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Bobby Solo-Teresa Giulietti

BOBBY SOLO – LITTLE TONY DUE CUORI MATTI

Bobby Solo ci ha preso gusto: oltre a cantare, continuaa scrivere libri. Infatti dopo l’uscita nel 2020 di Cronache da una lacrima sul viso scritto insieme a Dario Salvatori ecco Bobby Solo – Little Tony Due Cuori Matti, questa volta scritto assieme a Teresa Giulietti, con la prefazione di Cristiana Ciacci, la figlia di Little Tony.
Già dal titolo il libro ci racconta la storia di una grande amicizia, una intesa umana e musicale tra i due storici amatissimi artisti che per decenni i mediaci avevano dipinto come rivali, antagonisti, perché entrambi estimatori di Elvis Presley e simili nello stile musicale e nel look con quei ciuffi di altri tempi, quando i due erano le due facce della stessa medaglia, con Little Tony che esprimeva il lato più rock di Elvis Presley e Bobby Solo quello melodico.

Al Festival di Sanremo 1964, vintoricordiamo da una giovanissima, 16 anni, Gigliola Cinquetti con Non ho l’età, Bobby e Tonysi incontrano per la prima volta dando vita ad una grande intesa durata per decenni, cementata  proprio dalla stessa passione per il rock n roll e per la musica d’ Oltreoceano pur avendo personalità, voci e atteggiamenti diversi.

Solo quattro anni separano i due, ma in realtà Bobby Solo è un ragazzone di diciannove anni timido e impacciato, per la prima volta sulla grande ribaltacon quella canzone, Una lacrima sul viso, che lo seguirà identificandolo per tutta la vita, mentre Little Tony (Antonio Ciacci) è già un cantante famoso idolatrato dai giovani, con una importante e lunga esperienza in Inghilterra con i suoi fratelli, dove era ospite nelle principali trasmissioni televisive musicali, con Festival, Cantagiro e diversi musicarelli alle spalle, milioni di dischi venduti, onnipresente sulle copertine delle riviste, insomma già un sex-symbol, un vero divo.

Proprio da quei giorni parte il libro in cui Bobby Solo racconta con passione e sincerità aneddoti divertenti, storie particolari, viaggi, passioni comuni, i diversi modi di vestire, di vivere, di rapportarsi con l’universo femminile, sempre con la musica a fare da sottofondo e in molti casi da collante. Quel Festival del 1964 fu la prima edizione in cui i concorrenti italiani si esibirono in coppia con un interprete straniero, e dove Bobby Solo fu escluso dalla finale a causa un'improvvisa raucedine che gli impedì di esibirsi dal vivo, ma gli fu concesso di presentare fuori concorso la sua canzone, in playback, mentre Little Tony presentava Quando vedrai la mia ragazza. Little Tony prese così sotto la sua ala protettrice, come una sorta di fratello maggiore, un impacciato ed inesperto Bobby Solo (andato a Sanremo con sole 10.000 lire) aiutandolo anche economicamente, dai pasti ai vari locali frequentati, ai giri con la sua Jaguar verde, e dandogli preziosi suggerimenti in ambito musicale.

Numerosi gli aneddoti presenti nel libro sui loro viaggi, al Cantagiro, ai vari Festival, sugli amori, i problemi familiari, la nascita di canzoni, e le considerazioni su loro due, in realtà molto diversi, con Little Tony sempre molto attento al look in ogni momento, al ciuffo (aveva sempre diverse spazzole e pettini a portata di mano), al modo di vestire, al mangiare sano, al fisico sempre in forma (e assolutamente niente droghe), all’attenzione alla famiglia. Non mancano racconti sulle grandi passione amorose femminili, con le relative gioie e sofferenze, il circondarsi sempre di persone per aiutarlo anche nel fare le cose più semplici, le continue grandi feste conviviali nella villa sull’Appia Antica di Little Tony, insomma due modi di vivere decisamente diversi ma tenuti insieme dal grande amore per la musica, quello stesso tipo di musica che amavano entrambi. Un rimpianto comune però li accomunava: non erano mai riusciti ad incontrare Elvis Presley. E quando Elvis morì il 16 agosto 1977, Little Tony disse “A Robè, adesso non possiamo giocare più”.
 

C’è un ricordo del trio Ro.Bo.T dove i due, felici di esibirsi insieme, erano affiancati da Rosanna Fratello (corteggiata senza successo da Little Tony), che a partire da Premiatissima del 1985 li aiutò a superare un momento non facile per gli artisti della loro generazione, e che aprì alle opportunità di diverse trasmissioni Mediaset. Interessante anche il capitolo dedicato alla partecipazione insieme al Festival di Sanremo del 2003 con il brano che si intitola con deliziosa ironia, Non si cresce mai, classificatosi solo al 16esimo posto, un titolo e un testo quanto mai in linea con i due personaggi, di nuovo al centro dall’attenzione del pubblico e dei media come negli anni d’oro delle loro carriere.

E poi ancora il tifo di Bobby Solo per Little Tony che, già malato ma non lo sapeva nessuno tranne la famiglia, partecipa a Sanremo 2008 con il brano Non finisce qui insieme al fratello Enrico, grande chitarrista, e alla figlia Cristiana, e poi il ricordo degli ultimi difficili e dolorosi anni, in cui Little Tony non voleva che nessuno sapesse della malattia, non per vergogna ma per un grande senso di dignità e per rispetto verso il pubblico per cui era sempre l’indomabile ragazzo con il ciuffo e le giacche con le frange. 

Un libro semplice, diretto, schietto che si legge tutto di un fiato, che ci fa rivivere con gioia e nostalgia quegli anni, che ci permette di conoscere meglio le duepersonalità e la carriera di questi due grandi artisti, di due ragazzi che non volevano crescere e che desideravano vivere e godersi la vita come solo i bambini sanno fare, e che ci racconta di una grande amicizia durata quasi 50 anni, che solo la morte di Little Tony nel 2012 ha interrotto.

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In dettaglio

  • Artista: Bobby Solo-Teresa Giulietti
  • Editore: Bertoni Editore
  • Pagine: 147
  • Anno: 2022
  • Prezzo: 18.00 €

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