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Francesco De Gregori

Left & Right

Francesco De Gregori di nuovo difende, con Left & Right, il diritto a rimpastare le sue canzoni. Chiara e rigorosa, come tutte le sue idee, lo è anche quella a proposito della flessibilità dei suoi pezzi. Anzi, a suo dire, la canzone è l’unica forma d’arte a possedere tale privilegio: «un film, un libro non si possono riscrivere, mentre un brano musicale gode della dialettica tra permanenza e variazione. Il disco andrebbe ascoltato una volta e poi buttato via. Rimaneggiarlo è come riscriverlo ogni volta». Ipse dixit. Quindi prendere o lasciare. Verrebbe da dire prendere e lasciare, perchè questi “documenti dal vivo” (già pretenziosi nel titolo che li presenta) trasmettono davvero poco. Lui dice: «…e mancando artifici tecnici, è il disco che avrebbe potuto farsi il ragazzo al concerto col registratore o col telefonino. Solo che l’ho registrato io e quindi con un impianto migliore ed è firmato da me con la scelta delle canzoni. E’un disco caratterizzato da spontaneità e immediatezza».

Va bene, ma genuinità e naturalezza non hanno freschezza, carica, bellezza alcuna. Piuttosto testimoniano la sciatta realizzazione di un capriccio a suo uso e consumo. La leva calcistica della classe ’68, La donna cannone, Il bandito e il campione, esenti da ritocchi positivamente innovativi, scivolano uguali a sé stesse. Buonanotte fiorellino perde ogni significato musicale nella mortificazione del valzer originale. Numeri da scaricare e Un guanto si vestono di un’aria pseudo-country che, trascinandosi troppo a lungo, ti fanno dimenticare cosa stai ascoltando. A dir poco deprimente è Compagni di viaggio, raffazzonata in un casereccio slow-rock che declassa lo spessore contenutistico che, invece, possiede. Per non infierire, fermiamoci ad aggettivare le altre come “scolorite”, eccezion fatta (forse) per Numeri da scaricare, Mayday, Vai in Africa, Celestino. Ma più per bontà dell’ascoltatore che per fertile innovazione dell’autore. Su tutto, poi, la voce del titolare che arriva sgualcita e trasandata. Attenzione però: stiamo parlando di De Gregori che non è “Per brevità chiamato artista” (titolo del prossimo album) ma l’inimitabile ed indiscusso dominatore dell’attuale cantautorato italiano.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Guido Guglielminetti & Gianmario Lussana
  • Anno: 2007
  • Durata: 68:28
  • Etichetta: Sony/Bmg - Caravan

Elenco delle tracce

01. Numeri da scaricare
02. Compagni di viaggio
03. Un guanto
04. Mayday
05. La leva calcistica della classe ‘68
06. L’agnello di Dio
07. La donna cannone
08. Caldo e scuro
09. Vai in Africa, Celestino!
10.La valigia dell’attore
11.Buona notte fiorellino
12.Il bandito e il campione

Brani migliori

  1. Numeri da scaricare
  2. Mayday
  3. Vai in Africa, Celestino!

Musicisti

Francesco De Gregori: chitarra acustica e armonica a bocca Alessandro Arianti: tastiere Lucio Bardi: chitarra acustica ed elettrica Paolo Giovenchi: chitarra acustica ed elettrica Guido Guglielminetti: basso e contrabbasso elettrico Stefano Parenti: batteria Alessandro Valle: dobro e pedal steel guitar