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Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

  • Piet Mondrian - Purgatorio

    di: Paolo D'Alessandro

    Questo disco è un passaggio, dicono i Piet Mondrian. Affermazione forte. Quasi una dichiarazione di sconfitta rispetto al precedente Misantropicana, che li aveva lanciati nel firmamento indie nel 2010. Come già un nasuto toscano aveva fatto qualche tempo fa, Michele Bandini & band (l'uscente Caterina Polidori, l'ospite Eva Bianca Dal ...

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  • di: Paolo D'Alessandro

    Tiziano Ferro è il nostro guilty pleasure. È che è musica pop ai minimi termini, concettualmente minimale, ma attinge a radici e a un immaginario sonoro che a noi ci riscaldano il cuore: il soul, il r'n'b, qualche puntata nel rap che invidiamo e i suoni d'oltreoceano - che sì ok ...  Leggi tutto »

  • di: Paolo D'Alessandro

    Musica per Bambini è il Vertov della musica italiana. Un music-pugno nel music-occhio. A metà tra Klee e dadaismo, MxB, nome d’arte di Manuel Buongiorni, scolpisce questo quinto lavoro demolendo il post-moderno e usandolo per tornare a raccontare fiabe implose e impazzite. Klee, Dada, Vertov, post-moderno… queste elucubrazioni non servono ...  Leggi tutto »

  • di: Paolo D'Alessandro

    Fuori tempo massimo. Scritti con Pablo di Filippo Andreani (al secondo LP) è un compito perfetto: pensiero agli Scritti Corsari di Pier “Pablo” Pasolini, abito su misura disegnato da Simone Spreafico (Mercanti di Liquore), canzoni di forte stampo deandreiano (del primo De André), con tutti i colori sudamericani e gli esotismi ...  Leggi tutto »

  • di: Paolo D'Alessandro

    Ne avevamo già parlato tempo fa con Tipa ideale di Evy Arnesano: la discografia emergente italiana è femmina, ma, soprattutto, completamente autoprodotta e autopromossa. Giorgia Del Mese è un nuovo esempio di questo genere a metà tra il pop d’autore e le esigenze di un’industria in sbronza perenne. Giorgia è una ...  Leggi tutto »

  • di: Paolo D'Alessandro

    Questione complicata, la fede. Questione intima e universale, legata alla musica da un nodo quasi ancestrale. È per questo che parlare di dischi come questo Esta soy yo, particolarmente intrisi di fervore spirituale, diventa quasi un percorso minato. Senza dubbio, la catanese “nera” Jenny B, al suo terzo LP (quasi di ...  Leggi tutto »

  • di: Paolo D'Alessandro

    Chi scrive – permettete la deliberata effrazione delle policy editoriali - di Bic ne abusa a tonnellate, per lavoro e per piacere. Quando te la piazzano in copertina, in una bella fotografia asettica, si attiva qualcosa di indescrivibile a livello subconscio. Semplicemente, la Bic è un oggetto geniale. E metterla in copertina di ...  Leggi tutto »

  • di: Paolo D'Alessandro

    Nei fumetti si chiamerebbe What If o Elseworld, mondi alternativi al nostro in cui qualcosa cambia e, fatalmente, il creato cambia forma. In questo caso, le imperscrutabili correnti dello spaziotempo ci hanno portato all’incontro di due artisti geniali, imparentati e imparentabili, ma mai fatti coincidere: George Gershwin, probabilmente il ...  Leggi tutto »

  • di: Paolo D'Alessandro

    Zeitgeist, lo spirito nel tempo. Le opere d’arte riescono sempre a trattenerne un po’ - volontariamente o meno, coincidentalmente o meno. Il nostro zeitgeist, l’onnipresente impronta sul nostro vissuto collettivo può essere sintetizzata nel triangolo rovina-inerzia-commiato. Il commiato. Ed è stato proprio il commiato, la necessità del distacco da uno ...  Leggi tutto »

  • di: Paolo D'Alessandro

    «Siamo un gruppo pop camuffato da gruppo rock». Finalmente un gruppo italiano onesto, e che diamine. Tornano i campani Le Strisce, e tornano con un album dal titolo piuttosto ambizioso, Pazzi e poeti. Piedi di piombo, qui:  “pazzo” è probabilmente l’aggettivo più improprio e abusato in Occidente, e “poeti” è un ...  Leggi tutto »

  • di: Paolo D'Alessandro

    Giorgio Canali non ha mai risparmiato pugni in faccia. E questo Rojo, in particolare - quinto disco con i Rossofuoco - sembra vomitato sotto la pressione insostenibile del presente, ispirato dalla necessità impellente di far detonare con riff e schitarrate graffianti uno slancio vitale braccato dal tuttouguale. E di strapparsi con rabbia ...  Leggi tutto »