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di Valeria Bissacco Giorgia Bazzanti torna con un nuovo singolo, Rossa come le streghe, pubblicato il 21 marzo e nato dalla sua collaborazione con Michele Monina, noto scrittore, autore e ...

Padova, Club Hall

Diodato

È iniziata in modo “speciale” ed è terminata in maniera ancor più “meravigliosa”, per dirla citando i titoli delle due canzoni che hanno rispettivamente aperto e chiuso il concerto, la prima data del nuovo tour di Diodato nei club italiani ed europei. Uno fra i cantautori più raffinati e apprezzati del nuovo panorama musicale italiano prosegue il suo viaggio live che lo porta a ricongiungersi al pubblico, stavolta in modo quasi intimo, portando sul palco dei club e dei teatri i suoi più grandi successi e le nuove canzoni estratte dal suo quarto album di inediti, Così speciale (Carosello Records), pubblicato lo scorso 24 marzo.

Dopo l’esperienza in Nord America dello scorso ottobre, il cantautore nato ad Aosta, originario di Taranto e romano d’adozione, è ripartito infatti domenica 15 aprile dalla città di Padova, al Club Hall, con un tour che lo porterà ad esibirsi in 5 storici club italiani ed altrettanti europei. Due manciate di date ad accompagnare simbolicamente i “primi passi” del nuovo disco, già profondamente amato e cantato dal suo pubblico, che non ha mancato di portare calore e colore nella fredda serata padovana di una primavera che ancora si ostina a tardare ad arrivare. Grandi fiori di carta gialli e rossi sono apparsi “magicamente” fra il pubblico durante una delle canzoni più intense del nuovo lavoro, Ormai non c’eri che tu, ripresi direttamente dalla copertina del disco (stampati e distribuiti a centinaia ai cancelli durante l’attesa prima dell’ingresso da un simpatico e affettuoso gruppo di fans) proprio nel momento in cui lo stesso Diodato ha intonato quel seme che hai piantato dentro è diventato un fiore /un fiore nel deserto del nostro amore”.

Ma torniamo all’inizio della serata padovana. Antonio Diodato, completamente di nero vestito come tutta la band di 8 formidabili musicisti che lo affianca in tour nella formazione al completo, ha deciso di partire subito con una serie di brani tratti dal nuovo disco (che nel corso del live sarà suonato per intero). Una dopo l’altra, con solo il tempo degli applausi e nessuna parola, si sono susseguite quattro canzoni nuovissime, forse proprio per “tastare il terreno”, sempre a proposito di fiori, e capire se e quanto in realtà questi nuovi brani siano già linguaggio comune tra lui e il pubblico. Sul palco con Diodato (alla chitarra acustica) in questo tour suonano con palpabile trasporto Rodrigo D’Erasmo al violino, Lorenzo Di Blasi alle tastiere, Andrea Bianchi alle chitarre, Stefano Piri Colosimo e Beppe Scardino ai fiati, Simona Morato al synth, Alessandro Comisso alla batteria e Gabriele Lazzarotti al basso.

