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Lalla Bertolini

La terra liberata

Coloro che sono davvero interessati a seguire gli autentici percorsi dell’arte, non faranno fatica ad individuare opere in odore di profonda sincerità come il secondo album della cantautrice romana Lalla Bertolini dal titolo La terra liberata, a due anni dall’esordio con Lo Straniero. Come una Penelope delle sette note, è intento di Lalla proseguire a tessere la tela che tenga in contatto chi si nutre o produce arte e cultura libera.

Il suo impegno, che dura da un ventennio, con un background fitto e non trascurabile, le ha permesso di incamerare tante di quelle esperienze che l’hanno formata e fortemente motivata attraverso le variabili delle relazioni: trattasi di amicizia, famiglia, vissuti sentimentali o scolastici, la Nostra le conserva dentro e ne fa tesoro per poi rielaborarle sotto forma di eleganti canzoni-poesie. Confermando l’otto come numero di brani previsti, anche La terra liberata tiene fede al dogma concettuale della minimalità ma con evidenti contrappunti di maturità ed originalità. La scelta dell’essenzialità sonora le deriva da un paio di urgenze: l’immediatezza e l’agilità delle scelte per infondere quel fascino ispirato al silenzio per centrare, cosi, l’obiettivo di un ascolto attento, lontano da formule e soluzioni opulente. Comincia le pennellate quadrettistiche con la malinconica e sapiente Onda del mare, ma il suo ninnare ondeggia lieve e deciso mediante l’insolito panorama di Primo dell’anno. Poi, accende Il sogno di New York e Il fuoco di veraci ballads, che manifestano l’ardore minimale di ricordi intensi, sentimentali, vagamente dolenti: il tutto, servito sovente in Chiaroscuro, come suggerisce la traccia 6. Tra la griffe saxofonica di John Madge e la presenza di una band defilata ma preziosa e sostenitiva, gli echi d’ascolto forniti dalla Bertolini sono sempre il concentrato fantasioso di una ricerca che eleva il verbo a fortezza espressiva, combattiva, tra le barricate di racconti interpretati con raffinata solennità. Orna la titletrack con dettagli più ricchi di chitarra elettrica, la quale contro-risponde ai versi di Lalla con brevi riffs efficaci.

Dolce sì, ma l’artista, all’atto di premere il pedale della grinta risolutiva, non si tira di certo indietro, suggellato dal decisionismo di Tutto cambia e dal racconto storico immaginato della conclusiva Da Simone a Leone. In definitiva, La terra liberata consegna al panorama nostrano una story-teller d’alto rango, un po’ fuori schema, che non persegue la perfezione vocale, ben conscia che quella  sua spontanea ruvidezza la tutela nella profondità compositiva, nella quale la strategia è declinata al fronte e l’orpello è…Lo straniero assente. In verbo veritas.

 

 

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In dettaglio

  • Anno: 2022
  • Durata: 25:46
  • Etichetta: New Model Label

Elenco delle tracce

01. L’onda del mare
02. Primo dell’anno
03. Il fuoco
04.  Sogno di New York
05. La terra liberata
06. Canzone dell’adolescenza
07. Chiaroscuro
08. Da Simone a Leone

Brani migliori

  1. Il sogno di New York
  2. Tutto cambia
  3. Il fuoco

Musicisti

Lalla Bertolini: voce, chitarra ritmica - Carlo Melodia: chitarra solista, tastiere - Giannantonio Rando: contrabbasso - Simone Di Donato: batteria, percussioni - Franco Pietropaoli: cori - John Madge: clarinetto