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Enrico Deregibus

Francesco De Gregori. Mi puoi leggere fino a tardi

Antefatto: Enrico Deregibus – che ha da poco pubblicato il suo nuovo libro– è al volante della sua macchina. Il telefonino squilla. Deregibus si accosta. Guarda il numero. Numero sconosciuto. Nessuno che sia nella sua rubrica, quantomeno. “Pronto, Enrico Deregibus?”. “Sì, sono io. Con chi parlo?”. “Sono Francesco De Gregori”. Deregibus ha un attimo di panico. “Ecco, si sarà arrabbiato per il libro”. Si dice. De Gregori continua: “Volevo farti i complimenti; di solito non amo i libri scritti su di me, ma questo l’ho apprezzato. Hai raccontato un sacco di aneddoti che neppure io ricordavo”. 
Il libro in questione è Quello che non so, lo so cantare. Storia di Francesco De Gregori. E viene accolto molto bene non solo dal Principe ma anche dalla critica specializzata.

A distanza di 12 anni, Giunti ha chiesto a Deregibus (nella foto) di aggiornare il volume e dargli una nuova veste grafica. In realtà quello che ci troviamo tra le mani non è una semplice riedizione, ma qualcosa di davvero molto più corposo. Talmente tanto che il Nostro – giunto alle 600 cartelle! - alla fine ha dovuto rinunciare all’idea di far uscire un solo volume. Se, infatti, Quello che non so, lo so cantare, conteneva sia la biografia di De Gregori che un’attenta analisi dei singoli dischi; adesso il lavoro consiste nella sola biografia. Un volume a parte – concentrato, appunto, sui soli dischi - è previsto per il 2017.

Non so se esistano libri imprescindibili all’interno dell’editoria musicale. Di certo ne esistono di mal scritti – e inutili – e di ben scritti – e utilissimi. Senza tema di smentita, questo nuovo Francesco De Gregori. Mi puoi leggere fino a tardi appartiene alla seconda categoria.
Una delle particolarità del lavoro è quella di leggere la storia di De Gregori in parallelo a quella del nostro paese. Ripercorrere, insomma, le vicende umane e artistiche del cantautore è rileggere in filigrana la storia degli ultimi 60 anni d’Italia… con i suoi momenti migliori e i suoi (ahimè tanti) momenti peggiori. Un libro che è anche una vera miniera di aneddoti e curiosità che faranno la gioia dei fans più accaniti di De Gregori ma anche dei suoi tanti ascoltatori occasionali. Deregibus ci ha messo una pazienza davvero infinita nel raccogliere notizie dai più disparati giornali, dalle agenzie di stampa e – soprattutto – dalle persone che con De Gregori hanno condiviso momenti artistici e umani. Pare, che in alcuni casi lo stesso De Gregori sia intervenuto per correggere o per scusarsi nel non ricordare certe situazioni!

Ecco, allora in rassegna, per esempio, tutti i concerti (dalle prime esibizioni al Folkstudio, di cui abbiamo traccia anche in rari bootleg, con Giorgio Lo Cascio agli ultimi trionfali tour) alle sue (piuttosto scarse) considerazioni politiche. Uno dei tanti pregi del volume è che Deregibus non indugia sul “sentito dire”, tutto è documentatissimo (dalle scalette dei live ai suonatori che lo hanno accompagnato in questi anni). Il giornalista non lesina, inoltre, anche critiche quando a suo avviso ce n’è da farne (per esempio nel capitolo dedicato a Miramare 19.4.1989, album controverso e in effetti alquanto invecchiato male per le sue sonorità molto “anni Ottanta”). Così come, pur non inciampando nel mero gossipaggio, ricorda i fatti del Palalido o, ancora, l’assurda polemica portata avanti da Dori Ghezzi per alcune dichiarazioni su De André: in quell’occasione De Gregori aveva solo ricordato che Faber nella sua carriera aveva scritto pochissime canzoni, affermazione che evidentemente è suonata come una sorta di “lesa maestà” verso l’artista genovese (chissà poi perché?) alle orecchie della moglie. Se proprio un piccolo appunto possiamo portare, è quello che Deregibus sembra un poco troppo strizzare l’occhio al fan, inserendo a mo’ di commento alle situazioni raccontate un po’ troppe volte versi tratte dalle canzoni del Principe.

Detto questo, ribadiamo, però, che Francesco De Gregori. Mi puoi leggere fino a tardi è un libro godibilissimo che consigliamo vivamente, perché in Italia si pubblica davvero tanto sulla canzone (fenomeno socio-culturale certo da studiare) negli ultimi anni. Ma poi sono pochi i libri che restano. Vi troverete tra le mani, acquistandolo, sicuramente uno di questi!

P.S.: Deregibus ha chiesto ai suoi lettori di segnalargli eventuali errori. Una piccola svista riguarda proprio la città di chi scrive, Genova. Cosa del tutto trascurabile, intendiamoci, e fraintendimento abbastanza tipico per chi non vive nel capoluogo ligure. Lo abbiamo fatto presente a Enrico. Chissà se anche voi ve ne accorgerete? 

 

La foto di Enrico Deregibus è di Fabrizio Caperchi; quelle di Francesco De Gregori (e quella della copertina del libro) sono di Valeria Bissacco

 

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In dettaglio

  • Artista: Enrico Deregibus
  • Editore: Giunti Editore
  • Pagine: 352
  • Anno: 2015
  • Prezzo: 16.50 €

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