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Dieci brani, dieci fotografie che pescano dal passato per raccontare il presente. Preparandoci al futuro

Paesaggio dopo la battaglia è il nuovo album di Vasco Brondi

Il tour estivo parte a fine giugno da Milano.

Vien facile, quasi naturale, chiedersi se per un artista è il caso di continuare a fare le proprie cose allo stesso modo, di voler sapere se è possibile continuare a vivere e scrivere come si è sempre fatto. Lui, l’artista ics, se lo sarà chiesto sicuramente negli ultimi mesi, colto ad interrogarsi se i suoi lavori, la sua visione, non risultino ormai inadatti per questo contesto nuovissimo e sconosciuto, o se sarà compreso e recepito senza troppe distorsioni. Ma allo stesso tempo l’artista vero, quello che lo è di nome e di fatto, che ha maturato una certa onestà intellettuale, si aggrappa alla propria fede come uno strumento di memoria e di sguardo. Le canzoni, dunque, come fotografie del passato e del presente, dimora del domani.

Mentre l’incertezza induce gli spaesati a rivedere algoritmi, programmi, piani di lavoro e di vita, con l’intento e la speranza di tradurre e prevedere gli eventi, Vasco Brondi continua a osservare ciò che lo circonda e a raccontarlo affinché ognuno lo faccia proprio, e ci si riconosca: con la sua visione disincantata sulle periferie, non solo geografiche ma interiori, che si rivelano proiezioni del contesto.

Paesaggio dopo la battaglia è il suo nuovo album uscito il 7 maggio, autoprodotto con Cara Catastrofe e distribuito da Sony Music, con dieci tracce composte tra Ferrara, Milano e New York.
È il primo disco in cui si presenta col nome da solista, dopo l’esperimento di successo (ma ormai chiuso) de Le luci della centrale elettrica, a distanza di 4 anni dall’ultimo progetto inedito: un pausa lunghissima secondo le attuali statistiche di mercato, ma necessaria e quasi fisiologica per uno stile autentico e misurato come il suo, in cui anche una sosta è fermento, spazio di transizione che è “quiete accesa”, citando Ungaretti.

In questo album, mai come prima, il cantautore ferrarese ha scelto di affidarsi totalmente al suo istinto lirico pur di lasciare intatto e vergine l’afflato poetico, quasi a voler riportare il momento esatto di scrittura, di genesi. Lo stesso Vasco, alla presentazione online di pochi giorni fa, ha descritto le canzoni come una sorta di romanzi di formazione che si prestano, per l’autore e gli ascoltatori, a occasioni di ricerca, di approfondimento degli eventi. Una libertà (che è fedeltà) che ha contribuito a ricercare delle sonorità estese a più generi e stili, realizzando un lavoro musicalmente molto orchestrato, con una grande attenzione ai cori e una sperimentazione ai synth; in molti tratti (come anche in Chitarra nera, singolo di lancio dell’album) l’esigenza e la purezza del racconto travalica le regole metriche del canto realizzando così autentici flussi di coscienza, in un proseguimento ideale del precedente progetto Talismani per tempi incerti” targato 2020.

Curioso considerare che, nonostante molte canzoni siano state scritte prima dell’emergenza sanitaria, ora si mostrano tutt’altro come fuori luogo o scomode: tra queste anche Ci abbracciamo, secondo singolo uscito, a dimostrazione del fatto che una volta “fuori” le canzoni prendono forma e possono adattarsi.
Altro dettaglio interessante, rivelato anch’esso nella conferenza stampa, è che molti brani parlano delle stesse persone del primo album Canzoni da spiaggia deturpata,  dimostrando che storie già immortalate possono dopotutto rigenerarsi, riprendersi, aggiornarsi, dunque tenersi in vita.

Il Paesaggio dopo la battaglia che dà il nome all’album (e a sua volta a un brano incluso in esso) racchiude tutti i 10 racconti musicati e rappresenta quei luoghi interiori ed esteriori rimasti dopo il conflitto: quei residui che, attraverso il dialogo, diventano mutamento, evoluzione. L’immagine di copertina, foto inedita del noto artista italiano Luigi Ghirri, mostra una piccola Panda che resiste e lascia alle spalle la tempesta, rappresentazione attuale perfetta del nostro paese.

Annunciate le date del tour estivo, con le prevendite non ancora attivate in attesa delle normative sanitarie:
- Milano 28 giugno 2021
- Fiesole (FI) 30 giugno 2021
- Bologna 13 luglio 2021
- Collegno (TO) 16 luglio 2021
- Villafranca (VE) 18 luglio 2021
- Como 21 luglio 2021
- Gardone Riviera (BS) 30 luglio 2021

 

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