ultime notizie

Canzoni&Parole - Festival di musica italiana ...

  di Annalisa Belluco  ‘Canzoni & Parole’ il festival della canzone d’autore italiana organizzato dall’Associazione Musica Italiana Paris che ha esordito nel 2022 è pronto a riaccendere le luci della terza ...

Stadio Olimpico, Roma

Antonello Venditti

Sabato 05 settembre 2015: il ritorno all'Olimpico:
“Noi, figli di una vecchia canzone”

 

Era l'8 ottobre del 1999.
L'ultima volta che Antonello Venditti aveva portato il suo pianoforte e il suo cappello allo Stadio Olimpico di Roma risale a più di un decennio fa. Quindici anni nella vita di un artista sono tanti (era per Goodbye Novecento nel '99), in mezzo ci sono stati tre album prima di questo ultimo Tortuga. Quindici anni sono tanti anche per la vita di una città, e Roma di vite ne ha attraversate parecchie da quell'ultimo Novecento. Per alcune cose, poi, si sta ancora leccando le ferite. Quindici anni sono molti anche per i suoi concittadini che riempiono ora nel 2015 la curva sud dello stadio e che, non fatichiamo a ricordare, lo riempivano anche allora. Perché il popolo di Antonello è quello da sempre, non muta, cresce solamente. I quindicenni di allora ora si tengono in equilibrio tra lavori e amori precari, i trentenni del '99 hanno «una casa e una famiglia che li tira fuori dai guai» e quelli che anagraficamente si ricordano l'uscita di Lilly (1975) magari non li vedi saltare su Il compleanno di Cristina ma si commuovono per Modena.

Ritorna quindi, con pianoforte, cappello e occhiali a specchio per quasi tre ore di live. Emozionato, lo dirà lui stesso più volte, salta e aggiunge pezzi in scaletta, si prende qualche pausa, vorrebbe dire, parlare, raccontarsi di più, ma come quando hai troppo da dire le parole escono un po' confuse e lui si scusa. Per fortuna c’è la musica che parla per lui. Apre Raggio di luna, come sempre, come nello storico tour ‘Da San Siro a Samarcanda’ (1992) e seguono Giulio Cesare, Piero e Cinzia, Peppino e Stella, che da soli valgono l'acquisto di un biglietto, il traffico, il parcheggio da inventarsi, e la birra dentro lo stadio a cinque euro. Poi c'è Lilly che, cantata arrabbiata e quasi di gola da Venditti, ferma per qualche minuto le tante mani che tengono stretti gli smartphone per foto e video, e si fa ascoltare in silenzio.

Sotto il segno dei pesci, diventato ormai un inno, Bomba o non bomba e Sara hanno ormai fatto alzare in piedi tutti, è poi Modena a riportare alta l'emozione. Si alternano brani della discografia anni '80 e della più recente (da Che fantastica storia è la vita, in coppia con Biagio Antonacci, a Cosa avevi in mente, primo singolo del nuovo album).
Il finale è quello che ci si aspetta: una festa. Chiudono Benvenuti in paradiso e In questo mondo di ladri, entrambi titletrack di due degli album più importanti della carriera del cantautore, il primo del 1991 apriva gli anni Novanta, il secondo chiudeva gli Ottanta (ma lascia ancora aperta la domanda sul titolo...).

Il secondo finale con Roma Capoccia e Grazie Roma è il saluto, il ringraziamento, l'amore in canzone che Venditti riserva alla sua città. “Queste vorrei che foste voi a cantarle, cioè io dovrei proprio stare lì seduto al vostro posto, e voi sul palco. Mi scuseranno quelli venuti da fuori, da altre città, ma questa è per Roma”. Sì, lo scuseranno forse i fan milanesi o toscani scesi per il concerto, ma l'amico Carlo Verdone alla batteria, le classiche sciarpette della Roma e luci giallo-rosse ad illuminare il pubblico sono un gran bello spettacolo.

Si accendono i fari, lo stadio illuminato a giorno, sembra che i tecnici salgano sul palco per cominciare a smontare. Due, tre minuti di attesa. Ok, niente bis. Si comincia lentamente a risalire i gradoni verso l'uscita.

Grazie, davvero, di cuore...a tutti. Forse c'è tempo per l'ultima...”, dal microfono acceso. Partono le note di Ricordati di me. Estraniante la situazione, alcuni già sulle scale che portano all'uscita tornano indietro, altri restano sugli scalini della curva e si siedono lì, altri ancora in piedi sui seggiolini, i fari dello stadio accesi. Dovrebbe esserci davvero poca intensità in tutta questa confusione eppure è la conclusione migliore che si potesse sperare per quest'evento che, lontano dall'essere il concerto perfetto, sia musicalmente che vocalmente, è stato un bellissimo ritorno a casa. E si sa, i ritorni quasi mai si fanno senza sbavature o imprevisti, si fanno così...col cuore.

Queste le prossime date per vedere Antonello Venditti live:

17 settembre - Teatro Antico di TAORMINA (ME)

21 novembre - Teatro Arena Fiera di PADOVA

25 novembre - Unipol Arena di CASALECCHIO DI RENO (BO)

28 novembre - Pala Alpitour di TORINO

01 dicembre - Mediolanum Forum di MILANO

03 dicembre - Pala  Giovanni Paolo II di PESCARA

05 dicembre - Nelson Mandela Forum di FIRENZE

08 dicembre - Pala Partenope di NAPOLI

10 dicembre - Pala Mazzola di TARANTO

(calendario in aggiornamento)

 

 

 

Servizio fotografico a cura di Roberto Panucci

Share |

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Data: 2015-09-05
  • Luogo: Stadio Olimpico, Roma
  • Artista: Antonello Venditti

Altri articoli su Antonello Venditti

Altri articoli di Giulia Zichella