L’accoglienza è stata calorosa fin dall’accendersi delle prime luci e dal levarsi delle prime note:  il forte abbraccio di tutti i presenti ha permesso al cantautore di sciogliersi e prendere rapidamente padronanza del palco, dove si è visibilmente lasciato andare alla musica muovendosi con spontaneità ed eleganza sul filo delle sue canzoni. Il rito della danza e del battito di mani, nonché dei cori del pubblico fin dai primi brani, in questa condivisione fatta di vicinanza e affetto ha spinto più volte Diodato, nel corso del concerto, ad accorciare le distanze e a lasciarsi il palco e la band alle spalle, salire sulle casse spingendosi verso la transenna, fino a restituire anche fisicamente qualche abbraccio e saluto diretto a quella parte di pubblico davvero speciale e già profondamente innamorata di lui (bambine danzanti in transenna e ragazzi sorridenti in carrozzina, ad esempio). Questo andare oltre lo spazio che di norma separa palco e pubblico è stato probabilmente quasi “catartico” per l’artista, che solo tre anni fa era stato travolto dal grande improvviso successo dopo la (forse) inaspettata vittoria sanremese con quella Fai rumore che qui a Padova è stata cantata in controluce, quasi sottovoce all’inizio, evitando di salire subito di tono e di intensità, per poi liberarsi accompagnata dal coro del pubblico a mani alzate verso il finale. E in questo concerto, a “rumoreggiare” non è stato certo solo quel brano: la voce di Diodato si è insinuata tra le pieghe dell’anima di ognuno dei presenti, toccando corde, sollevando veli, piantando semi (per dirla ancora a modo suo) con fare sicuro, limpido, sincero. Sia perdonata chi qui ne scrive se non ha saputo essere spettatrice distaccata di fronte a tanta meraviglia sonora, e la transenna conquistata non senza un po’ di fiatone è stato il luogo ideale dove poggiare le braccia a supporto dell’anima e del telefonino che, al posto della solita reflex, ha portato via comunque qualche petalo di bellezza anche per i nostri lettori.

Un concerto che è un’esplosione di suoni e di luci colorate, in cui la bella voce pulita di Antonio si fa da un lato carezza, dall’altro melodia che incanta, canto che trascina e specchio di sentimenti vivi e quotidiani di disarmante verità. Non a caso queste sono state le sue parole scritte sul profilo social all’indomani del debutto del tour: Ieri a Padova è iniziata una nuova parte di questo viaggio e stamattina mi sono svegliato pensando a chi ha deciso di esserci, di farne parte, anche solo per capire se ciò che ha percepito in questi mesi, anni, è qualcosa di reale, di profondo, qualcosa che davvero può legare sconosciuti a vite di distanza. La musica è un atto magico a cui bisogna abbandonarsi senza paura, intimo ma che si amplifica nella condivisione. Perciò grazie a chi c’è, a chi c’è stato e a chi ci sarà. Abbattiamo ogni barriera, vibriamo forte, diventiamo corpo unico, rito, festa, finalmente.” Noi crediamo che questa alchimia si sia realizzata appieno a Padova, e così siamo certi sarà per tutte le sere: questo è un tour da segnare in rosso sul calendario e da non perdere assolutamente, fidatevi.

In attesa dei concerti estivi nelle piazze e nell’ambito dei festival (alcuni degli appuntamenti sono stati già annunciati in questi giorni) riportiamo qui sotto le date dei live nei club e ricordiamo che Diodato si esibirà anche al Lucca Summer festival il prossimo 28 luglio, prima del concerto di Robbie Williams.


Scaletta 15.04.2023
Così speciale
Ci vorrebbe un miracolo
Occhiali da sole
Buco nero
Fino a farci scomparire
Ubriaco
I miei demoni
Fiori immaginari
Se mi vuoi
MI fai morire
Ormai non c’eri che tu
Un po’ più facile
Essere semplice
Cosa siamo diventati
Fai rumore
Un’altra estate
Ma che vuoi
Che casino
Ci dobbiamo incontrare
Adesso
Vieni a ridere di me
Babilonia
Mi si scioglie la bocca
Bis
Lasciati andare
Ciao ci vediamo
Cretino che sei
Che vita meravigliosa

Le date del tour:
15 aprile 2023 Club Hall, Padova
20 aprile 2023 Alcatraz, Milano
22 aprile 2023 Teatro della Concordia, Torino
27 aprile 2023 Estragon, Bologna
11 maggio 2023 Clamores, Madrid
18 maggio 2023 Maschinenhaus, Berlino
20 maggio 2023 Café de la Danse, Parigi
26 maggio 2023 Club Bitterzoet, Amsterdam
27 maggio 2023 Palàc Akropolis, Praga
27 luglio 2023 (concerto posticipato) Atlantico, Roma

Report e foto di Valeria Bissacco

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In dettaglio

  • Data: 2023-04-15
  • Luogo: Padova, Club Hall
  • Artista: Diodato

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