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AA.VV.

E' finito il Sessantotto? 50°

La prima edizione di questo doppio disco dedicato alle canzoni del ’68 e dintorni uscì dieci anni fa  ed ora, nel cinquantesimo anniversario di quello storico anno e del periodo di lotte civili e sociali, viene ripubblicato E’ finito il Sessantotto? 50°, entrando a far parte dello storico catalogo de I dischi del sole, con l’aggiunta di due nuovi brani inediti scritti per l’occasione, mantenendo la malinconica copertina di Vauro, oggi più attuale che mai, il  testo con cui Ivan Della Mea racconta il suo Sessantotto, che in realtà racconta il periodo che va dal 1967 al 1971, e le note di Stefano Arrighetti  sulle canzoni proposte in questa raccolta. 

Ci sono  molte delle  canzoni  che hanno fatto da colonna sonora all’intero periodo  ’60-‘70, trasmettendo perfettamente lo spirito del tempo. Le canzoni di notevole interesse e valore sono in perfetta sintonia con quello che accadeva nelle piazze, nelle università,  nei luoghi di lavoro, sono il  “come eravamo” di una generazione.  

Scorrono così brani indimenticabili come Contessa di Paolo Pietrangeli, vero manifesto ed inno da corteo, così come O cara moglie di Ivan Della Mea e Rossa provvidenza (basi americane) di Rudi Assuntino , Ballata della Fiat di Alfredo Bandelli  e Uguaglianza di Paolo Pietrangeli sugli operai in lotta, Partono gli emigranti di Alfredo Bandelli che affronta i problemi della migrazione, Valle Giulia di Paolo Pietrangeli e Giovanna Marini  e Io vi parlo di Milano di Diego De Palma sugli studenti che vanno in piazza, brani che descrivono la cruda cronaca con date e luoghi ben precisi come in Avola due dicembre 1968 di Giovanni Poggiali e Annie dove la polizia sparò sui braccianti in lotta facendo morti e feriti .

Ci sono anche brani più intimi e personali che si intrecciano con la Storia, come la bellissima Nina ti te ricordi di Gualtiero Bertelli o Anni Settanta nati dal fracasso di Paolo Pietrangeli, canzoni contro la guerra in Vietnam e per la rivoluzione in atto a Cuba, perfino un documento sonoro dell’intervento di Che Guevara all’ONU il 12 dicembre 1964.

Riascoltando i vari brani sembra di respirare quel periodo, di essere in piazza e sentire rumori, cori, slogan, di stare al fianco di operai, studenti, lavoratori , di tutte quelle enormi masse di persone che si mobilitavano e scendevano in piazza.

I due inediti sono interpretati da due dei principali protagonisti di quella stagione di lotte e canto sociale: Giovanna Marini , con Dal 68’ al blog, lunga ed amara filastrocca sulla fine della stagione della mobilitazione, con una “nebbia” sociale che nasconde tutto e un mondo “virtuale”,  qui identificato nell’uso del blog, che isola le persone dal mondo reale, e Paolo Pietrangeli con Tornerà a soffiare il vento ci regala la speranza di un ritorno ad un maggior impegno civile e sociale.

Documento sonoro indispensabile per chi ha vissuto quell’epoca ma soprattutto per le nuove generazioni, per comprendere meglio le idee, le utopie, le speranze, le ribellioni, le grandi  passioni e il senso di appartenenza, il lavoro, le lotte sociali e civili, i fermenti di un anno che è l’emblema di un periodo che ha segnato la vita di tante persone in tutto il mondo.

E come dice Stefano Arrighetti, Presidente dell’Istituto Ernesto de Martino, nelle note che accompagnano il disco, “Il ’68 non è finito per il semplice motivo che ancora deve cominciare”.  

Consigliato.

 

«Siamo convinti dell’importanza e della validità del nostro sforzo, partendo dalla considerazione che la storia non è fatta solo di trattati e guerre, di personaggi illustri ed eroi, ma anche di fatti minimi, di uomini umili, di gesti quotidiani – spiega Toni Verona, fondatore di Ala Bianca – “I dischi del sole” sono un’occasione per leggere in modo diverso la storia degli uomini, delle idee, delle lotte che hanno costruito il nostro paese. Vogliamo riproporli per offrirli a chi li conosce già e oggi guarda al passato con gli occhi del presente, ma soprattutto per far conoscere queste voci anche ai giovani che vivono il presente con lo sguardo rivolto al futuro e sono alla ricerca di un loro mondo e di una loro concezione dei tempi che cambiano. Ala Bianca ha messo in campo la propria sensibilità e competenza professionale per la tutela di un bene culturale, che non può limitarsi alla mera conservazione, ma deve essere diffuso e divulgato al fine di impedirne la consunzione e la perdita».

 

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In dettaglio

  • Anno: 2018
  • Etichetta: Bravo Records /Ala Bianca Group

Elenco delle tracce

CD 1
01. Contessa
02. O cara moglie
03. Rossa provvidenza (basi americane)
04. Valle Giulia
05. Primo d’Agosto Mestre sessantotto
06. La caccia alle streghe
07. Mio caro padrone domani ti sparo
08. Io vi parlo di Milano
09. Quella notte davanti alla Bussola
10. Avola 2 Dicembre 1968
11. Tragedia de la plaza de las tres culturas
12. Proclama di Camillo Torres
13. We shall not be moved
14. La revolution
15. Intervento ONU 12 Dicembre 1964
16. Creare due tre molti Vietnam
17. Hasta siempre!
Bonus Track
Dal ’68 al Blog

CD 2
01. E’ Finito il ‘68
02. Ninna nanna del capitale
03. Nina ti te ricordi
04. Uguaglianza
05. Ballata della FIAT
06. Partono gli emigranti
07. Ballata del piccolo An
08. Compagno sembra ieri
09. Anni settanta nati dal fracasso
10. E qualcuno poi disse
11. I treni per Reggio Calabria
12. Lettera di commiato del Che
13. La nave dei folli
Bonus Track
Tornerà a soffiare il vento

 

Brani migliori

  1. Contessa
  2. I treni per Reggio Calabria
  3. Nina ti te ricordi