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Jocelyn Pulsar

Contro i giovani

Sono oltre tre lustri che prosegue la cecità discografica nei confronti di Jocelyn Pulsar (alias: Francesco Pizzinelli), cantautore forlivese, che continua a sfornare album semplicemente deliziosi, con quel filo di raffinatezza nostalgica tipica, che fu dei grandi come Tenco, Ciampi, Endrigo, Lauzi . Contro i giovani è l'ottava meraviglia che si addentra maggiormente in quadretti biografici e non solo. Titolo e copertina sono alquanto eloquenti: una raffigurazione della tastiera a disco del vecchio telefono a gettoni, ostentata con orgoglio retrò contro l'uso smodato ed ingiustificato che ne fa la gioventù odierna, dove la funzione principale della chiamata è l'ultima opzione scelta anziché la prima. E' solo una delle tante cose che Francesco non riesce a comprendere delle generazioni di oggi e le racchiude proprio nella sarcastica title-track, brillantemente sviscerata in bilico tra Bertoli e Ruggeri: e questa matrice stilistica ricorrerà, sovente, nel "settebello" dell'album.

All'apertura, troviamo Bombe inesplose con un drumming a doppia pacca che marca un tempo regolare e stilemi di dolce chitarra ad orlare il tutto mentre, nell'intro di Scopamica, osa un Rap come apprezzabile variante per poi tornare a dipingere gustosi refrain.  Abilissimo nel metabolizzare la malinconia con serenità e calibrata ironia, gli spartiti del Nostro trascrivono equilibri borderline tra l'anelare sorrisi o lasciarsi strozzare dal groppo in gola, tipico dei veri artisti. Troviamo una forte componente biografica in Superman contro Van Damme, in cui i stravolgimenti di vita sono qui illustrati sotto la lente gioiosa per un figlio nato, con dolce incedere e contenuti paterni non dozzinali. Invece, l'evidente rimpianto descritto in Mi volevo comprare un bar è un'onesta presa di coscienza verso progettualità rimaste chiuse nel cassetto per l'impossibilità di fermare l'arroganza del tempo che passa e l'incapacità di cavalcarne l'opportunità nel momento propizio ma Jocelyn sa bene che si può, comunque, proseguire a brillare intensamente come il suo cognome d'arte, continuando a trasmettere impulsi di luce ripristinanti di vita. Il cullante viaggio in Bangladesh è l'ennesima conferma quanto l'artista pennelli paesaggi-ballad con viscerale contemporaneità. Infine, come il profeta Giona, si lascia inghiottire da Le balene con i soli delicati accordi di chitarra acustica, sintomo di una continua ricerca d'intimità salvifica. Si auspica che 15 anni di militanza siano finalmente sufficienti affinché, chi di dovere, si accorga presto di un artista che, magari non ha gli occhiali da intellettuale, ma ha lenti capaci di re-ingrandire lo scenario della bella tradizione cantautorale.


 

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In dettaglio

  • Anno: 2018
  • Durata: 28:30
  • Etichetta: Cabezon Records

Elenco delle tracce

01. Bombe inesplose
02. Scopamica
03. Contro i giovani
04. Superman contro Van Damme
05. Mi volevo comprare un bar
06. Balngladesh
07. Le balene

Brani migliori

  1. Bombe inesplose
  2. Bangladesh
  3. Contro i giovani

Musicisti

Francesco Pizzinelli: voce e tutti gli strumenti  -  Enrico Poddighe: batteria  -  Enrico Berto: chitarra elettrica in "Contro i giovani"