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Paola Turci

Giorni di rose

Seconda tappa, dopo Attraversami il cuore, di quella che lei stessa ha definito una trilogia in rosa, Giorni di rose evidenzia i tratti più femminili di Paola Turci, forse anche grazie alle straordinarie collaborazioni presenti nel disco: Fiorella Mannoia, Carmen Consoli, Nada, Ginevra di Marco, Naif Hèrin, Marina Rei, Grazia Verasani e Chiara Civello.
Otto sono le tracce e otto le donne che firmano i brani o li interpretano in coppia (F. Mannoia e Naif Hèrin).


Con una leggerezza a tratti spirituale, Paola Turci volteggia tra il pop e i suoni rock che lasciano trasparire lontane terre (“Giorni di rose”) o a volte atmosfere jazz fino al folk o all’elettronica.
La cantautrice si fa interprete e si rivela straordinaria nel far sue le sette tracce scritte appositamente per lei (tranne la favolosa Lunaspina, vestita di rosa anche se “partorita” da Ivano Fossati).


I temi sono quelli dell’amore, delle relazioni, dei sentimenti donati l’un l’altro o spesso cercati ma non ricambiati; gli amori che regalano certezze e futuro, come quello di un figlio desiderato; un’occasione costruita per approfondire argomenti che aggiungono tasselli al senso della vita.
Una Paola Turci che per scelta si è allontanata dai brani che da lei scritti pescavano nelle problematiche sociali, un’artista che ha voluto sperimentarsi in qualcosa in cui credeva poco: la canzone d’amore.


Un esperimento riuscito grazie alla ricerca che ha condotto e alle letture che l’hanno ispirata, a cominciare dai testi, come lei stessa ha dichiarato, di Marcello Murru, col quale ha scritto Attraversami il cuore.
Tra tutte, la collaborazione più piacevolmente sorprendente è quella con Naif Hèrin, la cantautrice valdostana che sempre di più sta diventando una certezza sul panorama musicale italiano: toccante “Tous les jours”, delicata “Goccia”.
Delle due, la prima è forse la canzone più riuscita dell’album e affronta il tema dell’amore per un figlio che sta per nascere e, sicuramente, c’è qualcosa anche di autobiografico per Paola Turci, considerando, come ribadito più volte nelle varie interviste rilasciate, il desiderio di maternità della cantante romana.
Il brano, in cui primeggiano le percussioni ed il piano di Canini ed il contrabbasso di Pierpaolo Ranieri, è un amalgama perfetto delle due voci con in più degli incisi in lingua francese in cui la Turci dimostra tutta la sua abilità quasi alla pari della Herin.


Un vero e proprio concept album al femminile in cui la Turci offre una dimostrazione di maturità artistica straordinaria, con la sua voce garbata, raffinata e policromatica, proprio come i fiori presenti nel titolo, che fanno primavera.
Aspettiamo ora il terzo tassello per dare un valore complessivo al progetto che se si fermasse qui lascerebbe un vuoto enorme. Siamo certi che l’ultimo darà il meglio della cantautrice romana, visto che affronterà le tematiche sociali al femminile, e in quelle ha già dimostrato di sapersi districare sicuramente meglio rispetto a questi due ultimi lavori.
 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Francesco Barbaro
  • Anno: 2010
  • Durata: 30:26
  • Etichetta: Universal Music Italia

Elenco delle tracce

01. Danza intorno al sole
02. Il cielo sopra di noi
03. Lunaspina
04. Cuore distratto
05. Tous les jours
06. Goccia
07. Odiarti e amarti così
08. Giorni di rose
 

Brani migliori

  1. Danza intorno al sole
  2. Goccia
  3. Tous les jours

Musicisti

Paola Turci: Voce, chitarra acustica, cori
Marina Rei: batteria, cori
Alessandro Canini: basso, pianoforte, chitarre, rhodes, additional sound, virtual string, mandolino, vibrafono, percussioni, piano, banjo, batteria, minimoog, mandola, moog Taurus II
Carmen Consoli: chitarre acustiche
Fabio Pignatelli: basso
Fiorella Mannoia: voce
Marco Rinalduzzi: chitarra acustica
Massimo Calabrese: basso
Naif Hèrin
: voce, cori
Francesco Valente: basso, chitarre acustiche
Pierpaolo Ranieri: contrabbasso
Niccolò Fabi: chitarra acustica