Uscito per la MarteLabel a gennaio il secondo lavoro da solista di Roberto Dell’Era, Stare bene è pericoloso è stracolmo di Inghilterra, del sound british fine anni Sessanta; tappeto sonoro di tutto l’album che bene però riesce a mischiare sprazzi di psichedelia ad atmosfere jazz, al rock ‘n roll anni ...
Guardare per aria. Dal basso provare ad alzare lo sguardo al mondo più in alto, tentare di cambiare il punto di vista; spostare gli occhi dal piccolo del quotidiano dando loro un orizzonte più lontano e ampio da seguire. Uscito a febbraio per la INRI di Torino Guardare per aria ... Leggi tutto »
Il suono al centro del nuovo album di Andrea Gianessi. Globale, ricercato, stimolante. Linee e geometrie che divergono e si rincontrano, giocano con sonorità differenti che sembrano provenire da mondi, di senso e non solamente geografici, anche distanti. Ampio quindi lo sguardo (e l’orecchio) che indirizza il respiro al ... Leggi tutto »
I MasCara nascono a Varese nel 2007 ma si portano dentro la Firenze dei primi anni Ottanta, quella che è stata la capitale in Italia per alcuni anni del rinnovamento musicale e i cui scantinati vicino Ponte Vecchio, sull’onda dei suoni che provenivano dall’Inghilterra, hanno visto nascere Litfiba e ... Leggi tutto »
Il rione Garbatella, a Roma nel quartiere Ostiense, è suddiviso storicamente in “lotti”: costruzioni attorno a cortili e giardini, da sempre punto di ritrovo del popolo. Decidere di intitolare un lavoro discografico Lottoventisette suggerisce, semmai ce ne fosse bisogno, che il progetto dei CoreACore nasce proprio lì, con i piedi che ... Leggi tutto »
Aveva stupito molti con il suggestivo brano La croce qualche anno fa sul palco dell’Ariston, poi nel tempo Alessio Bonomo ha intrecciato la sua strada musicale con alcuni dei talenti artistici migliori di questo Paese: da Fausto Mesolella, che gli produce il primo album, a Nada, Fabrizio Bentivoglio e ... Leggi tutto »
Come in un ipotetico campo di calcio di periferia. Tre ragazzetti ormai cresciuti decidono, scelgono, di ritrovarsi assieme a giocare. Io porto il pallone, tu il gesso che segniamo le righe a terra, e tu sistema le giacche per fare le porte. Un attimo per guardarsi in viso e intravedere ... Leggi tutto »
Hanno unito una grande capacità di scrittura, tipica del cantautorato, all'elettronica; non "unito" in modo che entrambe le anime si perdessero, ma in quel modo in cui viene fuori che il tutto è molto di più della somma delle parti. Un'attenzione maniacale alle parole, canzoni che assomigliano a racconti ... Leggi tutto »
È bello quando un artista, forte del successo dei dischi passati, dopo aver ritirato premi ed essere stato in classifica mesi, decide (perchè sì, questo è qualcosa che si decide), di scrivere un album “differente”. Non solamente nuovo ma diverso dai precedenti, per modalità di racconto, per temi, per musicalità. Se poi ... Leggi tutto »
Con un sound prettamente acustico e tanta Roma nelle parole, Simone Avincola ha raccolto in questo Così canterò tra vent'anni, uscito sul finire del 2013, gli ultimi anni di scrittura, indignazione e rabbia, vita insomma. Simone Avincola «buffone, anarcoide e chiacchierone, chitarrista e capellone...» (da Canzone stupida, brano di ... Leggi tutto »
Una leggera ironia di chi sembra camminare sulle cose in punta di piedi, con la testa per aria e lo sguardo rivolto verso un orizzonte non ben definito. Eppure è proprio quell’ironia e quel suo essere piacevolmente naïf a dare a (Dario) Brunori, e a quella sua voce un ... Leggi tutto »