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Tao

Love Bus / Love Burns

Terzo Album (doppio!) per il “cantautorock” milanese Valerio Ziglioli, in arte TAO. La scelta di questo pseudonimo può trovare una giustificazione nel piano di “Love Bus / Love Burns” che, nell’intenzione del Nostro, è l’alternarsi o il compenetrarsi, la dialettica o l’intreccio di Amore e Dolore, Sogno e Realtà, Vita e Morte. Alan W. Watts afferma che la parola Tao, “via d’acqua” nelle cose umane è un “espirare” ed “inspirare”, un ciclo meraviglioso, una vivente interazione: niente controlla niente, niente ‘capo’, ma soltanto un avvenimento.


Questa piccola digressione sul T’ao può introdurci alla medesima “relatività” del rock and roll che, nato nel 1954 con il disco “Rock around the clock” inciso da Bill Haley, nel 1956 è divenuto una specie di rito liberatorio, di culto collettivo. Una matrice sonora rythm and blues, scarnificazione e rielaborazione del blues, fatta per essere prodotto di vasto consumo che, con Elvis Presley che TAO un poco riecheggia nel “look” e in alcune movenze, trovò una giustificazione d’essere; non era un prodotto filtrato ed edulcorato, ma carico di una propria violenza, di un’esaltata brutalità, era la musica di una gioventù che stava mutando. Questo nuovo disco di TAO è, per certi aspetti, una personale lettura di sessanta anni di storia del rock.


Il Tao Love Bus Experience, rimanda ad esempio a Jimi Hendrix. Il gruppo di Hendrix era formato da “chitarra, basso e batteria” così come si presenta sul “Bus” la band di TAO. La chitarra, di cui TAO è grande cultore e sapiente esecutore, rappresenta il “valore” di Hendrix per la musica moderna; il modo di concepire la chitarra e di trasformare l’elettronica in strumento, ha stabilito che Hendrix in campo musicale è stato un vero e proprio progetto globale, che includeva i bellissimi manifesti che guidavano ai suoi concerti, esattamente come il pulmino Volkswagen del 1974 di TAO. Una piccola opera d’arte (con le pregevoli grafiche ideate da Marco Fiori e Patty Pey) che guida la Musica al “popolo”.


Il pulmino è un “manifesto”, la concrezione di un processo il cui la Musica muore per rinascere in una forma quale può essere il disco ma anche tutto ciò che intorno ad esso ruota. La Musica allora è Amore ma anche Dolore (Ana) così come lo racconta nel capitolo Love Bus. La Musica in sé è la possibilità stessa della Vita non ancora vissuta (Scrivere), ma immaginata, cioè pensata per immagini come quando si sogna, La Grande Estate dell’Amore (capitolo Love Burns). Ma il disco stesso, l’evento, il concerto è la fine dell’infinita possibilità, è la scelta di alcune parti dell’ininterrotto piano sequenza. E’ un orizzonte di morte necessario, che determina il senso fissandone il significato. Questa crediamo sia la poetica di TAO.


I due album sono un passaggio mortale dal sogno (Love Bus) alla realtà (Love Burns), dalla possibilità infinita all’attualità del tempo. In Love Bus c’è una canzone Italiani (Il benessere divide) che vale da sola l’intero disco e che rimanda ad una scena del film di S. Corbucci del 1962 con Totò e V. De Sica, in cui il falso maresciallo dei Carabinieri Cotone (Totò), durante il discorso in piazza del tenente tedesco Kesserl, fa «un grosso rumore con la bocca» a ciò che in milanese si dice: “vestì ben un sciuchet, ch’el diventa un bel umet”, vestite bene un pezzo di legno e diventerà un bell’uomo, secondo la filosofia del Cacao Meravigliao di “Indietro tutta” di Renzo Arbore e Ugo Porcelli, che con ironia intelligente e cattiva descriveva il nostro attuale presente.


Il disco è “forte”, ma certo lo sarebbe ancora di più se fosse sostenuto negli arrangiamenti, nella produzione che risente di una certa “solitudine” dell’artista. Valerio suona tutti gli strumenti e canta divenendo secondo necessità anche coro. Il fatto in sé può indicare le sue indubbie qualità canore e di polistrumentista, ma anche la mancanza di un confronto.
Ciò rischia di trasformare inintenzionalmente, e per questo in modo ancora più sofferto, la Musica in una figura allegorica con cui dialogare.
 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Tao
  • Anno: 2010
  • Durata: 84:58
  • Etichetta: DMB Music/Hornag/Grace Orange/Halidon

Elenco delle tracce

Disco 1 (Love Bus):
01. Tao Love Bus
02. Io Voto Rock’n’Roll
03. Italiani (Il benessere divide)
04. Suona
05. A Song Can Change The World
06. Accendo Una Candela
07. Madre Terra
08. Il Tram Dei Desideri
09. La Grande Estate Dell’Amore
10. San Francisco

 

Disco 2 (Love Burns):
01. Dimentica
02. Eden
03. Scrivere
04. Voglio Morire Giovane
05. Love Is My Favourite Suicide
06. The Wanderer
07. Io Ho Lei
08. Ana
09. Amore Eterno
10. Io Non Ti Lascerò Cadere Da Sola
11. Ring Of Fire
 

Brani migliori

  1. Italiani (Il benessere divide)
  2. Scrivere
  3. Voglio morire giovane

Musicisti

Tao: voce, cori, chitarre, basso, batteria, tamburello, rullante marcetta, tappeto armoniche a bocca, mandolino, shaker
Giuseppe Fiori: basso
Luca Campanari: batteria   Ospiti: Paolo Agosta: piano in “Non Ti Lascerò Cadere Da Sola”
Ezio Guaitamacchi: autoharp in “San Francisco”
Ana: voce in “Ana”