è avvenuta nel 2010 con l’album Blues for the Working Class ed il successivo Live for the Working Class. Wake up nation (2013) ne è stata l’ulteriore conferma. Il recentissimo Love is the only law prosegue in questa escalation, non solo numerica ma soprattutto qualitativa. L’album contiene nove tracce inedite interamente opera di Tenca. I nomi dei suoi collaboratori aggiungono concretezza al progetto: l’affiatamento con i batteristi Pablo Leoni e Tony Rotta, con Heggy Vezzano, uno dei più quotati chitarristi blues italiani, ed il bassista Luca Tonani, è perfetto, ma non sono certo da meno tutti gli altri collaboratori. La produzione artistica del cd è opera di Guy Davis, Tenca stesso e Antonio “Cooper” Cupertino e aggiunge un respiro internazionale ad un album che ha le carte in regola per ben figurare anche oltre i nostri confini.

Le tracce proposte sono tutte di notevole qualità, a partire dall’iniziale Love is the only law (part 1), volutamente scarna e ricca di pathos, con il solo Tenca alla voce e Guy Davis (ospite anche in Darker side) alla chitarra acustica. Molte tracce di Love is the only law (Along your path, Haunted house, Hard to let you go, Darker side, Love is the only law part 2) richiamano atmosfere tipiche dello Swamp Blues alla Tony Joe White, e potrebbero essere proposte con credibilità anche a Baton Rouge. Love is the only law è un ottimo progetto e la definitiva conferma che Daniele Tenca ha trovato la sua strada. Il nostro augurio è che possa percorrerla ancora a lungo e con sempre maggiori consensi.

Foto di Federico Sponza e Claudio Del Monte

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